Kindred, the Embraced

Romani si accorge dell'arrivo di Santiago e gli sorride :
"Buonasera, vi ho visto mentre vi presentavate al principe"

Marco continua a correre lungo la strada, Ludwig si mostra certo più abile con la moto ma anche il primogenito non dimostra di cavarsela male sulle due ruote. La sua voce adesso è più disturbata e la preoccupazione nel suo tono è presente :
"No, infatti, abbiamo chiesto il vostro aiuto per qualcosa che non riguarda i vampiri ... ma vi spiegherò tutto a casa"

Guardo la ragazza, e rimango stupita quanto lei:
"Non senti giovane sorella questa puzza nauseabonda? Come fanno gli uomini a vivere in mezzo a questo odore? Come fate voi a farlo! Roma sta forse bruciando? Sta forse il mondo bruciando?"
Ma é Lupo a spezzare la conversazione..
".. allora é normale, Lupo? Davvero per voi é normale tutto questo?"

Come possono.. come possono? Quanto sono cambiati i miei fratelli?

Osserva le acrobazie di Ludwig, lanciando un'occhiata ad Eithne: si diverte come una matta, basta guardarla, con quel sorriso allegro e malizioso che la contraddistingue. L'ha sempre vista sorridere così, quando era particolarmente contenta o eccitata. Indubbiamente, seduta dietro a Ludwig in moto, lo è.
Fa fatica a trattenersi dal proporre a Marco una gara: da un pò non si sentiva così libera e selvaggia.

"Va bene, non ti preoccupare. Si aggiusterà tutto. Ci siamo noi qui adesso." Lo afferma con grinta, il tono incoraggiante, gli occhi accesi riflessi nello specchietto. Sorride quindi, socchiudendo le palpebre e reclinando appena il capo per lasciare che i capelli si perdano nel vento notturno di Roma.

Osserva il primogenito "già"
"ma era mia intenzione presentarmi anche a lei" sorrido e questa volta + sinceramente...
"il mio nome è Santiago Maria Varres, piacere di poter soffermarmi nei domini romani" chino leggermente il capo

FERRANTE

"Che acume..." ironico ma educato... "Ferrante Colonna, e voi sareste Marsilius giusto? Il fatto che sono un Nosferatu e che sono la progenie di Daniele Colonna l'avete già tratto da solo" sorride "non si vedono molti Tremere in giro... qual buon vento?" Ferrante cerca il più possibile di essere educato ma una certa dose di sarcasmo e paura rende a volte strafottente ed a volte incerta la sua voce...

GALASSO

Mentre si presentano li guardo uno ad uno. Cerco di sorreggere il loro sguardo e un angolo delle labbra si solleva velocemente per poi riabbassarsi. Mi sbottono la giacca , mi accomodo per bene sulla poltrona e mi presento: " Sono Valerio Filiberto Galasso , progenie di Giustino Marino, primogenito del nostro anoratissimo clan a Napoli. Onorato, vi ringazio per l'accoglienza e per l'ospitalita' che tra l' altro ha sempre contraddistinto il clan dei Re"

Nel dire tutto questo faccio svariati gesti con le mani per accompagnare un po' platealmente le mie parole.Tutto sempre in un tono molto serio e rispettoso.

Lupo guarda tristemente Lince :
"Non è normale, è solo la realtà che ci circonda ... il mondo brucia ... si, sotto la follia degli uomini che hanno dimenticato il richiamo della vita selvaggia"
I tre Gangrel raggiungono due strani oggetti, sembrano selle metalliche con delle grandi ruote di gomma sotto. Lupo e Laura ci si mettono a cavalcioni sopra e Lupo fà segno a Lince di mettersi dietro a lui.

