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Il Nucleo - GdR Il Forum della Comunità Italiana che tratta solo Giochi di Ruolo in ogni loro aspetto.

Confronto fra Partecipanti

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  • Mandible
    00 28/04/2004 11:01
    Mi sembrava mancasse qualcosa di simile, ma se Elwood o altri mod ritengono che quanto stò per dire e fare rientri nell'area di Discussione generale dei PbF spostate tutto li...

    In sostanza, vorrei che qui ci possa essere un confronto fra tutti coloro che hanno partecipato o stanno partecipando ad un PbF sul Nucleo cosi da scambiarsi opinioni e consigli utili ad ottimizzare il modo con cui questo metodo di gioco viene impostato o portato avanti...

    La scelta di creare un simile topic nasce da due motivi:
    1) Dare un punto di partenza ai Neo-Master che non hanno mai gestito un PbF ma vorrebbero farlo. Io stesso mi sono trovato in questa condizione quando ho avviato Progetto Arrow ed ora che mi guardo indietro mi rendo conto che avrei potuto fare di meglio se avessi impostato diversamente le basi del mio PbF.
    2) Fare in modo che chiunque segua un PbF, anche senza giocarci, o che abbia esperienza nel campo possa portare consigli utili a Master e Giocatori.

    Questo è quanto. Ora inizia la discussione vera...

  • Mandible
    00 28/04/2004 11:13
    Domanda 1: Scrivere in un PbF
    In Arrow ho usato l'impostazione della 3^ persona volgendo i verbi al presente; ciò dà l'impressione di scrivere un libro e rende tutto molto leggibile, ma pone dei problemi...

    - I giocatori sono obbligati a "concatenare" i messaggi; chi posta primo, quindi, agisce anche prima...
    - Nelle situazioni d'azione (scontri, fughe, etc.) è quasi impossibile da usare correttamente, in quanto ogni giocatore dovrebbe già sapere quello che fanno gli altri...
    - Costa fatica in più tanto al master che ai giocatori...

    Come si può ovviare a ciò? E degli altri modi di impostare lo scritto, che ne pensate?

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    Elwood Blues
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    00 28/04/2004 12:36
    Puoi lasciare che l'ordine degli eventi scorra come l'hai impostato tu, ma in alcuni casi tu da master chiamare l'ordine secondo la tua logica, secondo quanto ti si presenta davanti, proprio come al tavolo di gioco:
    Giocatore A, che fai?
    Oppure, Giocatore A a te accade questo. Giocatore B a te quest'altro.
    Oppure, narri la tua parte da esporre ai giocatori e poi domandi direttamente: che fai B?


    Segnalo anche questo link dove stiamo postando al termine di Star Fresco delle considerazioni sull'avventura e sul PbF appena concluso:

    http://www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=3552&idd=455&p=26

    Ave,
    Elwood

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    Gabryk
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    00 28/04/2004 13:46
    Mi riesce difficile credere che Man potesse fare meglio di così. Fin dall'inizio ha dato prova di essere un abile organizzatore, altro che novellino, come dice lui.
    Io sono al mio secondo PBF, a parte qualche miglioramento portato dall'esperienza, non credo che sia cambiato più di tanto... sono profondamente confusionario io :P

    I problemi sulla persona e il tempo verbale dei post... sono bei problemi! Come risolverli? Boh, io sto usando la 1^ persona, con tempo presente e, in effetti, non mi trovo male.
    C'è una sfilza di altri problemi, ma ogni volta mi vengono in mente lì per lì, poi me ne dimentico... sigh, sono troppo confusionario :(
  • Mandible
    00 28/04/2004 14:24
    Sarò perfezionista io, ma non mi piace cambiare da un momento all'altro il modo di impostare i post durante il PbF; se ho scelto una certa impostazione, voglio mantenere quella fino alla fine. Ora su Arrow uso quella citata sopra, ma è probabile che nella seconda avventura cambierò qualcosa...


    x Elwood
    In effetti, l'idea di aprire questa discussione è nata anche leggendo le considerazioni tue e di JJB sul PbF di Salkaner; pareri del genere credo andrebbero messi dove tutti possono leggerli per trarne insegnamento, con la possibilità di avere un confronto più ampio (li, in pratica, postavate solo in tre...)


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    Elwood Blues
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    00 28/04/2004 14:29
    Va bene, allora recupero e incollo qui sotto il pensiero sull'esperienza di due Giocatori di Star Fresco (Elwood e JJB) al termine di quel PbF:

    #Elwood Blues:

    Le mie Impressioni sull'Avventura nello Spazio..

    Dunque, l'idea di giocare ad un gioco nuovo e ad un'ambientazione che non avevo mai provato mi aveva letteralmente elevato ai picchi massimi la voglia e il desiderio di giocare.

