Il Sindo rimane per un momento indeciso, afflosciato contro la parete.
Cerca di riprendersi dalla stanchezza .
Sta per avviarsi verso il primo ufficiale, ancora riverso a terra, quando nota la bianca armatura di uno degli imperiali svenuti.
Un’idea si fa strada nella sua mente.
“
Droide, sai andare all’hangar principale? ”
droide: “
certo, signore. Vuole che le mostri la strada?”
“Dopo. Ora devo mettermi la corazza e parlare col capitano..”
*
Far cessare l’allarme.. è la prima cosa.. certo, ma non posso indossare la corazza dopo aver svegliato il capitano..
E’ chiaro, dovrò farlo prima. Ma devo sbrigarmi. Farò in tempo? *
S’accorge di tremare.
Non è per il combattimento. Non è per la disperata incertezza della situazione o perché tutti là fuori lo vogliono morto. E da un momento all’altro potrebbe arrivare chiunque.
Nemmeno perché non sa come smontare i pezzi o perché ci sta mettendo un’eternità ad indossarli.
No, è ben altro, è qualcosa d’oscuro, interiore, inquietante; un’ombra che ora s’è annidata nella sua mente ancora più in profondità.
Finalmente l’armatura è pronta, ma dentro si soffoca, è chiusa, opprimente, senz’aria.
Raccolto il fucile del soldato della sicurezza, s’avvicina ai due capitani.
Non è ancora arrivato nessuno. sono entrambi in suo potere.
Potrebbe uccidere. Finire ciò che ha iniziato.
Perché non farlo? La lama è già sul collo del comandante.
Ma sente un improvviso senso di disagio.
Un brivido. Un avvertimento. Come la vertigine di un precipizio.
Tu sei più forte delle tenebre.
Si trattiene.
Inizia a frugare, li disarma entrambi, trova dei tesserini con le loro foto.
Affida al droide le sue cose, legate alle spade in un fagotto.
Intanto ripensa ai momenti di poco prima, mentre era ancora a colloquio, come ospite,
e a quello che è successo.
un’improvvisa tempesta di pensieri s’abbatte di nuovo su di lui.
Li aveva già convinti.
Tutto stava andando per il meglio.
come aveva previsto.
E allora.. perché ?
Perché s’era lasciato trasportare in quel modo?
Perché rovinare tutto così?
Improvvisamente si sente fiacco, sfiduciato.. sospettoso, disperato.
Come aveva potuto? Come può essere successo tutto ciò?
*
Io non perdo mai il controllo.. non mi era mai successa una cosa del genere..
è stato lo Jedi..
no, non può essere.
Si.. è stato lui...
LUI ti ha ingannato..
Se tu non avessi avuto quella visione di morte, non ti saresti abbandonato così all’ira.
La forza scorre potente in te..
L’ha fatto per manipolarti..
è una trappola..
ti vuole USARE..*
“
NO!”
*
Non è vero..Non devo ascoltare le tenebre..
non devo ascoltarle.. *
Fuinn, riscosso dalla sua stessa voce, cerca di concentrarsi di nuovo sull’ufficiale privo di sensi.
*
La Forza.. credici.. ce la posso ancora fare. *
L’uomo riapre gli occhi.
“
Capitano.. Ordini il cessato allarme.. La situazione è stata risolta.. Stiamo tutti bene…
Faccia rientrare le squadre. Non voglio disordine sulla mia nave.”
Il primo ufficiale sembra calmarsi.. è ancora confuso, ma obbedisce all’ordine, meccanicamente.
Poi Fuinn lo strattona, per allontanarlo dai comandi, facendolo rovinare sul pavimento, poco più in là.
E gli punta il fucile addosso, come ha visto fare ai soldati prima contro di lui.
Ma la dannata luce rossa non smette di lampeggiare. Perché non smette, quanto ci vuole?
*
Ci mettono troppo.. è la fine.. stanno arrivando.. stanno arrivando.. e non ci cascheranno mai.. *
L’allarme rosso smette di lampeggiare.
Un attimo di silenzio.
Il respiro trattenuto. Anche le sirene tacciono in lontananza.
Gli occhi del capitano sono smarriti nel nulla.
Forse sta iniziando a realizzare qualcosa.
“
Ora, capitano, in piedi. Dobbiamo camminare, andare a visitare i tubi di stasi, nel relitto..
I droidi ci faranno strada. Io le farò da scorta.”
Il capitano sembra non capire.. il droide continua a tradurre.
“
Capitano, niente scherzi, o le ricamo la schiena. Ha capito?
Comprendo abbastanza bene la vostra lingua, anche se non la parlo.
Non mi faccia arrabbiare sul serio, non mi piace essere contraddetto.
Potrebbe essere molto più doloroso di quanto crede, molto peggio di prima.
Si ricordi. Stiamo andando a visitare il relitto. Io sono la sua scorta.
Ora andiamo.. vada avanti lei..
Droide, fai strada. La via più breve e meno controllata, se possibile..”
*
ARRIVO..*
[Modificato da Ashtarazor 01/09/2006 1.57]