Marco e Ludwig portano le moto fin davanti all'entrata di una grande villa, protetta da telecamere e ronde di uomini con cani. Parcheggiano le moto in un'angolo che sembra molto ben riparato e protetto e poi scendono, Marco indica a Brianna l'edificio dicendo :
"Questo è l'elysium, dobbiamo presentarti al principe"
Eithne e Ludwig parlottano sorridenti fra di loro, la conversazione deve essere stata più leggera sull'altra moto.
Marco si avvicina alla guardia dell'ingresso e gli dice :
"Abbiamo due ospiti con noi, garantisco io"

Gregorio stringe la mano a Santiago :
"Bene signor Varres, se me lo concederà la chimerà Santiago. Visto che adesso lei diventarà uno della grande famiglia Brujah di Roma la porto a conoscere gli altri."
Romani si guarda intorno e scorge una coppia di ragazzoni, uno vestito alla maniera skinhead e l'altro in maniera più casual, li guarda e sospira ma poi inizia a dirigersi verso di loro facendo segno a Santiago di seguirlo :
"Cosa vi porta a Roma, se posso chiederlo ?" aggiunge mentre cammina

"Oh ... il vento è sempre quello signor Colonna, cambiando solo coloro che lo cavalcano. Sono qui perchè la mia piccola stirpe non può non avere una piccola voce all'interno del principato di Roma. Dal canto mio mi sforzo di essere amico di tutti, anche vostro quindi se vorrete" dice Marsilius

Villani sorride alla presentazione di Valerio : "Molto bene signori, dunque ... in questa nostra Gherusia dobbiamo parlare anzitutto di come organizzare gli sforzi del clan Ventrue in questa nuove serie di notti, dove più di una persona è giunta a Roma e potrebbe cambiare le carte in tavola della nostra politica e dei nostri equilibri. Occorre fare collaborazione con le nostre capacità e le nostre influenze : intorno a questa tavola siedono le persone che controllano la polizia, la legge, la burocrazia, l'industria, la finanza e l'alta società di Roma ma voi signor Galasso che tipo di influenze avete ?"

"E' così tanto cambiato..", dico nel mio stentato italiano, mentre osservo gli oggetti metallici e salgo dietro di lui.
Ho visto la loro tristezza e mi chiedo: perché?

Scruta l'edificio con espressione seria, annuendo poi a Marco:

"Ti seguo."

Lancia poi un'occhiata a Eithne e Ludwig, inarca un sopracciglio nel vederli sorridere e ridacchiare, quindi si accosta a Marco affiancandolo, facendo un cenno di saluto alla guardia, seria.

"Sarà bene lasciare quei due da soli, sì?" domanda, con tono ironico ma un sorriso che smentisce ogni ipotesi di serietà nelle sue parole.

"Sai com'è, la mia Sire è un pò vivace, non vorrei Ludwig ne risentisse..."

Nonostante la frase possa apparire formale, si vede benissimo come cerchi di trattenere un sorriso più malizioso e allo stesso tempo fintamente innocente del precedente.

[Modificato da Morgana Mayfair 26/05/2005 19.30]

FERRANTE

"Diamo tempo al tempo signor Marsilius, e forse sarà un vento piacevolmente fresco quello che vi ha condotto qui" sorride... "in fondo... non siamo tutti Fratelli?" rivolgendosi educatamente ad Isabeau "Avete detto che manca il primogenito Gangrel... avete ancora qualcuno al quale presentarmi?" sorridendo le porge gentilmente la mano "se non c'è nessun altro mi piacerebbe scambiare quattro chiacchiere con voi... magari potremmo parlare della soria notturna di Roma... che ne pensate?" Volgendosi a Marsilius "è stato un piacere incontrarvi Tremere... a presto"



Siamo un esercito di sognatori e per questo siamo invincibili
Modificato da Ultimo Grigiovento 28/05/2005 13.59

Le moto dei due Gangrel sfrecciano nella notte : Lince non riesce quasi a capacitarsi della velocità che esse raggiungono, nè di come sia possibile che si muovano esattamente come fanno le macchine della fabbriche, cioè senza forza umana o animale. Altre macchine su due o quattro ruote sfecciano intorno a loro e Lince si chiede come fanno costoro anche solo a controllare tali mezzi. Sorpassata un'ultima curva il Gangrel vede dall'alto di una collina la città di Roma ... è Roma quella ? Molto più grande di come la ricordava, forse persino più del doppio, illuminata come se fosse giorno eppure così capace di far nascere nel suo animo selvaggio un senso di oppressione.

Marco si volta verso Brianna e regalandole uno dei suoi rari sorrisi dice :
"Ludwig è un bravo ragazzo, lui è ... un vero lupo. Se cercherà una compagna sarà per la vita"
In effetti si nota che per quanto Eithne e Ludwig siano felici di parlare assieme e lei la più espansiva, mentre dallo sguardo di lui si denota una certa saggezza ancestrale ed una tristezza malcelata.
I cancelli si aprono e Marco dice :
"Coraggio, andiamo a fare contento quel panzone di Villani"

oog per Ferrante : rispondimi per ffz ma di quale guerra stà parlando il tuo pg ?

