00 20/04/2006 14:01
No. parlo di quello che viene definito il segreto di Saulot.
Sapete chi era Samiel? Beh, era il primo cavaliere di Saulot, l'unico non antidiluviano che ha inventato una Disciplina (Valeren).
Sapete che fine a fatto?
Vi Incollo il racconto. e' un pò lungo, ma ne vale la pena perchè molto interessante


Quando Caino succhiava il latte dal seno di Eva la Terra già ospitava una razza di creature con una civiltà evoluta anche se tribale per scelta, con un grande credo naturalistico ed animistico che avrebbero mantenuto nei millenni, costoro si chiamavano "Garou", i figli della Madre di Tutti gli Spiriti, Gaia. Più di ogni altra creatura i Garou hanno sempre odiato i Demoni, li odiarono anche quando presero ad odiare i Vampiri, che a loro volta chiamarono i Garou col nome dispregiativo di "lupini". Ma allora Caino non era stato ancora maledetto da Dio e messo al mondo la sua progenie succhia sangue e persino gli umani (che avrebbero poi chiamato i Garou col nome di "lupi mannari") non erano diffusi. Ma i Demoni già calcavano il suolo della Terra, all'inizio erano pochi ma poi sempre in più riuscirono a rompere i sigilli dell'Abisso e a giungere su questo mondo; fra loro ed i Garou fu subito guerra e tranne i più forti o astuti di loro quasi tutti caddero sotto le zanne e gli artigli dei guardiani di madre terra. Kupala era uno dei demoni più potenti e più furbi e i Garou non riuscirono ad ucciderlo, tuttavia neanche lui da solo riuscì a tenere testa agli sciamani Gaoru e questi lo sigillarono in una prigione sotto la roccia da dove la sua aurea malefica non poteva contaminare l'ambiente e là Kupala rimase ... ed attese. Nei secoli nacque la razza dei Vampiri, figli di Caino maledetto da Dio. A loro volta i figli di Caino generarono una propria genie, 13 figli che presero il nome di Antidiluviani perché furono gli ultimi del loro popolo ad essere generati prima del grande diluvio. Nonostante essi non avessero che parte dell'immane potere che Caino era riuscito ad estrarre dal proprio sangue maledetto, erano pur sempre semi-dei in confronto ai comuni mortali e persino ai loro discendenti vampirici.

Uno di questi Antidiluviani aveva nome Mekhet ed era un veggente ed un profeta, tuttavia egli passò alla storia con il nome della progenie che avrebbe generato : Tzimisce. Mekhet mise appunto un proprio personale potere del sangue che poi insegnò solo ai suoi figli, la Vicissitudine, ovvero la capacità di plasmare il proprio corpo e quello degli altri a forme ed usi innaturali ed artificiali. Egli era convinto che con un uso massiccio di questa scultura corporea e con alle spalle una mentalità alternativa a quella dei comuni mortali (e che mettesse l'accento sull'evoluzione spirituale al di là dei limiti umani) si potesse rendere se stessi simili a Dio.

Tuttavia la voglia di conoscenza di Mekhet non si placò col tempo, anzi, Vicissitudine fu solo l'inizio. Egli, come tutti gli Antidiluviani, era ossessionato dalla (per loro) improbabile idea della morte finale e per questo cercò il metodo di essere sempre più potente ed eterno. Iniziò a circolare la voce che Vicissitudine al suo interno contenesse una sorta di "morbo" che contaminasse la stirpe degli Tzimisce col sangue di Makhet, dissero che egli stesso era stato generato da uno dei figli di Caino con la parte malata del proprio sangue e che questo portava gli Tzimisce sempre più verso la follia e la crudeltà. E tutte queste voci erano in parte confermate dall'apparente crudeltà che questi vampiri mostravano nel corrompere le altre creature con la loro arte per modellarle a forme di loro gradimento, poco importava a questi critici però (dicevano gli Tzimisce) che anche gli altri vampiri non trattavano meglio i mortali ma lo facevano in maniera meno evidente e che loro non erano crudeli, avevano semplicemente trasceso i limiti della moralità mortale.
Accadde così un giorno che Kupala apparve in sogno a Mekhet e gli mostrò la sua prigione, lui ed il demone-più-antico (così era cominciato ad essere chiamato Mekhet dopo che la voci sulla malvagità genetica della sua stirpe) fecero un patto : gli Tzimisce lo avrebbero liberato e Kupala in cambio avrebbe dato loro un grandissimo dono : la magia. Intuendo che così la sua progenie sarebbe diventata la stirpe per eccellenza di studiosi e saggi del mondo vampirico, Mekhet accettò. Mekhet, suo figlio maggiore Yorak, ed altri fedelissimi raggiunsero la prigione di Kupala pronti allo scontro coi lupini. Nonostante i Garou fossero all'apogeo del loro potere, Mekhet ed i suoi figli rappresentavano un potere giovane ed appena nato, inoltre i lupini non erano ancora preparati alle mille astuzie ed ai poteri dei Vampiri. In breve, a costo della morte di alcuni Tzimisce, Kupala venne liberato e per ricompensa insegnò a Mekhet ed a Yorak le arti magiche per comandare gli spiriti della natura ed i cinque elementi, e la demoniaca sposa di Kupala insegnò loro l'arte di provocare con la magia dolere ed afflizione fisica e spirituale nel prossimo. E Yorak e Mekhet la insegnarono alla loro stirpe. Kupala si fuse con la terra dei Carpazi contaminandola con la sua presenza e visto che il sangue degli Tzimisce è strettamente collegato alla loro terra d'origine (specie per i discendenti di Yorak) questo non fece altro che aumentare l'intrinseca malvagità del sangue di quella stirpe.Tuttavia la preistoria lasciò spazio all'antichità e i Vampiri alzarono le mani gli uni contro gli altri, Caino sparì e lasciò il destino della sua stirpe nella mani dei suoi stessi membri. Furono anni di grandi lutti ma anche di grandi eroi, e forse il più grande di questi fu il primo cavaliere della stirpe dei Salubri, progenie diretta di Saulot, fondatore di quel clan, e creatore (unico fra i vampiri non Antidiluviani) di una proprio potere, la guerresca Valeran.

