12/02/2006 13:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 123
| Registrato il: 22/01/2006 | Città: ACCIANO | Età: 42 | Sesso: Maschile | Moderatore | Conoscitore | |
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Ciao a tutti! Questo post mi sembra utile dato l'argomento dell'area ^_^
l'ho preso da qui
Iscrivendoti alla Siae tuteli la tua opera a livello economico assicurandoti che chiunque ne faccia uso ti corrisponda un equo compenso. La Siae, appunto, gestisce tali rapporti.
A te, in realtà, interessa tutelare la paternità della tua opera (un romanzo?) da eventuali furti intellettuali, possibili dal momento che la tua opera passerà attraverso molte mani...
Non hai molte alternative: o utilizzi il servizio messo a disposizione dalla S.I.A.E. per la tutela delle opere inedite (euro 110,00) oppure ti ingegni per costituire una prova legale che ti metta al sicuro in caso di contestazioni.
Il sistema della auto-raccomandata può essere vantaggioso nel caso di scritti molto brevi, tipo poesie o racconti, in quanto c'è contrasto interpretativo in giurisprudenza in merito alla validità legale del timbro. Mi spiego meglio: la Cassazione ha più volte affermato che per far si che la data del timbro abbia valore legale anche sul contenuto della raccomandata esso andrebbe apposto sul foglio/i contenente/i l'opera. In pratica, dovresti firmare i fogli uno ad uno, piegarli, spillarli tra loro e poi spedirli senza usare buste da lettera, pacchi o altro...impresa abbastanza difficile se si tratta di un romanzo ;)
Potresti andare da un avvocato insieme a due testimoni, ma questo potrebbe farlo anche chi ha intenzione di rubarti l'opera per cui potresti trovarti in difficoltà...tale problema sarebbe molto attenuato se tu lasciassi l'originale presso un notaio, il quale essendo un pubblico ufficiale ti può garantire una maggiore affidabilità ed autorevolezza in sede di un giudizio di accertamento. Non ho idea però su quanto possa costarti. Anche il deposito in prefettura di cui parlava Eddard Seaworth può servire allo scopo in quanto se vale per una tesi di laurea può valere per qualsiasi opera intellettuale.
In definitiva, se posso permettermi di darti un consiglio, usa il servizio della S.I.A.E. (che, comunque, non ti obbliga all'iscrizione presso di loro) così stai tranquillo per 5 anni e, nel frattempo, puoi trovarti tranquillamente un editore che ti sottoponga un contratto. Con i tempi che corrono, io credo che siano 110 euro spesi bene ;)
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13/02/2006 18:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 461
| Registrato il: 27/01/2005 | Città: VARESE | Sesso: Maschile | Moderatore | Eletto | |
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domanda banale ma che mi assilla da quando ho letto questo post: che differenza c'è tra questo tipo di tutela "a pagamento" e le robe di cui si è parlato a più riprese tipo creative commons? entrame mi sembra certifichino la paternità di un dato materiale, che in soldoni è ciò che interessa a me. però la certificazione siae è a pagamento mentre le cc mi sembrano a costo zero... magari le cc possono costituire una di quelle "prove legali" che indichi come alternativa al dover pagare la siae? se due materiali fossero pubblicati sotto la stessa cc farebbe fede quella con data più vecchia?
tnx
kane |
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13/02/2006 20:58 |
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| | | OFFLINE | Post: 124
| Registrato il: 22/01/2006 | Città: ACCIANO | Età: 42 | Sesso: Maschile | Moderatore | Conoscitore | |
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Penso che la differenza sia questa: con una CC accetti che altri diffondano il tuo materiale, purché ti indichino come autore; con questa no, l'opera è tua e basta. Nessuno può diffonderla se non tu. |
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14/02/2006 10:47 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.102
| Registrato il: 18/06/2003 | Città: BOLOGNA | Età: 40 | Sesso: Maschile | Moderatore | Veterano | |
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La differenza, almeno da quanto ha capito io, è che la licenza indica solo come tu decidi che il materiale possa essere ditribuito, mentre la registrazione SIAE è un registro che ti permette di certificare la paternità dell'opera e ti fornisce i mezzi per difendere i tuoi diritti, che però metti in chiaro tramite la licenza.
