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Confronto fra Partecipanti

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2005 15:53
28/04/2004 14:29
 
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Va bene, allora recupero e incollo qui sotto il pensiero sull'esperienza di due Giocatori di Star Fresco (Elwood e JJB) al termine di quel PbF:

#Elwood Blues:

Le mie Impressioni sull'Avventura nello Spazio..

Dunque, l'idea di giocare ad un gioco nuovo e ad un'ambientazione che non avevo mai provato mi aveva letteralmente elevato ai picchi massimi la voglia e il desiderio di giocare.

Verso la fine dell'avventura ho toccato i picchi opposti.


Dilato il pensiero:
La prima metà di avventura mi è sembrata lineare, con una trama sviluappata e giocabile, i giocatori volenterosi nel creare attorno ai PG una storia cavalcando l'idea di fondo.

Poi è cambiato molto.

A mio avviso la trama di base è scomparsa per molto tempo, certi fatti sono aprsi totalmente distaccati dai precedenti, troppa confusione hanno fatto la moltitudine di nomi, cognomi, nomi di galassie ed astronavi: questo credo che -soprattutto- in un pbf (lo dico con il senno di poi, dopo averlo sperimentato sulla pelle) crea una generale confusione che va al di là della suspence nei giocatori.

E così ci siamo trovati nella seconda metà dell'avventura a chiederci: perchè facciamo questo? che cosa stiamo facedo realmente? che nessi ci sono con i preamboli?

Salk senza dubbio voleva mescolare le carte in maniera abile per farci incontrare difficoltà nel capire, nel dedurre. Però secondo me a volte è andato oltre quella linea sottile che demarca la confusione e il senso di dispersione nei giocatori.

Credo anche che il fatto di non conoscere al meglio l'ambientazione spaziale, abbia creato limiti nelle potenzialità di calcolo deduttivo dei giocatori.

Ritmo dell'avventura: in molti punti è stagnata tantissimo. A volte avevo l'impressione che Salk aspettasse ogni minimo gesto dei giocatori, ma così facendo si finisce presto con le idee, le descrizioni si fanno meno dense e la pesantezza legata alla lentezza dello scorrere del tempo, ti segna alla grande. Avrei preferito una dinamicità maggiore negli eventi, saltando cose banali o se in attesa di passaggi importanti che sfuggivano ai giocatori, magari provando ad aggirare e a creare nuovi approcci, senza soffermarsi troppo.

Come ultima voce, la mia, riporto una considerazione molto importante: partire in 4 giocatori ed arrivare praticamente in 2, è stato un elisir per il cancro che stava minando il finale di avventura. Credo che lo stesso Salk abbia avuto non poche difficoltà a gestire così pochi giocatori e dalla mia posso dire che non potersiconfrontare con altri, in un progetto nuovo, è alquanto avvilente per il morale della truppa e per la nascita di supposizioni o collegamenti.
Questa conclusione di avventura si è trascinata anche per questo motivo.

Mi domando questo però: visto che da dopo le vacanze ci si approcciava alla fine dell'avventura, ma che in realtà molto altro tempo è passato, perchè non fare entrare altri giocatori?
Sono convinto che quantomeno avrebbero potuto risollevare l'interesse, creare una collaborazione tra giocatori che era palpabilmente scomparsa con la diminuzione degli stessi.

Con Gtred alla fine ho provato a portare Lessen alla base, come giocatore pensavo di poter sviluppare un punto interessante nell'avventura, visto che due porsone del gruppo eranointeressati a lui. Purtroppo non ci sono riuscito, ho avuto la sensazione che anche lo stesso Salk volesse tirare la fine di questa avventura.
E così è stato.
Ave,
Elwood Blues


#Joliet Jake Blues
Sono sostanzialmente d'accordo con Elwood. In particolare per quanto riguarda la conoscenza poco approfondita dell'ambientazione che già ci 'limitava' un pochino e per quello che mi è apparso un vagare alla cieca superata la metà dell'avventura. Anche il fatto di aver perso dei giocatori in corsa credo sia stao un po' un handicap, poichè, solitamente, ciò che non balza agli occhi di un giocatore, può essere notato da un altro. Invece, restando praticamente solo Elwood con costanza ed io quando avevo tempo, ci è mancato quel confronto tra giocatori e personaggi che poteva far lievitare la storia.

Apprezzo molto lo sforza fatto da Salk per creare una trama intrigante, con colpi di scena e capovolgimenti di fronte, però a volte confesso che la storia mi è sembrata nebulosa, come se si stesse aspettando un particolare atteggiamento dei giocatori (che poi non arrivava), magari in quei momenti sarebbe stata opportuna un'accelerata o l'introduzione di qualche dato aggiuntivo, per mantenere la storia viva e dinamica.

Personalmente trovo però che giocare un PBF sia un po' più difficile che giocare al tavolo (forse perchè era la prima volta per me), se non altro per lo scambio di informazioni, quindi presumo che anche il master abbia avuto le stese difficoltà.

Next time will be better!



Traetene una lettura in chiave PbF generale, nello specifico si rimanda al topic su Star Fresco.
Ave,
Elwood


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