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Rock Identitario, R.A.C. e Oi Music

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2007 00:37
13/04/2003 14:42
 
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Ok, vi posto un pò di recensioni di album usciti recentemente di Gruppi RAC e Oi, recensioni prese dal sito di VFS.

ULTIME NOVITÀ…a breve il debutto dei romani Innato Senso Di Allergia su RTP...imminente “Al di là dell’acqua” della Compagnia dell’Anello...in Spagna esce “Nuevo Milenio” firmato Reconquista...nuovo album in casa Konkwista 88: “Break the chains” (Pit Records)...sempre dalla Polonia “Pole bitwy” dei Battlefield...fuori “Weapon of choice” dei texani White Wash....pare concretizzarsi il ritorno dei canadesi Rahowa per mano di J. Latvis...annunciato su Rampage Productions il 3° cd dei Crusade “The story goes on”…“Defeat never-Victory forever” ultima fatica dei Celtic Warrior…“Red, White & Blue” cd benefit pro B.N.P. dalla collaborazione Warlord/Nemesis...“The moment of truth” dei finlandesi Sniper...…dalla Germania alcune uscite di qualità: “Du allein” degli Utgard, “100%” degli Aufmarsch…


BOILING BLOOD. “Stomping the mud” - TUONO RECORDS

Ci avevano dato un saggio delle loro potenzialità all’ultimo Veneto Summer Fest, ce le confermano in studio con quattordici pezzi (splendido l’“Intro”) che stilisticamente rimandano un po’ a gruppi come Rahowa e ad influenze e atmosfere a cavallo tra l’Epic e il Black Metal (genere che assieme a Death e Doom va per la maggiore tra i giovani nazionalisti ellenici). Grafica di presentazione al di sotto dello standard T.R. (peccato dopo la delusione di “Justice is dead” degli Injustice Side”); eppure a dei greci non dovrebbe proprio mancare un retroterra storico culturale a cui attingere per l’ispirazione...A parte questa nota di “colore”, il lavoro è davvero notevole per la professionalità con cui è suonato (e registrato) e non denota cadute di tensione durante l’intero l’ascolto.


MALNAT “Il canto del demonio” - S.H. PRODUCTION

Dalle temperie metropolitane di Milano e della “S.h.” ha preso vita questo trio di rasati che ci propone rocciose sonorità s.h., a tratti tirate a tratti più melodiche, con la sorpresa delle valide capacità canore del chitarrista Norberto, già Corona Ferrea, dei quali si possono qui e là rintracciare alcune reminiscenze, soprattutto nelle parti di chitarra. Il cd comprende gran parte dei pezzi apparsi sull’ormai introvabile “Il demo del demonio”. La battagliera esistenza dello skinhead meneghino e il ricordo di un glorioso passato storico la fanno da padrone nei testi che però rappresentano anche il punto debole di questo lavoro, non per i contenuti, ma per l’eccessiva ripetitività; “Il canto del demonio”, “Mi sunt un malnat”(con passaggi lirici brianzoli) le tracce migliori. Ottime musicalità, anche per il sapiente apporto al basso di Vortex (ex-Fuorilegge, ex-Sudxt e ora New City Rocks e Malnat).


FAUSTRECHT“Klassenkampf” - AUTOPRODOTTO

Terzo ed ultimo capitolo per la discografia di Nogge, Michi, Tommi, Markus e Pep che hanno deciso di mettere la parola fine alla carriera dei Faustrecht, band fortemente radicata all’anticapitalismo working class. Ci lasciano con un lavoro assai curato ed originale nella veste grafica con curiosa custodia metallica tipo porta-sigari. Dopo un intro alla Blitz seguono ben 15 brani alcuni dei quali in inglese e uno, “Der Aufstand/Revuelta/Rivolta”, cantato in tedesco, spagnolo e italiano! Il risultato musicale è un Oi! “corazzato”e dal ritmo sostenuto, nell’inconfondibile stile germanico (con chitarre e batteria che fanno decorosamente la loro parte , ma niente di più), arricchito dalla costante presenza di cori e doppia voce. Grandi in “Strength of a nation”, “I want the change”, “Klassenkampf”; non mancano momenti di sarcasmo (“Es lebe die Demokratie” che ricorda i “migliori” Endstufe) Gli estimatori dei Faustrecht, come me, non possono lasciarselo scappare!