    Verso la fine dell'avventura ho toccato i picchi opposti.


    Dilato il pensiero:
    La prima metà di avventura mi è sembrata lineare, con una trama sviluappata e giocabile, i giocatori volenterosi nel creare attorno ai PG una storia cavalcando l'idea di fondo.

    Poi è cambiato molto.

    A mio avviso la trama di base è scomparsa per molto tempo, certi fatti sono aprsi totalmente distaccati dai precedenti, troppa confusione hanno fatto la moltitudine di nomi, cognomi, nomi di galassie ed astronavi: questo credo che -soprattutto- in un pbf (lo dico con il senno di poi, dopo averlo sperimentato sulla pelle) crea una generale confusione che va al di là della suspence nei giocatori.

    E così ci siamo trovati nella seconda metà dell'avventura a chiederci: perchè facciamo questo? che cosa stiamo facedo realmente? che nessi ci sono con i preamboli?

    Salk senza dubbio voleva mescolare le carte in maniera abile per farci incontrare difficoltà nel capire, nel dedurre. Però secondo me a volte è andato oltre quella linea sottile che demarca la confusione e il senso di dispersione nei giocatori.

    Credo anche che il fatto di non conoscere al meglio l'ambientazione spaziale, abbia creato limiti nelle potenzialità di calcolo deduttivo dei giocatori.

    Ritmo dell'avventura: in molti punti è stagnata tantissimo. A volte avevo l'impressione che Salk aspettasse ogni minimo gesto dei giocatori, ma così facendo si finisce presto con le idee, le descrizioni si fanno meno dense e la pesantezza legata alla lentezza dello scorrere del tempo, ti segna alla grande. Avrei preferito una dinamicità maggiore negli eventi, saltando cose banali o se in attesa di passaggi importanti che sfuggivano ai giocatori, magari provando ad aggirare e a creare nuovi approcci, senza soffermarsi troppo.

    Come ultima voce, la mia, riporto una considerazione molto importante: partire in 4 giocatori ed arrivare praticamente in 2, è stato un elisir per il cancro che stava minando il finale di avventura. Credo che lo stesso Salk abbia avuto non poche difficoltà a gestire così pochi giocatori e dalla mia posso dire che non potersiconfrontare con altri, in un progetto nuovo, è alquanto avvilente per il morale della truppa e per la nascita di supposizioni o collegamenti.
    Questa conclusione di avventura si è trascinata anche per questo motivo.

    Mi domando questo però: visto che da dopo le vacanze ci si approcciava alla fine dell'avventura, ma che in realtà molto altro tempo è passato, perchè non fare entrare altri giocatori?
    Sono convinto che quantomeno avrebbero potuto risollevare l'interesse, creare una collaborazione tra giocatori che era palpabilmente scomparsa con la diminuzione degli stessi.

    Con Gtred alla fine ho provato a portare Lessen alla base, come giocatore pensavo di poter sviluppare un punto interessante nell'avventura, visto che due porsone del gruppo eranointeressati a lui. Purtroppo non ci sono riuscito, ho avuto la sensazione che anche lo stesso Salk volesse tirare la fine di questa avventura.
    E così è stato.
    Ave,
    Elwood Blues


    #Joliet Jake Blues
    Sono sostanzialmente d'accordo con Elwood. In particolare per quanto riguarda la conoscenza poco approfondita dell'ambientazione che già ci 'limitava' un pochino e per quello che mi è apparso un vagare alla cieca superata la metà dell'avventura. Anche il fatto di aver perso dei giocatori in corsa credo sia stao un po' un handicap, poichè, solitamente, ciò che non balza agli occhi di un giocatore, può essere notato da un altro. Invece, restando praticamente solo Elwood con costanza ed io quando avevo tempo, ci è mancato quel confronto tra giocatori e personaggi che poteva far lievitare la storia.

    Apprezzo molto lo sforza fatto da Salk per creare una trama intrigante, con colpi di scena e capovolgimenti di fronte, però a volte confesso che la storia mi è sembrata nebulosa, come se si stesse aspettando un particolare atteggiamento dei giocatori (che poi non arrivava), magari in quei momenti sarebbe stata opportuna un'accelerata o l'introduzione di qualche dato aggiuntivo, per mantenere la storia viva e dinamica.

    Personalmente trovo però che giocare un PBF sia un po' più difficile che giocare al tavolo (forse perchè era la prima volta per me), se non altro per lo scambio di informazioni, quindi presumo che anche il master abbia avuto le stese difficoltà.

    Next time will be better!



    Traetene una lettura in chiave PbF generale, nello specifico si rimanda al topic su Star Fresco.
    Ave,
    Elwood


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    Salkaner
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    00 28/04/2004 14:32
    Per come la vedo io,, Mandible, hai adottatto un'ottima impostazione.

