00 12/02/2004 09:53
Marco Bellero
"Ascolta il tuo cuore...". Queste erano le parole di Astrifone; sembrano ormai lontanissime, come se le avesse pronunciate secoli addietro e non pochi istanti prima.

"Ascolta il tuo cuore...".
Guardo il mio doppio tendermi la torcia. Sembra veramente me stesso. Eppure c'è qualcosa che non mi convince... in lui, nella sua apparizione, nel luogo in cui ci troviamo.

"Ascolta il tuo cuore...". Il mio cuore non si fida! Ha visto troppe cose che ne hanno fatto vacillare ogni certezza, anche le più salde! Come può fidarsi ora di un se stesso e di un complesso di caverne mai viste?

"Ascolta il tuo cuore...".
Finalmente, dopo un interminabile istante, decido di rivolgergli la parola. "Ebbene, TU vorresti che ti guidassi fuori di qui? E così l'hai fatto per LEI, eh? Allora, non ti sarà difficile dirmi chi sei TU e tutto, ma proprio tutto, quello che sai di LEI e di ME, non è vero?"

In realtà questa domanda ha un duplice obiettivo: oltre al rendermi conto se posso fidarmi di questa mia immagine, vorrei provare a scoprire quello che mi successe ad Iniax ed eventuali notizie su mia sorella. Chissà, forse sono informazioni che la mia mente ha rimosso o obliato, e l'unico modo per appurarlo è GUARDARE DENTRO DI ME, se quell'essere è veramente me.

"Ascolta il tuo cuore..."...