EXXTREM “Unsere Götter leben weiter” - WEHRWOLF RECORDS

Una bella sorpresa questa collaborazione musicale Fortress/Noie Werte; da due tra le migliori realtà mondiali non poteva che scaturire un qualcosa di spessore, ecco quindi dodici tracce con una cospicua sezione di notevoli remakes come “Hail the new dawn”, “Stand up” e “Return to Camelot” (Skrewdriver), “Wonderful world” (4 Skins) e “Stalingrad” (Noie Werte), qualche brano melodico in stile ballata e qualcosa di nuova produzione. Realizzato in Australia il cd è registrato ad alti livelli, peccato però per la grafica abbastanza scarna del booklet che comunque contiene i testi delle canzoni. Alla voce si alternano Scott e Mark (Fortress) e Steffen (Noie Werte) che ci regalano momenti interpretativi di tutta qualità


MAX RESIST “ Keep fighting” – PANZERFAUST RECORDS

Nuovo cd a lungo atteso per i nordamericani Max Resist, il terzo per la precisione. Una delle poche bands statunitensi rimaste saldamente ancorate al classico sound oi!, reso caratteristico dalla voce “sporca” di Sean che lo rende “punkeggiante”. Oltre alla ormai celebre “88 R’n’R band”, tra i dieci pezzi troviamo anche un paio di tracce in stile southern. Semplice e gradevole la grafica dello striminzito booklet. Probabilmente il loro album meglio riuscito, grezzo, graffiante, ben suonato.


T.N.F. “In the name of fallen heroes” - mg-42 productions & b.h.r.

Continua il nostro excursus nella scena musicale russa con questo convincente cd dei moscoviti T.N.F. Dieci pezzi di R.a.c. (uno è dei NO REMORSE) fatti come si deve, con le grandi “Young pitbull”, “Arkan tigers” e “The 9th september” a testimoniare le qualità tecniche non indifferenti del quartetto russo (anche se non siamo ai livelli dei connazionali KOLOVRAT); predomina lungo tutto l’album una certa propensione melodica nel cantato. I brani, ad eccezione di “Troublemakers”, sono cantati in madrelingua, ma nel booklet si trovano le traduzioni in inglese.

AXIS (Scott McGuinness/FORTRESS) “Agitate” - g.b.f. records

Dopo i due pezzi inediti sulla compilazione australiana “Southern thunder” tornano i FORTRESS con questo nuovo album (anche se sotto una nuova sigla). Lo stile è quello che ha contraddistinto in generale il loro ultimo “The fires of our rage” e più in particolare gli ultimi lavori di Scott McGuinness (vedi DISSIDENT in “A cog in the wheel”). Sonorità particolari e ricercate quindi (che forse non soddisferanno i vecchi fans), i soliti grandi testi e la consueta superba interpretazione canora di Scott: a tal riguardo è un peccato che la voce risulti un po’ troppo bassa rispetto al resto (problemi di missaggio, di registrazione o scelta voluta?).

TORMENTA “...el fin de los tiempos” - el güevo de la selpiente

Esordio alla grande per questo progetto musicale catalano (sono di Barcellona). Album impostato sulla ballata, ma interpretato da una voce potente e al tempo stesso melodica (che in alcune parti duetta con una seconda voce femminile), con accompagnamento musicale quasi Epic-Metal che ricorda un po’ gli ESTIRPE IMPERIAL; chi “mastica” un po’ di spagnolo potrà apprezzare la validità delle liriche, tra le quali risaltano “Amor...y destruccion”, “La voz del lobo” e “Critan libertad”; particolarmente orecchiabile il brano di chiusura “Estirpe de Thor”.

