00 13/06/2004 14:39
La mia prima volta… vediamo.. ah si! Ora ricordo! Era il Marzo del 1998 e un gruppo di amici che conoscevo da qualche giorno mi chiese se volevo giocare a AD&D. Non avevo niente da fare e gli risposi di si. Non so se quello sia il grande errore della mia vita, ma se lo è stato è un errore che itero ancora.
Mi portarono a casa di Marco, il master e li cominciarono a spiegarmi come funzionava, ma non ci capii un cavolo. replicarono. Fui contagiato dalla loro passione all’inizio e alla fatidica domanda su che classe volessi fare, risposi: Mi affibbiarono il sacerdote, classe che da quel momento ho fatto solo raramente. Mi chiesero di scegliere una razza e scelsi i mezz’elfi: ero il + alto della compagnia e non mi andava di divenire il più basso. Il nome del mio primo personaggio fu Perolat. Senza cognome, non ne volevo!
Cominciai così a giocare, entrando in una campagna già iniziata, anche se da poco. Quando presi un attimo di confidenza con le regole abbandonai Perolat al suo destino e nacque Janov Avander, l’invocatore! E’ il personaggio ha cui fui più affezionato, anche se non superò mai il 12 liv. Era CN e usava le palle di fuoco anche per accendere le canne del ladro!
Ne ho passate tante con loro, ho visto wrigth che il paladino si trovava continuamente in tasca, maghi tirare palle di fuoco nel corpo a corpo contro elementari del fuco, ho vissuto anni di sesso in compagnia di splendide ninfe, ho conosciuto draghi raffreddati e draghi alcolizzati, ho ucciso lich e sono morto per crescite di spine, tirate da un amico in mio aiuto, ma sul mio percorso di fuga mentre vi correvo…. E tante altre cose che non avrebbero giustizia raccontate qui….
Da allora non ho mai smesso e ora, avendo perso per strada il nostro vecchio master ho perso il suo posto introducendo la 3° Ed! Il lavoro da DM è duro, ma amo inventarmi le storie, anche se i miei compagni le stravolgono sempre…
Non so se un giorno come dice mia mamma mi deciderò a “crescere”e smetterò di “giocare a dadini”, ma con me porterò sempre il ricordo di notti passate in bianco a dare la caccia a draghi e a scappare da locandieri infuriati! Forse molti non possono capirmi, ma vi assicuro che quando siamo tutti e 5 intorno a quel tavolo cessiamo di essere noi stessi e viviamo la nostra grande avventura ad occhi aperti…