Il suo nome era Samiel.

Se Mekhet era il capostipide della stirpe degli Tzimisce, che nei secoli successivi divennero gli scienziati ed i saggi del mondo vampirico, un'altro antidiluviano di nome Saulot creò la stirpe dei Salubri per essere i guaritori ed i filosofi della progenie di Caino. Saulot era molto amico di altri due antidiluviani, Seth e Malkav, colui che per primo teorizzò una società tanto liberale da rasentare l'anarchia ed il profeta visionario tanto saggio che essere ritenuto pazzo.

Tuttavia ben presto Saulot desiderò partire per l'est e poter attingere alla saggezza di un misterioso popolo che si autodefiniva "kuei-Jin" e alla sua partenza Seth gli diede la sua spada in cambio del bastone dell'amico e Malkav gli disegnò un occhio in mezzo alla fronte con il sangue. Nessuno seppe mai cosa fece Saulot in oriente ma quando tornò aveva un vero terzo occhio in mezzo alla fronte dove Malkav aveva disegnato il suo e poteva anche usufruire di un nuovo potere che nessun altro vampiro possedeva, Saulot lo chiamò Obeah e con questo strumento mistico poteva curare le ferite fisiche e mentali degli altri. Da allora i salubri si aggirarono per il mondo come angeli misericordiosi per vampiri e mortali. Accadde un giorno che Saulot incontrò un giovane schiavo cantante di una popolazione proto-mesopotamica, era pieno di voglia di giustizia per le ingiustizie ed i soprusi che aveva subito dalla sua nascita ma il suo cuore proprio per questo era stato segnato e non aveva più la purezza necessaria per poter apprendere Obeah. Dopo mille tentennamenti alla fine Saulot fece di lui suo figlio e da quel giorno lo schiavo fu Samiel il Salubre.

Samiel era buono, giusto, carismatico, onesto, leale ed intelligente, in breve il suo nome fu leggenda. Egli creò una propria versione guerriera di Obeah che gli permetteva di usare in combattimento contro l'avversario o a suo favore i poteri creati dal padre; a questo nuovo potere egli diede nome Valeran ed a sua volta Samiel iniziò a creare una progenie, la cosiddetta "Via del Guerriero", per aiutare i guaritori del padre. Là dove i Salubri con Obeah portavano la pace per chi ne aveva bisogno, i Salubri di Samiel portavano vendetta e giustizia e Samiel fu l'unico figlio degli Antidiluviani ad avere creato un nuovo potere. Di punto in bianco egli non era più un vampiro qualunque, egli era la speranza del mondo : il primo cavaliere.

