00 05/04/2005 11:21
Più o meno.
Il nocciolo della questione è che del Graal non ne parla direttamente la Bibbia, il che gli avrebbe conferito una maggiore credibilità, ma una serie piuttosto scollegata di poemi riferiti a cavalieri senza macchia e senza paura.

Ovviamente sto ancora parlando della Chanson de Geste di Chrétien de Troyes, da cui è partito il ciclo bretone di Artù. Ciclo per l'appunto non omogeneo, in cui una volta il Graal lo trova Perceval (o Parsifal), un'altra lo custodisce Galvano, ecc...

Per questo motivo le credenze si sono diffuse in maniera disuguale: in un poema il Graal rappresentava il calice della Cena, in un altro il sangue versato sulla croce, in un altro ancora entrambe le versioni.