DENTE DI LUPO “Non cambieremo mai” - barracuda records

Finalmente dopo anni di attesa la banda capitolina ci offre il suo primo lavoro completo su cd. R.A.C. grezzo e potente con tentazioni Hate-Core tipicamente statunitensi (sinceramente mi aspettavo un maggiore orientamento all’Oi!). Vengono ripresi alcuni pezzi già apparsi sul loro demo; i testi duri e crudi parlano soprattutto di vita da strada; stile grafico “classico” ma sempre gradito. “Berlino” e “Non cambieremo mai” (testo dei D.D.L. su musica dei MISFITS) quelle che mi sono piaciute maggiormente perché vi risaltano le doti canore di Valerio.

KRAFT DURCH FROIDE “Das Wunschkonzert” - stereoton

Sembra proprio che la mitica band berlinese sia ritornata, almeno in studio di registrazione. Undici pezzi (più Intro e Outro) con vecchio materiale rivisitato (“Roter Stern”, “Proll-Power” e “100 mann”) e nuove realizzazioni. Non posso giurare che si tratti della formazione originale (soprattutto per quel che riguarda la voce), ma questo è un cd coi fiocchi, suonato alla grande anche se non trasmette le irripetibili atmosfere della prima metà degli anni Ottanta. Corposo lavoro grafico in tema...K.D.F.

DARIO BRESSAN “Arditi ardenti” - tuono records

Dopo pressioni di vario tipo e a diversi livelli il buon “Toni Catena” s’è deciso a far uscire quest’album registrato diverso tempo addietro. Un lavoro che rappresenta un po’ il continuum dei precedenti e il coronamento delle sue diverse esperienze nel circuito alternativo (Topi Neri, Nervi d’Acciaio, Isola Bianca, Amici del Vento, etc.). E che lavoro! L’esaltazione delle qualità canore del “nostro” e della sua versatilità come strumentista, che in questa incisione si avvale della collaborazione di valenti musicisti compagni di strada. Dieci i brani, la maggior parte inediti con alcuni vecchi pezzi ripresi e rivisitati dalla sua discografia. Sogni, emozioni, vita vissuta, etica e ideali in una grande interpretazione! Occhio a grafica e confezione...

LEGION OF ST. GEORGE “In the footsteps of heroes” - ttv

Tornano alla carica Simon & co. con la loro terza produzione; lo stile e le sonorità sono inconfondibili così come la voce: skinhead sound dalla testa alla punta degli anfibi. Per quel che mi riguarda è un lavoro che (come i precedenti) si apprezza più lo si ascolta. “Comrades till the end”, “Blood soaked”, “In the footsteps of heroes”, “Surrounded”, “Parade” e “Fourth nation” le tracce che più lasciano il segno. Curiosità: il libretto pare trasformato in un servizio fotografico in omaggio a Rob, che è in giro da qualche annetto.

AVALON “A journey through Avalon” - rampage productions

Esce postuma l’ultima fatica in studio dei britannici Avalon, dopo ben tre albums, vari progetti musicali (Thunderbolt, Spearhead), uno split con i texani White Wash e concerti per mezza Europa. Si tratta in sostanza di un disco di commiato e di ringraziamento ai fans della band del talentuoso Graham. Le quattordici tracce del cd comprendono vecchi brani ri-masterizzati, re-mixati o nuovamente registrati, accanto a qualche inedito. Il suono è quello tipico e inconfondibile dei precedenti lavori.

FRACTION “Reconquista” - bleu blanc rock

Il titolo e la copertina di questo mcd non lasciano dubbi circa il suo orientamento monotematico: il problema dell’immigrazione e il suo impatto sui popoli d’Europa nelle diverse sfaccettature e secondo l’ottica di chi, nel sud della Francia ne sperimenta quotidianamente gli effetti. Questo per quanto attiene ai contenuti; musicalmente la formazione nizzarda ha “addolcito” sì il suono (come si vociferava nell’ambiente), ma in maniera assai marginale per cui, se il loro Hard-Core Nazional-Rivoluzionario (come amano definirlo) vi piaceva prima, il disco sarà ancora di vostro gradimento.

THE CRACK “The best of THE CRACK” - captain oi!

