Prima di tutto Ave!
Vorrei intervenire sui due temi qui trattatI
sul "giocatore che comanda":
questo concetto, anche se forse l'avrei chiamato in modo diverso, è un qualcosa che io ritengo alla base di una buona sessione. Un giocatore che conosca le regole, non solo quelle che interessano il suo personaggio, ma le regole di D&D. Non si pretende che uno che fa il guerriero conosca a memoria le componenti somatiche degli incantesimi della scuola Divinazione, niente di tutto questo, ma che abbia un'idea di che cosa, a grandi linee, possano fare gli incantesimi dei maghi e dei sacerdoti. Un giocatore che sappia come si utilizzano le NPR, che sappia cosa fare quando il master chiede di effettuare un determinato tiro. Uno che conosca D&D (in questo caso) piuttosto bene, e non per rigirare le regole a suo favore (se guardi bene a pagina 67, l'ultimo capoverso, lascia adito a più interpretazioni, io quindi pensavo che..) ma uno a cui gli altri compagni possano fare riferimento per non rompere sempre le palle al master, e al quale il master stesso possa fare riferimento per qualche aiuto. Quanto al fatto che questo giocatore prenda anche decisioni su quello che gli altri pg devono fare in battaglia ad esempio è un altro discorso. In quel caso penso che egli debba suggerire agli altri cosa fare, non imporlo (anche se in alcuni casi è opportuno!!). Io ho masterizzato quest'estate un gruppo di neofiti e il fatto di sentirmi chiedere ad ogni attacco cosa bisgnasse fare e cosa fosse un TxC mi ha veramente esasperato.. Anche perché era tre mesi che loro si passavano i miei manuali per studiarsi le regole base (gli ho anche segnato classe per classe quello che ognuno di loro non avrebbe potuto non sapere, solo le cose più importanti). Ad ogni modo un giocatore che consoce le regole fa sempre comodo, ma in un gruppo di giocatori esperti perde un po' della sua importanaza, quanto al discorso dell'attenzione, beh, lì dipende più dalla bravura del master e de quanto sono cog*ionazzi i giocatori..
Quanto a masterizzazioni finite male beh, in questo senso ho una sola esperienza: la mia prima volta da master con AD&D . Giocavo da poco a AD&D 2a ed., meno di sei mesi, fatto sta che ad un certo punto i miei amici ed io avevamo tre o quattro giorni a casa da scuola (bei tempi del liceo..), mentre il nostro master (a tutt'oggi il migliore che abbia mai conosciuto e al quale devo molto delle mie successive buone e in alcuni casi strepitose prestazioni come master), poiché era più grande di noi e andava all'uni aveva lezione. Alché i miei amici ed io abbiamo pensato di farci una nottata a giocare con uno di noi che facesse il master e io, ignaro, mi ero offerto per questo ruolo (la verità è che non vedevo l'ora di dare un'occhiata ai manuali del DM), così ci siamo fatti lasciare libri, cartine dadi e tutto quanto e abbiamo cominciato a giocare, io avevo in mente un canovaccio e pensvo che tutto sarebbe anadato liscio... quanto ero ingenuo. Andò veramente male invece, una pessima sessione, i giocatori non avevano capito quasi niente di quello che dovevano fare, e quindi hanno fatto altre cose, ho gestito male gli incontri e la distribuzione di oggetti magici.. insomma un disastro, considerando poi che il loro unico metro di paragone era il nostro master, che ripeto, è il migliore che io abbia mai conosciuto, beh.. insomma io ero molto deluso, e da quella volta i miei amici non hanno più voluto farsi masterizzare da me (a dire il vero da nessun altro che non fosse il nostro primo e unico master, infatti da quando lui lavora giochiamo solo 2-3 volte l'anno [SM=x77420] ). Noi eravamo partiti con l'idea che se fosse andata bene anche durante le vacanze estive, quando il master era via, avremmo potuto giocare comunque, ci eravamo già fatti tutti i nostri film mentali di feste a base di birra e GdR, io sentivo sulle mie giovani spalle i sogni di un gruppo di amici e la tensione non poteva che peggiorare ulteriormente le mie prestazioni alla mia prima volta (come accade anche per altre cose).. beh, ad ogni modo da quella volta, prima di rimettermi dall'altra parte dello screen ho lasciato passare un bel po' di sessioni, un paio d'anni e alcune chiacchierate sul Nucleo con gente più esperta di me. Adesso vado alla grande, come master intendo, creo città, eserciti di Png, se ho un canovaccio lo scrivo, lo sviluppo e poi ci torno su ancora, ma soprattutto.. mi diverto
Ave,
Vegeta
Vivi come se dovessi morire subito, pensa come se non dovessi morire mai!
[Modificato da Principe Vegeta 14/12/2004 18.58]