00 21/06/2004 16:29
"Il Seme della Follia" è l'unico film che rispetti l'atmosfera lovecraftiana che io abbia visto. Gabryk ha ragione, nelle sue riflessioni. Ma la cosa è più sfumata, secondo me. Il fatto è che percepisci la realtà per come la percepiscono i personaggi, non è un film oggettivo. Per questo anche lievi alterazioni, apparentemente prive di senso, fanno sudare freddo. E' geniale perché risolve la vicenda in un modo che può avere una spiegazione razionale e una irrazionale, entrambe perfettamente valide. Bepi Vigna (autore di Nathan Never) mi ha spiegato come questo sia l'unico modo per rendere una buona storia horror. Questa ambiguità di fondo e il costante interrogativo sulla sanità mentale del protagonista, conditi con una regia egregia, rendono il Seme della Follia un ottimo film.