00 21/01/2005 00:21
"Puo' essere ragazzo, puo' essere"
Preparo l'occorrente per un'altra sigaretta e la accendo prendendo dal fuoco un tizzone ardente.
"Liberta' come no... Se una persona ti comanda come fai a parlare di liberta'? Re, sovrani, dittatori, zar... Fanno parte tutti della stessa classe di persone. Non fraintendermi, c'e' sempre bisogno di qualcuno che comanda e che ti dice cosa fare, ma ubbidirgli dovrebbe essere solamente una tua scelta."
Tiro qualche boccata e sbuffo il fumo dal lato della bocca.
"Ma dimmi, cosa farete se un giorno sarete liberi? I morti premono ai confini orientali, quelle zone, a quanto ne so, sono difficilmente difendibili. Scaccerete un invasore per sottomettervi a un giogo ben peggiore. E allora cosa farete? Abbatterete le macchine dell'Impero di Geshet sotto i terribili colpi dei buoni propositi e degli ideali? Avrete bisogno di nuovo di armi, uomini, sacrifici... e il ciclo si ripete.
La liberta' e' qualcosa che bisogna comprare ogni giorno, a caro prezzo, nelle Contee capita quasi sempre.
Ma per lo meno noi combattiamo per noi stessi o per i soldi, ne' per un re, ne' per quelle linee sulle carte geografiche.
Se vuoi conquistarti un futuro devi pensare a quello che succedera' dopo."
Detto questo mi butto qualche coperta sopra e cerco di trovare una posizione comoda per fare qualche ora di sonno.
"Svegliami se ci sono problemi"