[RPG] A Moria 'mmazzati di pura interpretazione

Arlan

L'elfo, vedendo la pulzella prendere l'iniziativa si muove lesto verso di lei al punto da trovarsi proprio alle sue spalle.
Tendendo la sua bocca vicino all'orecchio dell'elfa sussurra: "Tesoro.. il tuo sguardo è da brivido, magari poi facciamo uno scambio culturale sulla nostra arte comune!"

Passandole poi davanti e alzando leggermente il tono della voce afferma presuntuosamente: "Ma ora lasciami sistemare questa feccia... poi con i suoi averi ti offro un servizio completo in questa splendida locanda!"

Si gira rapido verso l'elfa, le fa l'occhiolino sfoderando un sorriso ammaliante e si rivolta nuovamente verso il vampirozzo.

"Mmmmmmmmh..." L'elfa non dice nulla ma ricambia l'occhiolino, con la mente rivolta soprattutto ad alcune pietre preziose che ha addocchiato nelle tasche del vampiro...

"Direi che se lo facciamo fuori in coppia ci divertiamo di più.." sfodera un elegante pugnale inciso di antiche scritte elfiche e lo impugna, pronta ad attaccare.

"Ma guarda quanta gioventù piena di vitalità in questo posto...

Una volta pochi eletti conoscevano le prelibatezza delle taverne tra le mura di Moria.

Le mie vecchie ossa si ricordano ancora i fiumi di birra e lo spirito dei nani scorrere nelle vecchie vene avvizzite dandogli un bello scossone.

Uh uh uh... cof cof cof

Ora devo stare attento a berne anche solo un bicchierino."

Il vecchio bastone nodoso scricchiola sotto il peso dell'anziano ricurvo che sta cercando di sedersi su di una sedia di pura quercia, un pò troppo pesante da spostare per lui.

"Gioventu bruciata vorrai dire!!
Nessuno che aiuti un venerabile anziano???
Devvo fare sempre tutto io in questo posto??

Ah .... non c'è più rispetto, per la Barba di Aule!!!"

"Ecco, siedi comodo e dimmi cosa posso offrirti da bere. La birra qui non manca mai ... e nemmeno la sete se è per quello"
(gli sorrido strizzando un'occhio)

[Modificato da Dwarfolo 14/07/2005 17.34]

"Ooohh grazie signor nano. Sono proprio contento di vedere che la proverbiale ospitalità delle taverne di moria è rimasta inalterata nei millenni. Chiedo venia messer nano ma perchè è così alterato, la locanda deve essere un luogo di canti, feste e belle donne come la signorina dai tratti felini qui dinnanzi a me."

Il nonno aggiusta la lunga barba bianca che gli si è infilata sotto il deretano quando si è seduto e poi elargisce un largo e sorriso al nano che lo ha aiutato.

"Ah!! Dici bene venerando: spasso e gozzoviglio!
Ciò non toglie che il rispetto deve esserci sempre, e questa gentaglia a volte lo scorda"

"Comunque basta borbottare! Se si tiene la bocca occupata non la si può usare per qualcosa di utile .... come bersi un bel boccale di birra fresca e schiumante. Il primo giro te lo offre la casa, venerando."

[Modificato da Dwarfolo 15/07/2005 9.24]

"Come rifiutare una bevuta in compagnia di un siffatto rappresentante del popolo di roccia."

Un fischio lontano accompagna un volatile delle dimensioni di un falco che entra dalla finestra aperta appoggiandosi dolcemente sulla spalla del nonnetto. Il piumaggio rosso, giallo e arancio, la lunga coda piumata e la leggiadria rendono ancora più meraviglioso questo incredibile esemplare.

"Ohhh, ciao sorellina, bentornata." sussurra il vegliardo alla piccola fenice posatasi sulla sua spalla.

"Sarebbe possibile messer nano, avere una piccola scodella di latte tiepido per la mia piccola? Pagherò naturalmente,non voglio approfittare oltre della sua cordialità."

Una moneta viene appoggiata sul tavolo, è una moneta di indubbia fattura nanica, ma non più in uso da tempi immemori.