    Forse un po' troppo formalizzata. ma sicuramente notevole


  • Mandible
    00 28/04/2004 14:39
    Infatti, è proprio quella formalizzazione che talvolta mi lascia perplesso, specie quando il gruppo si divide e sono costretto a farvi postare in tempi diversi, cosa che suppongo non troviate particolarmente simpatica...
    Purtroppo, come ho detto, ormai è andata cosi e continuerò su quella strada fino alla chiusura dell'avventura, ma troverò una soluzione fattibile prima o poi. Un paio di idee mi sono già venute...





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    Gornova
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    00 28/04/2004 14:47
    Come Custode del Pbf più antico del nucleo, e secondo della storia di questo forum, penso di poter dire molto di mio.

    Ogni pbf é storia a se.

    Su questo penso siamo tutti daccordo.
    Il punto é che un successo di un pbf oppure no é secondo me legato tantissimo ai suoi giocatori.
    Io sono partito con un tot di giocatori, ma alla fine mi sono trovato con 1 giocatore sul nucleo, Raiden, uno via mail, Lark e pkrcel che é latitante e c'è quando c'è.
    Questo é il punto: secondo me le avventure via pbf devono essere corte, e forse Keeper, nella sua immensa saggezza, già l'aveva capito quando ha deciso di concludere, secondo me prima del tempo il suo Barbarian Pbf.

    COnsigli per i "neofiti" (anche se come dice Gab, alla fine essere più vecchi, con più esperienza in questo campo non conta nulla):
    1) pazienza sempre e cmq
    2) disponibilità di tempo
    3) avere dei giocatori disponibili non ora, ma anche tra 6 mesi o più
    4) avere giocatori che postino con regolarità sul nucleo, e che postino poi sul pbf.. questo secondo me é fondamentale
    5) avventure corte, ma pregne di significato.
    6) non arrendersi mai

    Tutto il resto é fortuna e sfortuna :D
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    Gabryk
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    00 28/04/2004 17:26
    Va detto, per dovere di cronaca, che non sono il tipo calcolatore... questo per il PBF mi comporta qualche svantaggio credo. Se sapessi, prima di buttarmi a capofitto, cosa voglio fare e cosa voglio ottenere, magari riuscirei a dare al tutto un'impostazione più rigorosa, ma proprio non è da me ^_^
    Man m'ha davvero sbalordito all'inizio (poi mi ci sono abituato...), io lancio i PBF e poi li porto avanti a braccetto, un po' a seconda di quello che fanno e dicono i giocatori, un po' sull'onda dell'emozione del momento... appronto qualche mappa quando è il caso, cerco qualche immagine carina da usare, qualche colonna sonora...
    Il PBF non credo che s'impari e non credo negli aiuti ai neofiti, il miglior aiuto in cui un neofita dovrebbe sperare sarebbe potersi leggere gli ex-PBF... e quello lo può fare semplicemente. Stilare una sfilza di regole da seguire non gli renderà il lavoro più semplice, anzi...
    In fondo il mio ruolo di master non mi pesa più di tanto, forse perchè l'unica regola che seguo è che non ho regole, a parte quelle poche che ribadisco all'inizio dell'avventura.

    Man dirige bene perchè sa organizzare il lavoro, eppure è un neofita, eppure non ha avuto bisogno di leggersi il tutorial per i master di PBF, è bravo e basta e probabilmente al prossimo PBF migliorerà anche. E' questo che voglio dire, se arrivasse qualche nuovo master, potrebbe essere già in grado di fare tutto da solo e splendidamente, senza bisogno di altro che di sè e delle sue capacità. Oppure potrebbe essere un vero pivello, chiedere ripetutamente le stesse informazioni per paura di non aver capito, essere là davanti al pc con le dita tremanti sulla tastiera pensando al compito che s'è sobbarcato...
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    Raiden
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    00 28/04/2004 19:33
    Sinceramente su un punto sono d'accordo assai con Gornova: il gruppo dei giocatori deve essere quantomeno costante nel tempo. A questo punto mi vien da dire per fortuna che sono entrato nel suo PBF, altrimenti per varie vicissitudini avrebbe dovuto concludersi.

    Però come suol dirsi dalle mie parti la colpa muore fanciulla (cioè è di tutti e nessuno): d'altronde se Lark non ha neppure il tempo di respirare e Pk spesso è costretto a dei tour de force lavorativi, non possiamo crocifiggerli perché hanno degli impegni assai più sacrosanti del GDR. Magari ci si potrebbe chiedere che fine hanno fatto, rimanendo in ambito del PBF di Gornova, una colonna come Ar Adunhakor e Badrel. Lo stesso vale per MyZ o chissà quanti esempi potete fare.

