Lothar comincia ad uscire dalla buca quando all’improvviso scivola, proprio in quell’attimo una pallottola tintinna contro il bordo del suo elmetto. Un centimetro più in là e ti saresti ritrovato un buco nella testa. Comunque non è il momento di fermarsi a pensare. Sgusci fuori dalla fossa e ti porti dietro all’autocarro. Riapri la portiera e prendi lo zaino. Vedi il marconista (
Funker) che inginocchiato dietro allo scudo antimitraglia del PAK sta prendendo la mira con la sua pistola. Più oltre, dietro al secondo Maultier della colonna c’è un uomo che tiene tra le sue gambe la testa di un suo camerata che ha il viso contorto in una smorfia di dolore. Si tiene una mano sulla spalla sinistra nel tentativo di arginare il flusso di sangue che già gli arrossa la divisa. Frughi rapidamente nello zaino fino a quando la tua mano non si chiude su un involucro metallico di forma ovoidale. Ti porti quasi in linea con lo spigolo posteriore del camion, fai qualche passo indietro e lanci la tua Eingranade. Conti fino a tre e ti lanci. Proprio mentre ti sporgi oltre la sagoma del Maultier senti il boato dell’esplosione. Non ti fermi, continui a correre e giungi dal ferito.
Meinhard vede con la coda dell’occhio sinistro un russo prendere la mira e sparare sul caporalmaggiore (
OberGefreite), il colpo sibila vicino alla suo capo ma non lo colpisce sul serio. Ad ogni modo hai deciso che non gli darai un’altra occasione per ritentare. Porti la mano sinistra a coppa sotto la destra con la quale stringi l’impugnatura della tua pistola, alzi il braccio allineato con l’occhio destro fino a sovrapporre il mirino alla testa del russo e fai fuoco. Il naso e parte della faccia del russo si staccano in uno spruzzo rubino. Il suo bulbo oculare destro è ora scoperto. Quasi sorpreso da quello che gli è appena accaduto il tuo nemico ti fissa in maniera ebete senza riuscire a reagire. Prova ad articolare un suono ma dalla bocca squarciata esce solo un fiotto rossastro e in ogni caso è troppo lontano perché tu possa sentirlo in mezzo al frastuono della battaglia. Fa qualche passo verso di te. Un suo compagno viene sbalzato indietro colpito in pieno petto e nel cadere lo urta ma lui nemmeno sembra a accorgersi. Come uno zombie continua la sua avanzata istupidita in tua direzione. Decidi che ne hai abbastanza di questo slavo. Il divertimento è finito.
Drai.
Zwei.
Ein.
Feuer. Morto. Stai cercando chi sarà la tua prossima vittima quando vedi una Eingranade in volo. Il lancio è molto scampanato e non cadrà molto lontano da te. Ti appiattisci contro il PAK e attendi l’esplosione. Quando rialzi la testa, dopo aver constatato che sei integro, vedi che ci sono un paio di russi feriti a terra. Forse è il caso di porre fine alla loro agonia. O forse è il caso di lasciare che quei sottouomini striscino ancora un po’ come i vermi che sono.
Chris torna a puntare il russo di prima. Ce l’hai di nuovo ben inquadrato, e nel frattempo si è avvicinato. Lasci partire una breve raffica. Il primo colpo colpisce il russo poco sotto la spalla destra. Il secondo gli strappa un rivolo di sangue dal braccio e gli fa cadere l’arma, il terzo si perde nell’infinita steppa russa. Ora è a terra e si contorce per il dolore. Stai valutando se sia il caso di finirlo o, dal momento che non è più una minaccia passare a qualcun altro quando un sibilo seguito da una sensazione di bruciore ti distoglie dalle tue elucubrazioni. Appena di fianco al collo, sul lato destro senti una fitta. Ti tocchi con la mano sinistra in sotto la divisa e la ritrai sporca di sangue. Un esame più accurato però rivela che è poco più che un graffio. La tua buona stella non ti ha abbandonato. Non ancora.
Erich da una rapida occhiata all’intero fronte di attacco per quanto gli consente la sua posizione. I russi stanno perdendo, molti di loro giacciono a terra. Ma non tutti. Prendi la mira con il tuo 98K su uno degli ultimi rimasti. Sistemi bene il calcio contro la spalla, butti fuori l’aria e premi il grilletto. Il russo ha un sussulto e non riesci a capire subito se l’hai preso e dove. Poi comincia ad muoversi a scatti e finisce ginocchioni. Uno zampillo di sangue schizza dal suo petto, poco sopra lo sterno. Il suo corpo è in preda alle convulsioni e prima che tu possa fare qualcosa vedi la testa del soldato morente esplode in una nuvola di materia cerebrale e ossa. Il boato di un esplosione, ritieni di una bomba a mano, ti distrae un attimo. Veniva dalla tua sinistra. Ad ogni modo non è questo il momento per chiedersi chi ha lanciato cosa. Torni a scrutare il terreno di fronte a te. Almeno una ventina di cadaveri, o presunti tali, giacciono immobili. Una mezza dozzina di russi stanno ora ripiegando disordinatamente sparando di tanto in tanto qualche raffica. La fuciliera da parte dell’autocolonna, prima nutrita, va ora scemando e i giovani in grigioverde si guardano tra di loro per vedere chi manca e chi è ferito.
[Modificato da Principe Vegeta 17/07/2005 13.28]