"Fletto i muscoli, e sono nel vuoto."

[Modificato da Fembren 20/07/2005 9.03]

[Modificato da Fembren 02/08/2005 15.46]

L'oste prende la moneta e la rigira pensoso tra le dita.

"Il latte non è certo un articolo che va per la maggiore da queste parti, ma vedrò di accontentarti, qualcosa da parte dovrei averlo ... se nel frattempo non è cagliato"

Guardando ancora la moneta ....

"Posso chiederti, venerando, dove hai trovato questa moneta? L'oro del quale è fatta sembra autentico, quant'è vera la mia barba! Ma sembra tanto antica che neanche i primi nati del mio clan abbiano fatto in tempo ad usarne di simili"

"Appartiene ai risparmi della mia giovinezza caro oste.

Quando ancora i primi del tuo popolo stavano cominciando a scavare le prime gallerie di questa ora gloriosa ed impotenente fortezza.

Aiutai alcuni amici della tua razza in quel lontano passato, e loro in cambio mi diedero molte delle loro monete. Nella tasche di questa vecchia tunica ce ne sono ancora alcune che non hanno mai visto la luce del sole da migliaia di anni a questa parte.

Sono proprio un vecchiaccio... uh uh uh"

Il nonnetto ridacchia tra se e se più che con l'oste mentre accarezza dolcemente la piccola fenice, che sembra ben contenta del trattamento.

L'oste soppesa ancora un pò la moneta tra le dita, quasi volesse soppesare al tempo stesso le parole del vegliardo.

"Bhe, per la barba di Aule!! Non sembri tipo da dir panzane, ne le tue parole sembrano esser frutto della demenza che a volte avanza con l'età. Quindi, venerabile anziano, non sarò certo io a privarti di un dono che ti fecero i miei antenati, specie poi se in premio per averli aiutati a costruire il Nanosterro!
Riprendi quest'antico oro, e considerati mio ospite per tutto il tempo che vorrai"

[Modificato da Dwarfolo 02/08/2005 16.55]

Il nonnetto alza le sopracciglia e si apre in un largo sorriso.

" Allora l'ospitalità nanica è ancora viva in questo grande maniero.
Ne sono veramente contento e accetto con grande piacere la tua offerta amico mio."

Dopo un attimo di sospensione

"Quali notizie dai territori del nord, ho saputo che le vostre armate hanno avuto qualche problemino con i goblin".

"Ah!! Quei piccoli ed infidi bastardi! Sembra abbiano messo in scacco le forze di Durin con un tranello. Non conosco i dettagli, solo qualche voce di sfuggita mentre servivo ai tavoli, ma pare che dalla loro abbiano una specie di stregone o qualcosa del genere, e che abbia usato le sue arti oscure per creare una subdola illusione.
Comunque non c'è di che preoccuparsi, Thorin è partito stamane alla testa di 300 asce! Per quei pelleverde il destino è già segnato!"

Dice l'oste torcendo lo strofinaccio per mimare in modo significativo un collo spezzato.

[Modificato da Dwarfolo 02/08/2005 17.12]

"Certo, capisco. I goblin non brillano certo per intelligenza tattica. Devono avere una guida capace per fare una cosa simile.
E' scocciante però...
Dovevo andare al nord, e una battaglia alle porte di Moria era l'ultima cosa di cui avevo bisogno in questo momento.
Chissà...
Amico oste quanto dista la grande porta del nord da qui? Le mie ossa scricchiolano ma la mia memoria è ridotta ancora peggio. uh uh uh Sono mancato per troppo tempo dalle vie sotterranee."

"Non molto venerabile anziano. Se hai bisogno di una guida sarò lieto di farti accompagnare da qualcuno dei miei nipoti. Sono giovani e un pò agitati ma la buona volontà e la voglia di lavorare non gli manca di certo."

"Sarebbe così gentile amico mio? Lei è veramente un nano degno di nota.
Chissà, magari riesco a fare entrare un pò di sale in zucca a qualche giovane e vigoroso giovanotto. Magari una volta valicata la porta nord troverò qualche carovana... non che mi preoccupi viaggiare da solo ma amo la compagnia."