Uscito nel lontano ‘99 questo “Best of…” è un cd il cui acquisto rimane un imperativo per gli amanti della band da vecchia data ma, credo, ancor più per coloro i quali hanno potuto ammirarli dal vivo a Vicenza recentemente. Uno dei più grandi gruppi Punk/Oi!, nato nei primi anni Ottanta (attorno al 1982) e riformatisi nel tardo 1996 dopo un temporaneo periodo di black-out. In questa raccolta troverete le loro migliori interpretazioni dagli albori della loro carriera fino al 1998, con le impareggiabili “Don’t you ever let me down”, “My World”, “Going out”, “Hard road”, “Don’t just sit there”, “Everybody’s dreaming”, etc.

BUNKER 84 “Kombat d’hier et de demain” - bunker production

Opera omnia per una delle bands che con i Legion 88 ha fatto la storia del R.a.c. francese e non solo. Qui, in questo doppio cd, troviamo i demotapes, i 45 giri, gli albums e le apparizioni su compilazione, per un totale di ben 35 canzoni: un pezzo di storia del movimento quindi, a cui va aggiunto l’interessante libretto interno con le foto, ma soprattutto la storia dei Bunker 84 tracciata dal cantante Laurent

MANNAZ “L’origine” - autoprodotto

Esordio di tutto rilievo, curato nella grafica e nella registrazione per il quartetto patavino. Sette tracce di robusto Rac. Voce potente e grintosa (marchio veneto!), chitarra decisamente su buoni livelli. Testi duri ed intransigenti di taglio a tratti “clockwork” a tratti “militante”, che raccontano spaccati di vita s.h.. A conferma della validità della band registriamo le frequenti offerte che essa riceve per esibizioni live, dove i Mannaz offrono il meglio di loro stessi.

MISTREAT “Battle cry” - autoprodotto

Terzo album per la band finnica. Quattordici tracce suonate alla grande, con un ottimo lavoro di chitarra, una trascinante sezione ritmica, grandi cori: nel loro inconfondibile stile. Quasi tutti i pezzi sono in inglese, solo alcuni in madre lingua (tra i più orecchiabili); si segnalano “Retreat to nowhere”, “Heritage”, “Marskin miehia”, la simpatica marcetta “Suomi marsii”, “Save our race” che fa il verso ad un noto successo dei Motorhead e “Stadin n.:1”. Valida la registrazione, peccato però che la grafica di presentazione sia stata trascurata eccessivamente (della serie: anche l’occhio vuole la sua parte…). Una delle espressioni musicali più positive della scena s.h..

KAMPFZONE “Zwischen den Fronten” - dim records

Terzo album per questa che è una delle formazioni più interessanti della scena nazionalista germanica (non estrema). Sonorità rocciose di Oi! teutonico potente e tirato. Dodici pezzi (uno riprende “Nation on fire” dei Blitz) tutti rigorosamente in tedesco; spiccano sugli altri “Sound aus der Gosse”, “Politik der Strasse”, “Dreck an Deinen Stiefeln” e “Zur Hoelle”. Il tutto ben registrato. Ancora una produzione di qualità in casa Dim Records.

PROVOS 18 “Il mondo alla rovescia” - autoprodotto

Uscirà a breve il primo album (trattasi di un demo/cd) per questo quartetto che per il 50% è erede dell’esperienza Fronte 82 (dei quali viene riproposto “Proclive ad atti di violenza”). Il lavoro è davvero interessante sia musicalmente (attinge qua e là al Punk e al primo Oi! oltre che ovviamente al classico R.A.C. di matrice italica, con qualche indovinata incursione nello Ska) sia dal punto di vista delle liriche improntate ad una critica serrata e tagliente di carattere socio-politico. A contraddistinguere tutto il lavoro, oltre all’inconfondibile timbro vocale di Valerio, la sezione ritmica nelle parti di basso che detta con precisione e professionalità le cadenze dei brani e una chitarra che, pur senza virtuosismi, fa onorevolmente il proprio dovere. Per essere un demo la registrazione è degna di nota. Produzione autenticamente no-global in cui trovano spazio anche la cover di “Manifestazione non autorizzata” dei capitolini Janus, “Proclive” già firmato Fronte 82 e “Guerriglia Urbana” dell’omonimo storico gruppo trevigiano.

