00 24/02/2004 10:39
Marco

"Come puoi chiedermi di ricordare quei momenti? Io soffro, non lo vedi?"
Il tuo doppio ti guarda per alcuni interminabili istanti, si rannicchia al suolo, ed iniiza a parlare:
"Lei era mia sorella.. la mia stella, che io dovevo proteggere ad ogni costo, non era forse così? Noi ci volevamo bene, molto nostro padre era contento, ed erano giorni felici. Ma poi lui provò a metterle le mani addosso, ed io cosa potevo fare?
LUI NON DOVEVA TOCCARLA.
Quando mi ripresi, lui non era più. La mia furia omicidia lo aveva distrutto, no ? Allora perché mi tormento? L'HO FATTO PER LEI.. e lei da quel giorno non mi vede più come un fratello..."

Giusto

Il centro della spirale é caldo.
Tranquillo, in silenzio.
Insieme continuate nella vostra lettura.
La conoscenza ti passa attraverso, come un fiume in piena: il libro ne é pieno. Pratiche che non hanno nulla di umano ti riempono la mente.
Dopo un momento é troppo.
La pazzia é arrivata a compimento, e la cosa peggiore di tutto, la cosa più terrificante.... é il suo sguardo.
IL SUO SGUARDO ALLUCINANTE E PIENO DI MALVAGITA'.

Il tuo sguardo, mentre osservi il te stesso sprofondato nel vortice della pazzia...


[Modificato da Gornova 24/02/2004 10.46]