Vi lancio li sul tavolo un'altra idea .....
La Magia nei GdR ha al 90% una concezione classica basata sul "sapere". Ci sono scuole di magia (focalizzate o meno su alcuni aspetti di essa), ci sono formule o rituali magici (che occorre conoscere) e la magia è organizzata in "blocchi" finiti noti ai più come Incantesimi, ognuno dei quali ha dei suoi limiti ben definiti e producono uno o più effetti cmq prestabiliti.
Insomma la magia nella visione classica è una sorta di SCIENZA organizzata in un sistema organico tassonomicamente classificato ... come se fosse Matematica, Fisica, ecc...
Una visione meno classica è quella che vede la magia come un qualcosa che semplicemente ... ESISTE. Un fenomeno, o un insieme di fenomeni, che fa sempre parte della natura intrinseca dell'universo, ha cmq un insieme più o meno vasto di regole (o leggi naturali) che lo governano, ma le sue manifestazioni possono anche essere "spontanee" e le leggi che governano il fenomeno possono anche essere assolutamente "ignote" a chi sfrutta gli effetti del fenomeno.
Facciamo un paio di esempi tanto per capirci meglio ....
Ognuno di noi sa che se si lascia cadere un sasso da un balcone, il sasso cadrà inevitabilmente verso il suolo. La conoscienza da parte nostra di come si svilupperà questo fenomeno esula completamente dalla conoscienza (sempre da parte nostra) delle leggi sulla forza di gravità. SAPPIAMO e accettiamo il fatto semplicemente sulla base di considerazioni "empiriche"; ovvero abbiamo visto tante di quelle volte cadere un oggetto verso il suolo, da "sapere" che gli oggetti cadono se abbandonati a se stessi.
Ora immaginiamo che in virtù della presenza NELLA natura della magia, le nostre esperienze "empiriche" (il senso comune in sostanza), ci dica che se lasciamo cadere il sasso pensando nel frattempo ad una piuma (ad esempio costruendo l'immagine della piuma nella nostra mente) il sasso non cada più verso il suolo ma cominci a galleggiare nell'aria. Non sappiamo per quale ragione scientifica il fenomeno si sviluppa in questo modo, ma anche un bambino sa per esperienza che pensando a qualcosa di leggero mentre si lascia il sasso questo non cade più.
Questo esempio banale ci dice che nella vita di tutti i giorni sperimentiamo le leggi naturali accettandole per quello che sono, senza porci il problema della CONOSCIENZA delle leggi stesse. In alcuni casi arriviamo a oltrepassare la sperimentazione passiva (l'osservazione pura e semplice della natura) per passare ad un UTILIZZO attivo di questi fenomeni ma SEMPRE senza porci il problema della conoscienza delle leggi che lo governano. Quello che facciamo in questi casi è utilizzare una Tecnologia. Qualsiasi fabbro sa forgiare una lama, ma nessun fabbro si sogna di sapere quali sono le interazioni atomiche che avvengono scaldando il metallo. Sa che il metallo diviene malleabile e duttile se scaldato a sufficienza, ma non ha la minima idea del perchè.
Estendendo l'esempio precedente, se il fabbro sapesse (per esperienza e non per scienza) che se lavora la lama di notte, quando c'è luna piena e utilizzando un maglio d'argento, la lama che ne risulterebbe avrebbe la capacità di sprigionare fuoco quando colpisce, ecco che avremmo inserito l'USO INCONSAPEVOLE della magia anche nel semplice lavoro dell'artigiano.
Bene, dopo tutto questo preambolo arriviamo ad alcune considerazioni su come trasporre in gioco questa visione della magia. Non so che sistema di regole deciderete poi di usare, ma in linea di principio si potrebbe pensare di tradurla cosi:
USO DELLA MAGIA == TECNICA o TECNOLOGIA
Se userete un sistema ad abilità/talenti/vantaggi, si potrebbe pensare che a determinati livelli di questi tratti del personaggio, questi abbia la possibilità di scegliere di apprendere una o più tecniche particolari. Queste tecniche gli consentiranno di ottenere effetti che agli occhi di un individuo della nostra realtà sono impossibili o paradossali, ma per un individuo appartenente alla realtà di questa ambientazione sono invece NATURALI (anche se estremamente difficili da ottenere).
Abilità Guarire: quando questa abilità raggiunge un certo livello il personaggio potrà scegliere di apprendere alcune tecniche che gli consentono (ad esempio) di rimarginare le ferite dei pazienti in modo rapidissimo.
Abilità Nascondersi: quando questa abilità raggiunge un certo livello il personaggio potrà scegliere di apprendere alcune tecniche che gli consentono (ad esempio) di diventare perfettamente invisibile.
Abilità Lanciare coltelli: quando questa abilità raggiunge un certo livello il personaggio potrà scegliere di apprendere alcune tecniche che gli consentono (ad esempio) di lanciare coltelli ad una distanza doppia, tripla, quadrupla (o quello che si ritiene opportuno e bilanciato), oppure di lanciarli in modo che colpiscano sempre ed automaticamente il bersaglio.
Questi sono solo esempi, bisognerebbe studiarne di validi ed esotici per ognuna delle abilità/talenti/vantaggi che deciderete di usare. Inoltre bisognerebbe stabilire delle leggi NATURALI secondo le quali i fenomeni della realtà di Dunia differiscono dalle normali leggi fisiche del nostro universo (e sotto quali condizioni). Queste leggi rappresentano se volete la conoscienza VERA (la magia) che i personaggi di questa ambientazione non avranno necessariamente bisogno di apprendere per USARE la magia stessa.
Dwarfolo
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (Salvor Hardin, sindaco della Prima Fondazione)
[Modificato da Dwarfolo 03/01/2005 13.46]