00 22/03/2005 14:58
Atto I: Per una giusta causa

Era dell'Alleanza, 1047 FI (Fondazione Impero di Walesmatch), 218 EV (Era del Vapore)
In una zona imprecisata tra le montagne di confine tra Krov ed il Protettorato (Ex-Kubikistan)

Faust é eccitanto come non mai: non l'avete mai visto così attivo in tutti queste settimane.
Prende poche cose con se, e parte correndo verso l'accampamento di Marcus.
Il tempo passa inesorabile e mentre il sole spazza via tutte le ombre della vallata, perdete di vista il Kraken: ha emesso un debole getto di vapore in fondo alla vallata, e poi sembra essere scomparso in mezzo agli alberi.
Non é possibile però nascondere una macchina da guerra di quelle dimensioni in un territorio montano come questo e siete dell'idea che ben presto si rimetteranno in moto, forse col favore delle tenebre.
E' metà pomeriggio, quando Faust ritorna da voi, con altri tre uomini al seguito: sono tre combattenti delle Contee, che non conoscete se non di vista.
Vi salutano e dopo che voi avete fatto il punto della situazione dal passo, si danno da fare: iniziano a smontare i loro fucili, e sembra si preparino ad una guerra.
Guardate un pò infastiditi Faust che li guarda rapito senza dire nulla.. dopo un pò si scuote, e vi dice:
"Scusate.. gli ordini di Marcus sono semplici: attaccheremo il kraken ed i soldati di Krov al seguito. Noi torniamo giù, mentre loro resteranno su per seguire l'azione"
Prendete le vostre cose e seguite il sentiero che dal passo porta al campo di Marcus: si tratta di una strada molto semplice in discesa, anche se pericolosa in alcuni punti.
Restate in silenzio quasi religioso, persi nei vostri pensieri durante la discesa, e quando il sole é oltre le montagne e le stelle iniziano a fare capolino ne cielo, arrivate nella zona del campo.
Si tratta di alcune tende, di solito occupate da poche persone, perché Marcus ha preferito dividere la sua banda di ribelli in vari gruppi.
Ora però vedete tutti i combattenti che seguono Marcus: gente del nord, gente del protettorato, alcuni dalla pelle scura del sud, e molte facce che non avevate mai visto.. per sicurezza infatti il capo dei ribelli raramente vi fa conoscere tra di voi.
Ma ora il campo base é pieno zeppo: le tende sembra che sono quasi smontate, e mentre lasciate da una parte il vostro equipaggiamento del passo, seguite Faust in mezzo alla folla di circa una cinquantina di persone, e verso l'unica tenda che é ancora in piedi.

Quella di Marcus.
Lo trovate con altre due persone.
Un uomo dalla pelle di un colore che sembra impossibile: chiara, ma nel contempo scura.. non capite da dove possa venire. I suoi capelli sono scuri e lisci, mentre i suoi occhi, attenti e vigili, sono subito puntati su di voi. Vi osserva per un istante e poi torna a guardare la carta stesa sul tavolo.
La corporatura esile di quest'uomo stride notevolmente con le dimensioni dell'uomo che gli sta vicino: anche da seduto, é notevolmente più alto di tutti voi. Pelle chiara, occhi azzurri come il ghiaccio, ed una gigantesca ascia appoggiata vicino a se.
Non vi guarda neppure, perso com'è nei suoi pensieri.. avete ancora sentito parlare di quelli della sua gente.. dei giganti.
Ma l'uomo che vi colpisce sempre ogni volta che lo vedete ha l'aspetto comune di un ragazzo di vent'anni. Capelli castani, occhi chiari, quasi verdi, vestito come tutti voi.
Ma non é il suo aspetto quello che conta, ma la sua leggendaria fortuna ed il suo acume tattico, che vi hanno salvato la vità più di una volta, e il valore in cui credete ciecamente: quello di Marcus.
Vi fa cenno di avvicinarvi e vi dice:
"Bene. Vi presento Hashid e Thorwald. Diteci esattamente dove avete visto l'ultima volta il Kraken"
Voi indicate la posizione, dopo una breve discussione e Marcus annuisce dicendo:
"Molto bene. Thorwald, prendili con te: andate in ricognizione da quella parte. Hashid, prenderai l'altro lato della vallata col tuo gruppo: aspetta il segnale"
Vi osserva uno per uno nei gli occhi:
"Sapete cosa dobbiamo affrontare quindi non fate stupidate, mi raccomando: non sappiamo in quanti sono, ma i villaggi della vallata dipendono da noi per restare liberi. Ricordatelo: domande?"
Faust é il primo a parlare
"Si, Marcus! Io.. posso venire?"
"No, mi dispiace Faust, non se ne parla"
Faust non replica: sa che sarebbe inutile.
"Qualcosa da dire, voi?", vi imbecca Marcus.

[Modificato da Gornova 22/03/2005 15.02]