00 26/05/2004 17:44
La mattina, la passai a riflettere. E ne avevo di cose a cui pensare: questi ultimi tre mesi, i prossimi tre, la mia vecchia vita, quella che stavo per cominciare.
Camminavo, e basta. Sguardo a terra, attento alle radici, brezza delicata sul volto e gli sguardi di quattro stelle che mi scaldavano.
Camminavo.
In effetti non so nemmeno verso dove. Quando troverò il primo bivio deciderò, pensai.
Purtroppo, o per fortuna, il momento della decisione non tardò ad arrivare: ormai ero fuori dalla foresta, gli alberi non mi coprivano più i fianchi, ma solo le spalle.
Destra o sinistra? Nord o sud? Verso le montagne o verso il mare? A poche decine di metri avanti a me c'era una strada battuta. Percorrerla avrebbe agevolato di gran lunga le mie fatiche, ma così facendo avrei aumentato enormemente le probabilità di incontrare qualcuno e con loro, quasi sicuramente, guai.
Invece io voglio tornare il prima possibile dai miei cari: mi mancano.
Nord.
C'è meno gente lassù e più Predatori. Anzi, c'è meno gente perchè ci sono più Predatori. E' un rischio, ma se devo essere sincero non mi preoccupano più di tanto: sarà sufficiente stare solo un po' più attento nei miei spostamenti.
Ormai ho deciso.
Se non sbaglio, c'è una città sulle rive del lago. Il lago che adesso vedo in lontananza e che specchiando le grosse nuvole paffute costeggia sulla sinistra la strada che ho scelto...