Samiel odiava qualsiasi tipo di arroganza, di torto, di angheria ma più di tutto egli era ossessionato dal concetto di sradicare le radici del male e non gli ci volle molto a capire che i demoni che camminano sulla Terra erano le radici della malvagità ed egli punì con la morte coloro che si macchiarono di commerci con queste creature e vittoria dopo vittoria il nome di Samiel crebbe in gloria e la vita degli adoratori degli oscuri poteri si fece sempre più dura. Accadde quindi che all'orecchio di Samiel venne la notizia che la magia degli Tzimisce fosse d'origine demoniaca ed egli crebbe nella rabbia che un intero clan praticasse la stregoneria demoniaca; ma Samiel capì che troppo radicata era questa pratica perché gli Tzimisce l'abbandonassero. Per un po’ il primo cavaliere pensò che era quindi inutile combattere contro i mulini a vento ma poi i suoi tre benevoli occhi videro il mal causato dai demoni e dai loro adoratori, demoni che in quell'epoca in cui le piramidi ancora dovevano essere costruite si facevano chiamare "dei" ed adoratori che si nomavano "sacerdoti". Il primo cavaliere dei Salubri vide le lacrime negli occhi dei bambini che chiamano madri che non sarebbero mai venute ... mai più. Ad allora dalle dune della Mesopotamia sorse la lama di luce di Samiel, da quella che sarebbe stata chiamata Persia si mise in marcia verso i Carpazi l'armata di giustizieri dei Salubri. Arrivati nel castello dove risiedeva il demone-più-antico Mekhet essi affrontarono i mostri ghoul di carne scolpita che egli aveva posto a guardia del suo rifugio, ed alla fine si dovettero scontrare con i ghoul ariani ed immuni al metallo che Mekhet aveva trovato nella lontana India e che lo adoravano come il "dio bianco". Ma neanche loro fermarono l'armata di Samiel e finalmente i Salubri si trovarono innanzi a Mekhet in persone. Un Antidiluviano era Mekhet, potente e spietato, più semi-dio che Vampiro, ma Samiel era il primo cavaliere, la Valeran potenziava la sua lama e proteggeva il suo corpo, la voglia di vendetta e di giustizia ardeva nel suo cuore in tempesta.

Gli altri Salubri che sopravvissero allo scontro ricordarono uno scontro fra titani, Mekhet mutava forma come se fosse stato d'acqua il suo corpo, Samiel affondava la sua spada nelle carni di Tzimisce con decisione e precisione inumana; Mekhet poteva assumere la forma e la caratteristiche di un intero piccolo ecosistema in grado di poter creare da solo una forma di vita propria (partendo da una base già esistente però, perché la creazione dal nulla era un dono del solo Creatore) ma Samiel era la luce del bene in quella terra senza legge ed alla fine infilzò il cuore stesso del demone-più-antico che a sua volta trafisse coi suoi artigli da parte a parte il corpo del primo cavaliere. Come due giganti caddero sia Samiel sia Mekhet ed in una sola notte gli Tzimisce persero il proprio Antidiluviano ed i Salubri il più valoroso vampiro che abbia mai calcato la Terra, con la sola eccezione dello stesso Caino. E tuttavia .... tuttavia nel medioevo gli anarchici del clan Tzimisce proclamarono la distruzione di Mekhet ad opera di Lambach Ruthven e di Lugoj e sussurri da sempre celati agli orecchie dei Vampiri più anziani narrano che fu solo Mekhet a cadere quella notte e che Samiel tornò da solo dal suo padre Saulot con la notizia della vittoria. I secoli lasciarono il posto ai millenni e il ricordo divenne storia, che a sua volta divenne mito. Gli Antidiluviani erano divenuti figure leggendarie che risiedevano in luoghi segreti, secondo alcuni essi si erano ritirati in solitudine per cercare la Golconda (una sorta di Nirvana mentale che avvicinava il Vampiro all'uomo), secondo altri conducevano una guerra segreta denominata Jhyad in cui muovevano i Vampiri più giovani come pedine, secondo altri ancora non erano mai esistiti. Nell'Europa del basso medioevo la progenie di Caino dominava sui mortali come signori della notte, i Vampiri più anziani erano i signori tenebrosi di quel mondo grazie ai propri poteri ed alle influenze nel mondo umano coltivate nel corso dei secoli; era impossibile cercare di uccidere colui che con un'identità segreta stipendiava tutti i mercenari della regione, per esempio.I Vampiri più giovani erano i servitori e gli schiavi degli anziani, destinati a soddisfare i crudeli giochi, le assurde fantasie e l'implacabile sete dei loro signori più vecchi; i cuori ormai lontani dell'umanità degli anziani non lasciavano spazio al dialogo, alla libertà, al perdono o alla coscienza. I poteri mentali, i ricatti e la paura venivano usati come strumento d'oppressione; per non parlare del legame di sangue (una schiavitù sopranaturale che colpisce un Vampiro o un mortale che beva per tre volte consecutive il sangue di un'altro Vampiro). Nelle terre dell'est Europa, terre ataviche del clan Tzimisce, una casata di stregoni mortali appartenenti alla casata ermetica dei Tremere realizzò una pozione magica che (unico caso nella storia) li fece auto-creare come Vampiri. Il loro insediamento in quella zona e i loro esperimenti volti a creare una razza di Vampiri servitori che denominarono Gargoyles li fecero entrare in conflitto con gli Tzimisce stessi. I Tremere svilupparono una versione vampirica delle loro magie che chiamarono Taumaturgia, che risultò essere straordinariamente varia, flessibile e potente, tuttavia essi per lungo tempo non vennero considerati un clan perché non discendevano da un Antidiluviano.
Il capo del nuovo clan, che si chiamava appunto Tremere, trovò la cripta dove riposava un Antidiluviano semi-addormentato, costui era Saulot. Innanzi ai suoi assistenti, Tremere commise diableriè (l'atto di succhiare tutto il sangue dal corpo di un'altro vampiro assorbendone i poteri e distruggendone l'anima) su di lui e divenne, a livello di potere, un Antidiluviano. Subito dopo i Tremere si infiltrarono nelle corti d'Europa e portarono la loro crociata contro i Salubri. travisando volutamente alcune pratiche delle cure per la mente salubri e delle loro cerimonie rituali infatti, i Tremere li accusarono di essere diablerizzatori incalliti e ladri d'anime.

