00 17/12/2006 09:29
Master
Una vera incursione. Un attacco allo spirito oltre che alla materia. Un attacco su tutti i fronti e con tutte le armi senza dare agli avversari il tempo di organizzarsi, di reagire, di pensare. I mercenari sul ponte, sorpresi da una moltitudine di assalti differenti, all'arma bianca, con le granate e le pistole, hanno avuto solo modo di avere paura e di cercare di salvare la pelle.

Visto dai loro occhi l'assalto sembra sia stato portato da 30 angeli sterminatori caduti dal cielo, ombre invisibili, aliti di vento del deserto. Come e' iniziata in un lampo, una battaglia del genere e' destinata a concludersi alrettanto in fretta.

Un mercenario, liberato da Fuinn, striscia freneticamente carponi verso il boccaporto. L'altro si volta e vede una scena che lo terrorizza. L'umano con le due spade a un passo da lui, un altro uomo con la pistola puntata che avanza correndo poco oltre, un terzo assaltore con una spada di luce in mano, un quarto uomo che avanza da dietro con una pistola puntata. Cadaveri ovunque, l'urlo di morte del suo ultimo compagno che ancora si sta spegnendo nella sua mente. La sua unica, ultima arma gli e' volata via di mano come se un cavol invisibile l'avesse ancorata alle rocce di Taooine, solcate a velocita' tremenda dal galeone.

* Non...non voglio morire qui! *

Preso dal panico, a due passi dal deserto, l'ultimo mercenario si volta e scatta verso il parabordo, spiccando un balzo con una mano sulla ringhiera.