00 23/02/2004 14:54
Difesa del soldato Egizio
Ecco qua uno stralcio di un documento trovato in rete (e ovviamente salvato sul mio PC [SM=g27775] ) è molto interessante:

L'arma di difesa per eccellenza è il caratteristico scudo egiziano rettangolare con la parte superiore ricurva, esso è costituito da una pelle d'animale, generalmente d'ippopotamo, ma anche d'antilope come quello di Tutankhamon, stesa su un leggero telaio di legno. La facile deteriorabilità di questo scudo e quindi la eccessiva richiesta costringono l'Egitto a farne una produzione a livello industriale, per cui in tante pitture del tempo si vedono decine di operai intenti alla loro fabbricazione. Durante la marcia lo scudo viene appeso alla spalla mediante una striscia di cuoio. Qualcuno ha parlato di uso da parte degli egiziani dello scudo rotondo, ma è in errore perché se in alcuni bassorilievi, specialmente del Nuovo Regno, si notano soldati con scudo circolare, queste raffigurazioni si riferiscono per lo più a contingenti mercenari assoldati dal faraone. E' il caso dei greci agli ordini di Psammetico I, e di Ramesse II con i suoi Sherdi.

L'uso delle corazze viene introdotto ai tempi del Nuovo Regno, ma esse resteranno sempre appannaggio della classe dei nobili. Le corazze egiziana di fattura molto semplice, con cuoio rinforzato da lamine di bronzo, devono essere molto efficienti se dobbiamo credere ad Erodoto, il quale scrive che esse sono richieste dagli ufficiali persiani, e quest'ultimi in fatto di armi non sono secondi a nessuno. Infine sono da citare gli amuleti, le sentenze su papiro, gli occhi mistici, gli anelli con lo scarabeo, le piume di animali sacri, che per il superstizioso soldato egiziano costituiscono l'estrema ultima difesa di fronte alle armi nemiche.

Povera come il vestimento è la razione di guerra che il soldato porta con sé in marcia: grano abbrustolito, acqua, pane di fichi pressati e uva secca, più cipolla ed aglio.