A guidare la lotta contro i Tremere c'era la massima autorità del clan Tzimisce, Mekhet in persona, che agiva tramite i suoi discendenti, Yorak per primo. In realtà nello scontro contro Samiel il-demone-più-antico era caduto ma aveva preso le sue precauzioni contro la morte, a quello serviva in realtà la Vicissitudine, l'arte della scultura corporea di quel clan. Il misterioso morbo che corrompeva i corpi degli Tzimisce non era altro che una parte dell'essenza stessa di Mekhet e quando la lama del Primo Cavaliere gli vibrò il colpo mortale egli non fece altro che trasferire la sua anima nel corpo di un suo discendente di sua scelta con tutti i suoi poteri. Tuttavia quelli erano anni di grandi e sanguinoso cambiamenti : gli Antidiluviani dei clan Lasombra e Tzimisce furono identificati dagli infanti infuriati delle loro stirpi e stanchi delle prepotenze degli anziani, vennero entrambi diablerizzati dai loro assalitori, che sebbene scomparvero presto entrambi, furono l'esempio per tanti neonati infuriati che iniziarono a dare la caccia agli anziani mentre i cacciatori dell'inquisizione seguirono le tracce dei Vampiri per l'Europa in una scia mortale di fiamme. All'interno dei clan Lasombra e Tzimisce tutti gli anziani furono distrutti o passarono dalla parte dei ribelli. Un Ventrue di nome Hardestad (che secondo alcuni era solo il talentoso sostituto del vero Hardestad) fondò un movimento noto come Camarilla ed atto a riunire i clan in pace e sotto la guida degli anziani (pur limitandone i poteri) e coprendo l'intera società dei Vampiri sotto il velo della Masquerade, un "silenzio di sangue" secondo cui era punibile con la morte qualsiasi appartenente al popolo di Caino che lasciasse ai mortali prove dell'esistenza dei Vampiri, perchè i mortali dovevano lasciar cadere i succhia sangue del limbo delle leggende. I Tremere furono tra i massimi promotori della giovane Camarilla e con un immenso rituale maledissero per conto della Camarilla stessa l'intero clan Assamita proibendogli di commettere diableriè su chiunque, alla luce di ciò i primi capi dell'organizzazione dimenticarono i trascorsi del Tremere ad accolsero le loro accuse nei confronti dei Salubri. Su Saulot e la sua stirpe sembrava calato per sempre il sipario e con loro il ricordo del Primo Cavaliere ....

Sembrava ....In cinquecento anni la Camarilla non era più il sogno di Hardestad il Ventrue o di egli era in realtà, ma era diventata la più grande organizzazione di Vampiri che queste creature avessero mai creato. Anche se solo sette dei tredici clan ne facevano parte, la Camarilla non vantava rivali per numero di membri, territori controllati e influenza nel mondo mortale e il clan Tremere ne era uno dei pilastri.
La loro Taumaturgia gli aveva dato i poteri di imporre il dominio col terrore o con la distribuzione di favori che loro erano abilissimi a riscuotere al momento giusto, nonostante i Ventrue fossero da millenni il clan dei leader i Tremere avrebbero potuto prendere il loro posto alla guida della Camarilla se per loro il clan non venisse prima di qualunque altra cosa. Poi venne il 1997, l'anno terribile, in quell’anno il clan Assamita ruppe la maledizione che i Tremere gli avevano lanciato contro 500 anni prima e poterono tornare a compiere diablerie impunemente; fonti ufficiali di entrambi i clan parlarono del risveglio dell'antico Ur-Shulgi, progenie di Haquim detto Hassam, fondatore del clan Assamita nonché inventore dei una forma di magia vampirica antecedente alla Taumaturgia Tremere (certo esisteva già la Stregoneria Koldun degli Tzimisce ma quella era stata insegnata ai Vampiri dal demone Kupala e non inventata da uno della stirpe di Caino).
Ur-Shulgi avrebbe preso il controllo di Alamut, la roccaforte ancestrale degli Assamiti, e poi spezzato la maledizione Tremere in una sola settimana. Nonostante che i maghi del clan Assamita fossero pochi, nonostante che fossero meno organizzati dei Tremere, nonostante che gli stregoni della Camarilla avessero avuto secoli per fortificarsi, la versione ufficiale di tutti furono che Ur-Shulgi aveva vinto.