Nota lo serietà con cui Marco pronuncia tali parole, serietà che la spinge a voltarsi e ad osservare la sua Sire, più che madre e compagna, una sorella già prima che le tenebre l'avvolgessero legandola alla notte e al mondo dei vampiri. Lo sguardo azzurro si volge quindi su Ludwig, e di nuovo coglie quella sfumatura cupa, malinconica, che insieme la colpisce positivamente e le stringe lo stomaco. Annuisce, comprendendo il senso di tali parole.

"Sì, i lupi si scelgono un compagno e restano fedeli per tutta la vita."

Scaccia quindi queste "assurdità romantiche e davvero inutili" dalla mente, nel momento in cui si aprono i cancelli.
Quindi rivolge un sorriso divertito a Marco:

"Ah, oltre che un monsignore e un Ventrue, è pure un panzone? Non ci credo davvero! Aaah, in che mani siete..." ridacchia, con aria falsamente disperata, restando al contempo stupita in prima persona dal comportamento amichevole assunto con Marco.

"Davvero, che stia diventando meno solitaria e più loquace del solito? A che serve un'eternità se si cambia così in fretta! Questa è colpa di Eithne! Mi sta traviando con la sua espansività!" sorride tra sè, scuotendo il capo bruno di nuovo coperto dal cappuccio, aspettando di vedere il principe.

Eccola li, infine, la città eterna.
Mi da come sempre il suo benvenuto: é ancora più grande, più oscura, più oppressiva di quanto la ricordassi. E' piena di luci, ma dopo aver visto le meraviglie di questo tempo, non posso che restare estasiato dallo spettacolo.
E' terribile.
Gli uomini respirando quest'aria corrotta dovrebbero già essere morti, ma non succede: la vegetazione non esiste quasi più, se non in piccoli spiazzi intrappolati tra edifici sempre più alti, sempre più grandi.
Stringo il mio fratello che guida la "moto", ma non troppo: come fanno i miei fratelli ad accettare tutto questo? Chi é il loro padre che permette che essi vivano in mezzo a tanta corruzione?

".. libertà, figlio mio, libertà"
Certo Padre.. certo.. ma a che prezzo paghiamo la nostra libertà?

Osserva Gregorio e abbozza un lieve sorriso "Affari signor Romani, affari..."
"Immagino che la mia risposta fosse prevedibile e palese, ma in fondo è questo che ha messo in luce il mio cognome nel Nord Italia quindi perchè non farlo risuonare un po' anche per le Sacre Vie Romane?" Cerca nel volto del primogenito una qualsivoglia espressione emotiva, poi volge rapidamente lo sguardo verso le due figure indicategli da Gregorio..

[Modificato da Il Barbaro 29/05/2005 11.30]

Marco, Brianna, Ludwig ed Eithne arrivano alla porta dell'elysium ed entrano anche loro nell'ampio salone, dove il lusso della corte romana abbaglia la giovane Gangrel facendola sentire disorientata. Marco avanza fra la folla cercando qualcosa o qualcuno ma non sembra trovarlo :
"Dove cazzo è il principe ?"
Dice fra se e se.

Lupo e Laura sfrecciano adesso all'interno della città stessa, sotto la muraglia formata dagli alti palazzi adesso le luci sono forti come milioni di luccele in ogni lampione, i rumori ed i suoni sono più forti e più intensi, gli odori (a parte la puzza generale) sono molto più marcati e diversificati.
"Dove sarà Marco ?" urla Laura
"A quest'ora ormai sarà in elysium" risponde Lupo

"Affari, eh ? Beh in fondo tutti noi abbiamo i nostri affari"
Romani arriva davanti alle due figure verso cui si era diretto prima, indica prima il ragazzo col giubotto e poi lo skin :
"Santiago, questi sono Rahowa ed Hando, sono due nostri fratelli che controllano molti movimenti politici di strada qua a Roma. Rahowa, Hando ... questo è Santiago Varres, è venuto dal nord Italia per stare con noi"
Rahowa sorride e dà la mano a Santiago :
"E' un piacere vederti, fratello, finalmente le fila del clan si rinsaldano. Io sono Rahowa, progenie di Giorgio Perlasca."
Hando è più freddo e misurato nei gesti e quando parla traspare un'accento tedesco :
"Heil, io sono Hando, progenie di Rudolph Hesse"

