00 09/08/2005 21:15
Evitiamo di scrivere in grassetto per favore..

Secondo il maestro Rahl ha detto un'enorme verità. La magia agli alti livelli è un'arte elitaria, sai che mazzo c'è da farsi per eseguire un incantesimo della portata del teletrasporto, chi ci riesce vuol dire che ha talento, costanza ed abnegazione e lo dimostra riuscendo la dove gli uomini comuni si fermano. La tecnologia è più democratica e nel mondo odierno si mette al servizio dell'uomo comune, ma ha bisogno di metodo, logica e sicurezze; una quindi tende ad una realtà malleabile su cui la forza di volontà può intervnire, l'altra ad un livellamento che porta sicurezze ma che schiaccia l'individualità e la fantasia (e ammettendo che coesistono entrambe nella stessa ambientazione, qui ci scappa lo scontro ideologico).
Le due fazioni sono Magia Arcana (quell'incantatori che fanno magia per conto loro, come i maghi e gli stregoni di D&D) e Tecnologia Razionale. La posizione cui voglio portare l'attenzione e su quella della magia divina, la quale potrebbe combattere coloro i quali disprezzano i doni del dio, potrebbero costoro essere gli incantatori arcani, che ottenebrati dalle superbia di ritessere il mondo pensano di poter sfidare la divinità e non si interessano se i loro errori nella magia si ripercuotono sul popolo, ma per le stesse ragioni essi potebbero bersagliare i fautori della scienza (pensate a Galileo). Al di là che il singolo arcimago di 10000 livelli possa vedere male, la possibilità che certi poteri si diffondano in massa, i fautori della magia possono più facilmente che viceversa, considerare la tecnologia come una sorta magia, in fondo a paragone un bastone dei dardi incantati ed un fucile ottengono gli stessi risultati.



[Modificato da Saan Raal 11/08/2005 10.25]