Ma ciò non era vero, e quale verità sconvolgente i Tremere potrebbero celare sotto il manto della menzogna di aver fatto fallire il loro più famoso rituale ? Cosa poteva esserci di più sconvolgente ?
Tremere passava sempre più tempo nel tepore del sonno vampirico noto come torpore e nei suoi sogni vedeva ricordi che non pensava di possedere, visioni di un remoto passato; al suo risveglio inoltre gli veniva spesso detto che nel sonno aveva parlato con una voce non sua e dato strani ordini. Queste avveniva ormai da parecchio tempo quando una notte il suo corpo si ricoprì di quella che sembrava una ragnatela, nessuno dei suoi assistenti, che pure erano potentissimi maghi, si azzardò a toccarlo e quando infine il suo corpo si racchiuse in quello che inequivocabilmente era un bozzolo essi non poterono fare nulla se non attendere. Dopo alcune notti in cui sembrava che Tremere non fosse più riemerso il bozzolo si ruppe e dal suo interno uscì il corpo del fondatore del clan, ma quando l'esultanza dei Tremere presenti stava per esplodere all'improvviso un terzo occhio si spalancò sulla nuca di Tremere ed egli parlò con un'altra voce, ma nessuno dei presenti dubitò neppure per un secondo di chi fosse quella voce.

Era la voce di Saulot ....

Tremere spalancò gli occhi e riuscì a riprendere il controllo di se, il terzo occhi si richiuse senza lasciare tracce. Allora il potente taumaturgo capì : ecco che fine avevano fatto Gratiano e Lugoj dopo aver diablerizzato Lasombra e Tzimisce, evidentemente nessuno poteva succhiare l'anima di un Vampiro potente come un Antidiluviano senza conseguenze; evidentemente dentro di lui la personalità di Saulot stava prendendo il sopravvento. E nei momenti in cui Tremere sentiva l'anima dell'Antidiluviano dentro di se poteva percepire le sue emozioni : Saulot era fuggito, lo aveva usato come incubatrice per passare inosservato i secoli fuggendo da qualcosa che evidentemente nel medioevo gli dava la caccia. Tuttavia Tremere era fuori dal comune sia come mago che come Vampiro, aveva creato dal nulla un clan e lo aveva fatto diventare uno dei più potenti del mondo, aveva creato un potere che non aveva rivali per adattabilità e potenza e non avrebbe permesso a Saulot di trionfare. Da tempo Tremere stava realizzando un rituale magico per distruggere in un sol colpo quella parte del clan che dopo la fondazione della Camarilla aveva seguito l'ex braccio destro di Tremere, Goratrix, per seguire i Lasombra e gli Tzimisce in un'organizzazione detta Sabbat per continuare la loro lotta contro gli anziani. Così mentre Tremere ed i suoi sette assistenti incanalavano potere dalla forza di volontà di tutti i loro discendenti per il mondo (in maniera analoga a quando maledissero gli Assamiti sapevano bene che quello era l'unico modo per colpire un numero così alto di Vampiri), agenti del clan super-addestrati appartenenti all'ordine segreto degli Astor penetrarono nella roccaforte sabbatica di Città del Messico. Con una gigantesca deflagrazione magica avvenuta nel luogo dove tutti i Tremere seguaci di Goratrix si erano riuniti riuscirono a distruggere con un solo rapido attacco tutti i traditori, che vennero cancellati dalla storia in un marasma di fiamme. Da quella notte in poi i Tremere furono l'unico clan della Camarilla a potersi vantare di non avere una parte dei suoi membri nell'odiato Sabbat. Tuttavia la vera vittoria fu un'altra : gli Astor portarono via, addormentato ma non morto, il corpo di Goratrix in persona, che rimaneva sempre il più potente mago del mondo vampirico dopo Tremere. Il corpo inerme venne portato a Vienna e là Tremere portò a termine il suo piano; coì suoi poteri entrò nel corpo di Goratrix e pregustò già di diablerizzare il suo stesso corpo. Teoricamente una dibleriè distrugge l'anima di colui che viene diablerizzato, e mettendo la sua anima nel corpo di Goratrix avrebbe riacquisito i suoi poteri diablerizzando il suo stesso corpo e distrutto una volta per tutte l'unica anima rimasta nel suo corpo originario, ovvero quella di Saulot.

