00 07/10/2002 08:01
FALCO

Quei due occhi... Quegli occhi malvagi sono spariti e sono riuscito a raggiungere la superficie...
E' stato come svegliarsi da un incubo, fin troppo reale...
E' successo tutto in un attimo. Aracus e il pretoriano Bellero si sono scagliati sullo straniero, poi quel grido.
Io ancora a terra, incapace di muovermi e di parlare.
Aracus chino su di me...

Quando Giusto finisce di parlare, con un grande sforzo tento di mettermi seduto, quasi a sottolineare che la presenza del sacerdote non è più necessaria.

Quindi mi rivolgo ai presenti.
"Grazie Giusto, sto bene... Non preoccupatevi, ho soltanto bisogno di riposare..."

Il mio sguardo si muove cercando quello di Aracus, mio fidato compagno. Un tacito sguardo che per noi significa più di mille parole.
Quando Aracus è al mio capezzale gli rivolgo la parola, anche se il mio tono di voce è flebile e stanco.

"Gradirei restare solo con voi due", dico indicando lui e Giusto.

Quando siamo soli mi rivolgo ai miei due compagni.
"Ah ah ah..." (risata ironica) "Ma guardatemi... Io, Falco, nobile Centurione di Roma, ridotto in un letto da due occhi...
Non ho idea di chi o cosa fosse quell'uomo, ma di certo ha poteri che vanno ben oltre la mia comprensione.
E' bastato un suo sguardo per farmi cadere in un oceano blu...
Più provavo a risalire, più affondavo e sprofondavo verso il fondo.
Quegli occhi... Mi osservavano, mi schiacciavano come macigni, inesorabilmente..."

Prendo un attimo di pausa per raccogliere le forze che, visto lo sforzo, mi stanno abbandonando.

"Ho visto i miei genitori sai Aracus? Mia madre che mi sorrideva e mi tendeva la mano. Mio padre..."
Mi sovviene il ricordo della dura espressione di mio padre, della sua tacita vergogna...
Un'espressione triste appare sul mio volto.
"Mio padre si è vergognato di me, Aracus... Di me, suo figlio...
Cosa posso fare dunque? Ho provato ad affrontare quello sguardo, ma era qualcosa di più forte di me, non potevo fare a meno di cedergli..."

Mi torna alla mente il ricordo di quegli occhi profondi...
Scaccio rapidamente la visione dalla mia mente.

"Possibile che quello che credevo di essere fosse soltanto un'illusione? Possibile che io non sia degno di portare Ex-Lvce?"

"Un attimo! Ex-Lvce, dov'è???"
Il mio sguardo percorre rapidamente la stanza alla ricerca della lama magica...

"La fantasia è più importante della conoscenza..."

[Modificato da lark 07/10/2002 09:04]