Questo perchè il fatto di scrivere che una cosa è distribuita sotto una o l'altra licenza non ti dà alcuna prova legale della paternità dell'opera.
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14/02/2006 12:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 463
| Registrato il: 27/01/2005 | Città: VARESE | Sesso: Maschile | Moderatore | Eletto | |
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quindi ricapitolando l'unico modo che avrei per certificare la paternità di qualcosa che ho scritto sarebbe pagando (la siae o un notaio)? |
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15/02/2006 22:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 125
| Registrato il: 22/01/2006 | Città: ACCIANO | Età: 42 | Sesso: Maschile | Moderatore | Conoscitore | |
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Direi di sì, se non vuoi avere alcuna possibilità di contestazione. Notare però che l'autore del post specifica che il notaio è facilmente aggirabile. |
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05/10/2006 16:16 |
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| | | OFFLINE | | Post: 2
| Registrato il: 05/10/2006 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Apprendista | |
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Proprieta' intellettuale e ISAE Come detto sopra dal momento che un idea viene messa su carta o su schermo se ne ha la partenita' ed in teoria la legge tutela i diritti dell'autore.
In teoria. Il problema del sistema non a pagamento e' la difficolta estrema nel riuscire a provare che quella idea e' proprietaria e non dell'eventuale plagiatoria.
Riuscire a dimostrare una paternita' in caso di plagio e' una di quelle cose complicate da essersi guadagnato il nome, in giuridichese, di "probatio diabolica".
Pagando la SIAE la propria opera prima di pubblicarla garantisce una prova legale dell'appartenenza dell'opera.
O almeno questo e' quello che mi sembra di aver capito. |
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11/12/2006 14:34 |
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| | | OFFLINE | Post: 7.139
| Registrato il: 07/11/2001 | Città: TRADATE | Età: 51 | Sesso: Maschile | Moderatore | Spirito Guida | |
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Ma.. sapete se è una legge internazionale quelal che stabilisce l ascadenza a 70 anni dalla morte?
PErchè ci sono diversi autori importanti che son morti circa 70 anni fa... |
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12/12/2006 15:17 |
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| | | OFFLINE | Post: 14.362
| Registrato il: 03/07/2002 | Sesso: Maschile | Moderatore | Immortale | Accolito della Fratellanza | |
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Dipende da opera ed opera, dipende dai detentori dei diritti, dipende dall'ultima uscita nelle sale (per i film.. per questo la Walt Disney ciclicamente manda in sala anche i suoi vecchi cartoni ;) ).
Per capirci, sulla Divina Commedia c'è il bollino SIAE (anche se è riferito alla stampatura specifica e non all'opera in se).
Siccome alla fin fine sono tasse, trovo difficile che ci sia una legge che ti tutela dal pagare.... triste, ma vero. |
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18/12/2006 14:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 14.415
| Registrato il: 03/07/2002 | Sesso: Maschile | Moderatore | Immortale | Accolito della Fratellanza | |
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17/06/2007 19:34 |
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| | | OFFLINE | | Post: 5
| Registrato il: 05/10/2006 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Apprendista | |
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ecco a voi, se è stato già messo cancellate pure, il link della Siae. Almeno si vede alla fonte come funziona questo bendetto registro nazionale autori.
http://www.siae.it/
con prezzi, modulistica e localizzazioni delle sedi Siaew più vicine alla propria città.
Per ora ho capito solo che per depositare opere non edite si può anche non essere soci ma bisogna pagare 110 euro.
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18/06/2007 18:11 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.460
| Registrato il: 03/11/2001 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Saggio | |
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