Ma appena Tremere aprì gli occhi nel corpo di Goratrix non vide attorno a se il suo studio vuoto ed il suo stesso corpo inerme davanti a lui e pronto per essere diablerizzato. Lo studio vuoto c'era ma il corpo davanti a lui era in piedi e sorrideva, e mostrava un orgoglioso terzo occhio in fronte.
Approfittando dell'assenza dell'anima di Tremere, Saulot aveva preso il controllo.
Il duello fu intenso ma breve : Tremere non aveva più tutti i suoi poteri e non conosceva bene quelli di Goratrix, invece Saulot poteva usare sia i poteri da Salubre che aveva conservato sia le arti magiche di Tremere che aveva osservato dall'angolino della sua mente dal quale lo osservava da ormai quasi un millennio. Tremere nel corpo di Goratrix alla fine venne ritrovato quasi morto nel suo studio mentre Saulot nel corpo di Tremere lasciò inosservato Vienna senza essere notato.

Per questo la maledizione sugli Assamiti cadde : perché era una maledizione piramidale il cui vertice era garantito dal fatto che Tremere possedeva il rango di Antidiluviano, ma nel momento in cui egli si era trovato a dover abitare nel corpo di Goratrix aveva assunto i poteri di una sua progenie, ovvero di una quarta generazione anziché di una terza; una realtà ben peggiore che ammettere la semplice bravura di Ur-Shulgi.
I Tremere avevano adesso un mortale nemico che girava con il corpo del loro capo e con la maggior parte dei loro segreti nella testa, la loro stessa capitale (Vienna) aveva praticamente deposto le sue difese ai piedi di Saulot. I Tremere fecero l'unica cosa che potessero fare .... attesero. Ed alla fine i loro incubi si concretizzarono; sempre da più parti arrivavano a Vienna rapporti secondo cui violenti Vampiri dotati del terzo occhio e della leggendaria Valeran avevano guidato sanguinosi attacchi alle basi Tremere. Infatti Saulot era stato molto sottile nel suo piano di vendetta; aveva trovato addormentato un Salubre di non poco potere scampato agli eccidi dei Tremere nel medioevo, egli era Adonai, discendente diretto di Samiel. Insieme i due decisero di prendere contatti col Sabbat, quell'organizzazione infatti era piena di nemici giurati del clan Tremere : là c'erano gli Tzimisce che odiavano i Tremere per aver tentato di prendergli le terre dell'est Europa, là c'erano anche quel gruppo di Assamiti detto Anticlan che si erano uniti al Sabbat per non dover sottostare alla maledizione Tremere che aveva condannato i loro fratelli a non poter commettere diableriè.
Sotto la guida di Adonai tornarono a splendere, pur nel solo Sabbat, le spade dei Salubri e sebbene il Sabbat fosse per sua stessa natura ed organizzazione crudele ed inumano, i Salubri brillavano per lealtà, ideali cavallereschi e sopratutto voglia implacabile di vendetta verso i maledetti Tremere. Saulot si tenne nascosto e lasciò che Adonai rappresentasse il nuovo Primo Cavaliere durante la rinascita della sua stirpe, aspettando il momento giusto per lanciare l'attacco finale verso Vienna. Tuttavia nessuno sapeva cosa passasse per la mente dell'Antidiluviano tornato dalla morte, nessuno sapeva il perché del suo volontario esilio nel corpo di Tremere in persona. Quello era un segreto che solo Saulot conosceva e che cercava invano di celare al suo stesso cuore. In realtà Samiel sconfisse Mekhet in quell'antico duello, ed in realtà non poteva sapere che il demone-più-antico si potesse letteralmente reincarnare nel corpo di qualsiasi suo discendente, ma in realtà non c'era nessuno a poter testimoniare questa vittoria perché la lotta contro Mekhet ed i suoi servitori aveva visto morire tutti i Salubri che Samiel aveva portato con se. Quindi il Primo Cavaliere tornò da solo a casa e là diede la notizia della sua vittoria solo a suo padre ad a due dei suoi fratelli. A Saulot questa parve una notizia gravissima e la caduta di uno degli Antidiluviani poteva voler dire che grandi eventi si erano messi in moto e divenne ossessionato dal desiderio di sapere di più. Egli nella sua saggezza sapeva in quali luoghi del mondo il guanto che separa la Terra da altri mondi era più sottile e proprio là lontano dai suoi figli egli evocò un demone, poiché tale era la sua saggezza che persino quella branca della magia non gli era sconosciuta.
Il demone che Saulot evocò colui il cui antico nome celeste quando era un angelo era Belial, primo luogotente della stella del mattino Lucifero durante la rivolta nei cieli; Saulot voleva la conoscenza e solo un essere creato nel momento stesso della creazione poteva dargliela. Saulot fece la sua richiesta : la conoscenza di ieri, oggi e domani, del tutto e del nulla. Belial fece il suo prezzo; Saulot gli avrebbe dovuto dare ciò che aveva di più caro al mondo. L'Antidiluviano soppesò attentamente questa richiesta. Per continuare ad usare Obeah avrebbe dovuto mantenere il suo cuore puro, cosa che non gli era mai riuscita facile e più invecchiava più sentiva che la lusinga del potere lo tormentava, inoltre con i suoi poteri egli poteva raggiungere lo stato di grazie della Golconda ma per farlo avrebbe dovuto fare la vita di un santo .... oppure avere la conoscenza assoluta.