    Stringendo, quel che voglio dire è che, IMHO, il successo di un qualsiasi PBF è dettato da queste tre regole:
    - bravura del DM/bellezza della storia
    - durata non eccessiva
    - una fortuna sfacciata nel beccare i giocatori giusti.

    Soprattutto sul secondo punto, la durata, Elwood si era già fatto sentire tempo fa: sarebbe il caso di non superare i 6 mesi, secondo me, salvo un gruppo affiatato che si diverte e continua a farlo.
  • Mandible
    00 29/04/2004 09:03
    Penso che il creare avventure brevi sia un punto a favore per la creazione di un buon PbF... tirarla troppo per le lunghe porta spesso a noia e disinteresse (spesso dei giocatori, ma talvolta anche dello stesso Master). Trame troppo intricate, inoltre, finiscono con il portare a situazioni di stagnazione e punti morti che, anche se recuperati, causano la perdita di intere settimane di gioco...



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    Luklin
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    00 29/04/2004 09:30
    Concordo con quanto detto sopra, in particolare con i punti espressi da Gornova.

    In merito alla gestione di un PbF, ritengo che un Master "organizzato" e "meticoloso" sia uno degli elementi fondamentali per la riuscita del PbF.
    Lo penso perché mi sono trovato bene nel PbF di Mandible, gestito quasi alla perfezione, in qualità di giocatore e anche perché nel mio approccio al PbF che gestisco credo di essere un po' come lui, cercando di lasciare il meno possibile al caso.

    Ritengo valida anche l'idea di utilizzare la terza persona, avendola introdotta per primo con il mio PbF, almeno se lo scopo è creare un'avventura che sia a posteriori anche un "racconto", bello e interessante da leggere una volta concluso.

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    Salkaner
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    00 29/04/2004 10:17
    PEr fare un esempio, un'ottima idea è stato il thread dei personaggi che ha utilizzato Mandible

    (infatti l'abbiamo copiato per Lex)


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    Gornova
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    00 29/04/2004 11:53
    hmm
    io sono convinto però che il fatto di rendere il pbf leggibile in futuro é mooolto difficile.. ma non impossibile :D
  • Mandible
    00 29/04/2004 13:00
    Renderlo leggibile, però, ha il vantaggio di farlo apparire più coinvolgente, anche per chi si limita solo a leggerlo...
    ...ovviamente, in termini di giocabilità qualcosa la perdi.
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    pkrcel
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    00 04/05/2004 16:52
    Naturale se gli impegni prendono il sopravvento non è colpa dei giocatori, che però di loro devo avvisare, io ho cercato di farlo per quanto possibile.

    D'altronde lo paventavo da MESI...il numero dei prototipi che seguo è cresciuto esponenzialmente...anche se ocn qche mese di ritardo....:-P

    Back on topic, l'impostazione conta, certo, ma mi rendo sempre più conto che il ritmo di un PBF dipende dal master.
    Mi sono accorti che l'impostazione di Man, sebbene le prime volte possa dare fastidio non poter postare tra due suoi interventi....sul lungo termine PAGA.

    Anche con le mie assenze sono riuscito a rientrare (un poco) appieno nel ritmo in breve.

    Aspettare troppo i giocatori...anche se assenti o latitanti per cause esterne.....non vale al pena....melgio non attender eiltre un certo limite.



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    Gornova
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    Sciamano
    00 04/05/2004 18:51
    sul tempo, io ho imposto un limite di 5 giorni, tra i miei post come Custode.. questo per dare la possibilità a tutti di postare e per riuscire a dare un ritmo al gioco..
    ovviamente magari non ce la faccio sempre, ma ha ripagato come sistema..
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    pkrcel
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    Custode del Tempo
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    00 05/05/2004 09:24
    Infatti ha pagato.......

    Io credo che un'imposizione di ritmo nno sia poi così al di fuori della natura del GDR.

    Al tavolo, può accadere che in qche modo, velato o meno sproniate i vostri giocatori a darsi una mossa, per non perdere il filo e la suspance.

    In un PBF qs è più "difficile" nel senso materiale del termine......perchè non si è nello stesso luogo nello stesso momento.

    Vedo perciò l'unica soluzione di "trascurare" (tra virgolette!) i giocatori latitanti per dare cmq la possibilità ai presenti di non perdere il ritmo.


  • Mandible
    00 05/05/2004 10:08
    Personalmente mi faccio sempre qualche scrupolo nel non attendere i post di tutti, ma poi penso che il silenzio di un giocatore possa voler dire anche che "non ha nulla da dire"; il che, per certe situazioni, è anche logico...

    x Pkrcel
    Dai... dai che non me la sono presa... però se mi avessi saputo dire il periodo esatto della tua assenza avrei organizzato i tempi del PbF in modo adeguato, cosi da focalizzare l'azione lontano dal tuo PG mentre eri via...
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