Scritto da: Anonimo veneziano 24/05/2005 14.54
Basta che non sia "Cool-Black-Wolf-that-destroy-evrything-beacause-he-is-powerful"
Ehi! Credo di conoscere un giocatore che ragiona così!!… Dopo tanti anni di D&D ora lo snobba perchè ha scoperto la WW, ma per quanto non lo voglia ammettere ragiona sempre in quella maniera.
Certamente ci sono lingue favorevoli ai nomi che descrivono, come il finlandese, basato quasi tutto su parole composte e senza congiunzioni (ad es. i cognomi susikoski: “rapida del lupo”, e Sillanpåå: “testa del ponte”), ma se ne torvano anche in tedesco.
Cronaca italiana, nomi italiani? Cronaca inglese, nomi inglesi?
Preferisco pensare in base alla nazionalità dei PG… Ok, spesso i giocatori per cercano l’esoticità esagerano (il nostro branco sabbattita comprende un russo, un croato, una spagnola e una revenant italiana… e giochiamo a Milano), però in Werewolf si può giustificare con una certa facilità: come il lupo è un animale in continuo movimento dei Garou possono scegliere di vivere viaggiando, spostandosi da caern a caern, da setta a setta per i motivi più svariati… Fuggi da qualcosa o cerchi qualcosa, lì c’è un Garou di cui sei/vuoi diventare allievo, c’era più bisogni che in altri posti, etc. etc. etc.
Una domanda: stando al background il nome da Garou è una cosa che ti vien dato (o che ti scegli) da subito – tipo dall’iniziazione – oppure può essere guadagnato anche anni dopo? in seguito a una qualche impresa, o perché finalmente gli anziani iniziano a considerarti per un tua qualche dote che prima non avevano considerato…