"Vieni figlio mio"
"Certo padre, cosa debbo fare ?"
"Nulla Samiel, solo ciò che fai sempre : servire il clan"
"Lo farò con piacere padre"
"Bene Samiel, e porta con te anche due dei tuoi fratelli"
....


"Bene Saulot" disse una voce che aveva sfidato Dio stesso "il patto è concluso" Saulot da quella notte divenne il più grande saggio della razza vampirica e nei secoli a venire sarebbe diventato un profeta della fine dei giorni ed una guida per quanti volevano raggiungere Golconda. Ma del valoroso Samiel : malinconico, glorioso ed immortale, non si seppe più nulla. Ma si sa, i demoni sono crudeli creature ed a pochi andò giù il fatto che Belial avesse spifferato i suoi segreti a Saulot; così per la prima volta tutti i vampiri seguaci dell'infernalismo si unirono sotto una bandiera. Il potentissimo demone Baal fondò un suo clan, che in mancanza di un fondatore Antidiluviano ebbe il titolo di "linea di sangue", primo di molti clan bastardi che sarebbero nati nei millenni a seguire; essi presero nome di Baali e vantavano poteri demoniaci spaventosi, il vantaggio dell'uso della magia nera ed un'armata di demoni che marciava con loro. Essi non vennero per conquistare ma per distruggere : Baal aveva detto ai suoi seguaci che "La Maledizione inflitta da Dio a Caino era indegna, e una sola può esserne la spiegazione : Dio temeva Caino per la propria indipendenza, per il rifiuto che egli opponeva ai suoi ordini. L'unico modo per onorare Caino è seguire i nemici del Creatore e combattere al fianco del Trono d'ombra. E sul trono d'ombra salì il primo dei Baali, il primo a subire il fascino del male; gli Antidiluviani sapevano dai suoi poteri che doveva essere qualcuno dei loro figli che aveva tradito passando al servizio del male ma nessuno voleva prendersi la responsabilità di aver generato un tale mostro di depravazione. Shaitan era il suo nome, egli era crudele, ossessionato dalla volontà di servire quelli che chiamava "i veri padroni" e senza freni morali. Durante la guerra i Salubri furono trattati come normali nemici, ma Baal non poté perdonare a Saulot i suoi commerci con Belial ed egli divenne il bersaglio numero uno : Shaitan in persona giurò di fare diablerie sull'Antidiluviano. Solo l'unione di tutti i clan potè fermare l'avanzata dei Baali e ricacciare all'inferno i loro alleati. Alla fine, dopo moltissimi anni di guerriglia, i clan presero d'assalto il tempio principale dei Baali ed i signori infernali poterono salvare il solo Shaitan. Nel medioevo i Baali ebbero un ritorno di fiamma, gli sforzi secolari di Shaitan per la loro rinascita avevano trovato terreno fertile nei tanti movimenti pagani o anticlericali di quel periodo. Saulot decise di usare Tremere come "incubatrice" per fuggire alla crociata nera che i Baali avevano indetto contro di lui, poiché nel medioevo le alleanze fra i clan erano minate da secoli di lotte di potere. Ed a tutt'oggi Shaitan esiste ancora, ed i suoi figli (i dodici "al'shaitani") e la loro discendenza si infiltrano fra i clan per portare corruzione e per spianare la strada all'avvento dei veri signori. In ogni grande città del mondo vi è posto nascosto e protetto da oscuri poteri denominato "Nido di Vipere" dove i Baali si riuniscono per portare avanti i loro oscuri piani e per conferire con Shaitan stesso.

Arso dalle fiamme infernali e tuttavia ancora cosciente, tradito da suo padre, venduto alle creature che odiava di più, Samiel era oltre la disperazione. Voleva solo morire. "Datemi la morte, datemi la morte" implorava. Il Primo Cavaliere cadde, cadde in luoghi dove le leggi fisiche del mondo erano annullate, vagò in universi di puro caos, passò attraverso il piccolissimo squarciò fra i mondi da cui i demoni passavano dall'abisso al mondo materiale. Samiel vedeva, e la sua mente vacillò, la pazzia si fece strada nella sua mente e nessuno saprà mai dire quanto affondo l'abbia intaccata. Chi conosce infatti l'effetto che avrebbe sull'intelletto il trovarsi faccia a faccia con il potere di plasmare la realtà in forme orride e grottesche a proprio piacimento ? Nessuno. Alla fine Samiel e i suoi fratelli si resero conto che qualcosa li stava tenendo in vita, e li condusse fino al girone dove Belial stesso li attendeva : un luogo strappato al tessuto stesso della realtà, dove gli elementi si univano fra loro a sfregio del disegno originale del creatore.
E là .... là venne alla luce il più grande segreto di questa storia, quello di cui persino Saulot era all'oscuro; quello che i custodi nel buio mormorano ai confini della notte a mezza bocca, una verità troppo terribile perché il mondo la possa sopportare.



