25/08/2005 13:47 |
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| Registrato il: 20/07/2005 | Sesso: Maschile | Nuclearizzato | Apprendista | |
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Ridurre il GdR ad una definizione univoca è difficile, visto che il concetto stesso di GdR può anche cambiare molto da Gioco a gioco e da gruppo a gruppo, ma ci provo
Il GdR è un "mondo immagginario" che viene reso vivo dai giocatori che si fanno carico di "portare avanti" la storia di uno o più dei suoi abitanti. Questo "portare avanti" avviene però con un meccanismo di "immedesimazione" in cui il giocatore non semplicemente racconta la storia di un personaggio come fosse un libro o un film, ma cerca di sentirsi come se fosse il personaggio stesso, cerca di immaginare come agirebbe il personaggio nella "realtà". Qui sta la magia e il paradosso! Come agirebbe questo personaggio fantastico se la realtà fosse questo "mondo immaginario" e quindi anch'esso fantastico? La magia è proprio una "doppia immedesimazione", che comporta spesso (non sempre) il doversi prima immaginare che la realtà sia diversa e poi immaginarsi diversi in questa realtà diversa. A volte si discute dei personaggi in terza persona come se fossero reali, proprio perchè, all'interno del mondo immaginario che abbiamo creato, loro SONO REALI... diciamo che sono "reali di secondo livello" :D
Una serata di gioco di ruolo diventa quindi un misto tra leggere un libro, inventare una scenografia, recitare al teatro e sognare ad occhia aperti. Alcuni dicono che possa essere una "fuga dalla realtà" e io dico "si può esserlo a volte, ma non più di una serata passata al cinema/TV/Teatro, nè di una serata passata a leggere un libro che non tratta di fatti reali... anche lo stesso studio, o l'impegno per una causa possono essere una fuga dalla realtà... tutto dipende da come lo si fa".
Io personalmente definirei le mie serate di gioco di ruolo come un momento di condivisione con alcuni dei miei più cari amici/amiche, momenti in cui condividiamo la fantasia e il sogno, il riso e la rabbia, gioco e compagnia |
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