CIVICO 88 “Varese” - civico 88 productions
(questi mi piaccion molto ndEl)

Piacevole questo demo su cdr con 5 tracce della band varesina che rimaneggia anche un paio di brani targati 4 Skins e Business. Nel gruppo figura Maurizio (ex A.D.L. 122 e ora Injustice Side) nella curiosa veste di batterista; e una certa impronta stilistica degli A.D.L. 122 è possibile riscontrarla durante l’ascolto del compatto che è anche caratterizzato da una venatura goliardica che non certo guasta.

PORCO 69 “Sempre in mezzo ai guai” - barracuda records

Bell’esordio di matrice Oi!, tendente all’Hard-Core in alcune sue parti (e in questo senso “Sandrone” alla batteria è marchio di garanzia), con qualche bella e salutare immersione Clockwork (“Porco 69”) e la sempre apprezzata presenza di cori. Per una certa rocciosità di alcuni pezzi (soprattutto nel cantato) vengono in mente i Corona Ferrea. Un lavoro duro e potente alla maniera stradaiola delle bands metropolitane, sufficientemente curato anche dal punto di vista grafico (in canonico skinhead style). Presente anche un pezzo in inglese (“Skinhead”), un rifacimento di un successo dei Cockney Rejects (“Sempre in mezzo ai guai”) e una spruzzatina d’ironia da localacci malfrequentati con “Primo pelo”.

DELENDA CARTHAGO “Se questo è un uomo” - rupe tarpea produzioni

Debutto su mini-cd per questo giovane gruppo perugino. La produzione si segnala per il livello qualitativo decisamente desueto per una formazione all’esordio, denotando un lavoro certosino e una cura quasi maniacale per arrangiamenti e registrazione. Due le covers tra i cinque brani: “Canzone per Berlino” dei Diapason e “Lotta e vittoria” di Zona Abrasiva/Sopra le Rovine. Fin qui tutto bene, ma c’è un ma...il cd infatti si sarebbe potuto siglare tranquillamente Hobbit per la impressionante somiglianza stilistica con i loro concittadini; influenze e modelli d’ispirazioni giustificabili e comprensibili per un gruppo alle prime armi, ma non in maniera così eccessiva: è auspicabile quindi per il futuro che la band maturi una propria identità svincolandosi da situazioni “fotocopia”. Le potenzialità ci sono e non indifferenti!

ZETAZEROALFA “Fronte dell’essere” - rupe tarpea produzioni

Eccolo finalmente, il terzo album ZZA che potrà riconciliare i fans della band dell’Urbe dopo che un certo alone di delusione che aveva contraddistinto l’uscita del secondo “Kriptonite” (forse troppo “sperimentale” e quindi poco coinvolgente: elitario?). Le parti più ostiche per l’ascolto (quelle vicine alle sonorità dell’album succitato, tanto per intenderci) sono presenti in forma del tutto minoritaria; l’irriverenza, la fantasia e il divertimento invece ci sono tutti e...non si scandalizzi nessuno, potrete ritrovare alcuni passaggi musicali in stile Skrewdriver prima maniera. Tracce come “Fronte dell’essere”, “Fratelli Omunghus” e “Tango Core” valgono da soli l’acquisto del cd. Peccato siano scomparsi i Londinium S.P.Q.R.: sarebbe stata una bella lotta...Un album per pensare e per agire, sempre comunque col sorriso sulle labbra...e in bocca un fior...per una realtà in Movimento!

STIGGER & SISCO/ANDRE LÜDERS “Live zum Heldengedenken 2000” -front records

Registrazione dal vivo di una delle tante incursioni acustiche del talentuoso Stigger (accompagnato per l’occasione dal fedele Sisco) in terra tedesca; ascoltiamo duettare su questo digipack i due figli d’Albione con il valido cantautore germanico Andre Lüders. La registrazione è equamente suddivisa in una sezione tedesca e una inglese ciascuna di sette brani. Riviviamo quindi alcuni degli indimenticabili capolavori firmati Ian Stuart accanto a ballate identitarie tedesche e pezzi dei Warlord. Trattandosi di un live la registrazione è ottima!

E' tutto per ora,
Ave
Elwood
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