Marsilius sorride :
"Beh signor Colonna, Roma in queste notti è un posto meraviglioso, certo potrebbe anche essere migliore ma in fondo ... nulla è perfetto se chi lo abita non conosce già la perfezione, giusto ? Ma queste sono solo questioni filosofiche, se avete fretta forse ne parleremo in seguito"
Isabeau sorride e si rivolge a Ferrante :
"In realtà amico mio non abbiamo fretta, non ci sono altri primogeniti e lo stimato Claudio Optimo Iulio, che aiuta il principe nel tenere l'ordine in città, non è presente qua stasera, anche se non riesco ad immaginare il perchè ..."

[Modificato da Ultimo Grigiovento 29/05/2005 13.03]

Ascolto in silenzio le parole dei miei due compagni, rapito dalle luci e dalla quantità di diversi odori che infestano l'aria di questa città.. che non é più la stessa..

FERRANTE

"Arrivederci signor Marsilius.. è stato un piacere incontrarvi... Isabeau, cara.. che ne dite di accomodarci sulla terrazza e discorrere un po'.. sempre si vi aggrada... illuminatemi sul vostro clan... mi ha sempre affascinato l'arte in tutte le sue forme.. e un capolavoro come voi non fa eccezione.."

Torna impassibile in volto e stringe la mano ai due fratelli.. "Piacere mio fratelli.. Sarà un vero piacere rinvigorire il potere del clan in questa città, che più di tutte lo merita."
Sorride per un secondo e fa per prendere dalla tasca una confezione di sigari e ne sfila uno.. Lo porta alle labbra e poi si ricorda delle regole da galateo, porge la confezione in avanti.. "Un cubano?" osserva i due fratelli e il primogenito..

Muove appena pochi passi nel Salone, accanto a Marco, quando alza il capo. Colpita da troppa luce, troppe immagini, troppa inutile sfarzosità si ritrae, notevolmente a disagio, socchiudendo gli occhi da sotto il cappuccio, allungando una mano nel vuoto come a cercare un equilibrio. Sfiorando la schiena di Marco accanto a lei gli si accosta di più, sembra quasi chiedergli quel sostegno che non trova; alza lo sguardo disorientato su di lui:

"Perchè c'è tanta opulenza, qui?"

Il tono, insofferente e implorante, pare una preghiera perchè si allontanino il più in fretta possibile, ma allo stesso tempo una decisa convinzione a rimanere e portare a termine le stupide formalità. Alza di nuovo il viso osservandosi attorno, tenera, in questa improvvisa contrastante timidezza.

Le moto di Lupo e Laura si fermano in quella che sembra un rimasse per questi strani mezzi del 2005, un muro che circonda una villa è l'elemento che più colpisce la vista. La villa è guardata palmo per palmo da uomini armati di strane pistole e da cani al guinzaglio. Lupo e Laura si avvicinando al cancello e fanno alla guardia :
"Ciao siamo noi, facci entrare, garantiamo noi per lui"
La guardia stupita apre il cancello ma aggiunge :
"Quanti nuovi arrivi, stasera"
Mentre avanzano lungo il viale Laura dice :
"Questo è l'elysium"

"Arrivederci signor Colonna, spero di risentirla presto .... molto presto" dice Marsilius sorridendo.
Isabeau ridacchia felice mentre accompagna Ferrante sulla terrazza e dice :
"Beh amico mio, dovete promettermi però che non tenterete di sedurmi"

Rahowa accetta il sigaro di Santiago.
"Grazie fratello, grazie anche di capire che il clan Brujah a Roma potrebbe avere di più, molto di più".
A queste parole Hando annuisce serio mentre Romani sorride amaramente :
"Credo che forse il signor Santiago troverà la situazione attuale del clan in città di suo gradimento, invece"

"C'è tanta opulenza qui perchè il principe, come tutti i Ventrue, preferisce la forma alla sostanza"
Ludwig arriva al fianco del suo primogenito e dice :
"Il principe è ancora nella riunione dei Ventrue ..."
Marco alza gli occhi al cielo dicendo qualcosa a proposito di un "panzone plutocrate"