Ian Stuart Donaldson11 agosto 1957 - 24 settembre 1993
Ieri era l'anniversario della morte di uno dei padri di questo genere. Autore di canzoni di rivolta pura che gli hanno attirato anitipatie da parte dell'IRA (che tra le altre cose pare siano coinvolti nell'incidente che gli è costato la vita) e da parte del governo inglese che per un anno circa ha impedito al suo gruppo di suonare. Il ritorno sulla scena è avvenuto con il singolo "Back with a bang". Tra le altre canzoni si ricordano anke "Smash the IRA", "Freedom wath freedom", "White rider", "Blood & Honuor", "Europe awake", "Antisocial", "I don't like you", "Free my land", "Our Pride is our Loiyalty", "Voice of Britain", "Boots and Braces", "Soldier of Freedom", "The Road to Valhalla", "Tomorrow belongs to me", "Sick society", "United" e altre ancora. Il frutto di più di dieci anni di rock alternativo raccolto in numerosi album. Un uomo che non ha avuto paura di dire cantando quello che pensava. L'apice del loro successo è stato al concerto tenutosi a Londra nei pressi della stazione "Waterloo". I poliziotti hanno cercato di disperdere la folla di giovani che si era riunita per ascoltarlo. Il giorno dopo i giornali titolavano "New battle of Waterloo", più di mille feriti tra agenti e giovani. Ma nn è servito a fermare Ian Stuart Donaldson.
Grazie Ian,
see you in Valhalla!