"Come ti senti, giovane vampiro ?" chiese una voce
"Io ... uccidimi, uccidimi, te ne prego" disse Samiel
"Si, hai combattuto per niente ma proprio per questo so che continuerai"
Il cuore di Samiel era esacerbato : combattere ? Dopo il tradimento di suo padre ? Dopo che tutte le sue certezze erano crollate ? Il dolore lo investì come una mandria in corsa e gli ottenebrò i sensi.
"No, io ... non combatterò più per mio padre"
Qualcuno da qualche parte sorrise.
"No, certo che noi ... per lui no"
Delle voci lo chiamavano ma Samiel non vedeva più i suoi fratelli. Una musica bellissima e orrenda insieme lo pervadeva.
"Non sei tu forse quello che veniva chiamato anche il vendicatore ?"
"Si ....."

"Bene, allora ascoltami, ascolta senza che io ti chieda nulla ciò che io dissi a tuo padre : La Maledizione inflitta da Dio a Caino era indegna, e una sola può esserne la spiegazione : Dio temeva Caino per la propria indipendenza, per il rifiuto che egli opponeva ai suoi ordini. L'unico modo per onorare Caino è seguire i nemici del Creatore e combattere al fianco del Trono d'ombra !"

"No ...."

"No ? No, Samiel ? A chi credi ? A tuo padre che ti ha mentito, a Caino che vi abbandonato o a me che ti sto svelando la verità ?"

Samiel non rispose.

"Samiel, sei stato ingannato ! Io c'ero quando Lucifero la stella del mattino si rivoltò contro Dio per salvare i figli dell'uomo dal servilismo che il creatore voleva da loro e Dio ci ha puniti per la nostra voglia di giustizia"

"Tu .... tu hai convinto mio padre a cedermi a te"

"No, Samiel, io l'ho messo alla prova e lui ha fallito, egli sarà perseguitato in eterno"

Ci fu un lungo silenzio, rotto solo da suoni senza senso e senza origine in lontananza.
"Cosa vuoi tu da me ?" chiese Samiel.

"Aiutarti, voglio portare la parola della vera giustizia fra voi vampiri. Tu hai assaporato quella che tuo padre chiama giustizia e quella che io chiamo con quella parole, a quale credi ?"
Samiel fu invaso dal fuoco infernale, il suo cuore aveva risposto per lui. Una risata, tanto forte che avrebbe potuto distruggere la Terra stessa, sconquassò il regno di Belial. Samiel sentì la sua fronte squarciarsi, là dove un tempo c'era il suo terzo occhio si formò un pentacolo. "E' fatta allora !" disse Belial. E Samiel si trovò in un immenso tempio rosso e nero, il cui soffitto era invisibile per via dell'altezza e nella cui navata sarebbe entrata più di una cattedrale costruita anche in futuro dall'uomo. "Io ti insegnerò a leggere il peccato ed a spaventare la gente con esso, ad evocare le fiamme infernali, a materializzare le paure degli altri, a maledire la carne, ad ottenere favori dai demoni, ad evocarli" Samiel finì il suo volo e venne adagiato da mani invisibili sul pavimento. "Certo" fu quello che riuscì a dire, e guardandosi la mano capì che il fuoco demoniaco lo aveva cambiato non solo nello spirito ma anche nel corpo. "Adesso ti manderò sulla Terra per essere il nostro araldo Samiel, adesso tu porterai la nostra parole come cavaliere nero e non ti curare delle sconfitte che subirai : alla fine la vittoria ti arriderà, noi ti proteggeremo sempre e come prova della mia sincera amicizia ti rivelerò il mio segreto : ogni demone ha due nomi, uno che può pronunciare ed uno segreto, Belial è il nome che tutti mi danno ma il mio nome segreto, il nome con cui tutti mi adoreranno sarà Baal, hai capito Samiel ?"

.....

"Si, ma non chiamarmi Samiel, egli è morto"

"Come debbo chiamarti ?"

"Come chiamano le popolazioni mesopotamiche il male assoluto ?"

Baal gli disse quel nome e Samiel per la prima volta dopo il tradimento di Saulot sorrise e Baal si chiese dalla malvagità di quel sorriso se non avesse dato vita a qualcosa di più potente di quanto immaginava.
"Allora chiamami così da ora in poi : Shaitan