00 10/03/2004 10:48
Marco Bellero
"Marco... nulla al mondo sarà mai più importante della mia, della TUA, della NOSTRA Clarissa! Ovunque si trovi in questo momento, il mio pensiero è sempre rivolto a lei, e non passa giorno che non desideri disperatamente di rivederla."

"Ma non sono soltanto un fratello ferito. Sono anche un soldato di Roma e di Augusto, e per quanto il suo potere si rivelerà effimero nella storia io debbo fare tutto quanto è nelle mie possibilità per proteggerlo dalla terribile minaccia che ci opprime. Inoltre salvando Augusto salverò sicuramente la mia dolce Clarissa: per questo non posso permettermi di tentennare, proprio ora che sono così vicino alla meta."

"Io non ho superato, o tantomeno dimenticato nulla. Ma questo tremendo viaggio, iniziato quattro anni fa, ha prosciugato interamente la mia anima. Non credo che sarò mai più in grado di ridere in vita mia, dopo tutto ciò che ho visto ed affrontato. Ed allo stesso modo non credo neppure che le lacrime righeranno di nuovo il mio volto. Posso solo andare avanti, senza provare più stanchezza se non quella dello spirito, e riunirmi con i miei compagni. Ho ancora qualcosa da fare a questo mondo insieme a loro, e solo dopo esserci riuscito tenterò di abbandonarmi ancora ai pensieri. Purtroppo ho imparato a mie spese che ci sono cose che vanno al di là dell'umana comprensione, al cospetto delle quali l'affetto di un fratello non è che una misera formichina."

"Io adesso me ne andrò da qui, Marco Bellero. Il tempo corre, ed ogni minuto sprecato in chiacchiere affretta la conclusione di tutto, di qualunque cosa si tratti. E con essa si avvicina anche la fine di Augusto, Clarissa, e del mondo come noi lo conosciamo. Sono uno dei tre uomini in grado di mettere la parola fine a questo orrore... non posso permettermi altri indugi. Seguimi, te ne prego. Il tempo delle parole è scaduto..."