00 09/01/2004 15:53
FALCO

Osservo con tristezza il macabro spettacolo che si apre davanti ai miei occhi...

Mi chino accanto ad una vittima, un bambino di circa 7 anni, ed osservo con occhio critico le ferite che riporta.
Un singolo colpo netto al collo, una ferita mortale che non ha lasciato scampo al piccolo ed alle altre vittime del massacro.

Lentamente mi rialzo, pulendo le mani sporche di sangue sull'erba macchiata da vermiglie pozze di sangue.

Mi guardo attorno alla ricerca di tracce, mentre rispondo a Marco.
"No, Marco. Non ho mai visto uno scempio simile. Mai in vita mia mi sono imbattuto in una simile strage...
La cosa che mi lascia perplesso è come abbia fatto una persona sola a compierla."

Torno sui miei passi e mi rivolgo ad Astrifone.
"Chi era Romeo Detamargus?
Ad essere sincero non lo so con precisione e mi sento uno stupido per non averci fatto caso prima...
L'abbiamo conosciuto nel Palazzo del Governatore a Cartagine quando, con la mia centuria, ci siamo recati ad investigare sulla strage di Iniax."

Volgo uno sguardo preoccupato a Giusto e riprendo a parlare.
"Romeo era il Consigliere del Governatore, nonchè Sacerdote del Dio Apollo... Pareva una persona buona, anche se molto impulsivo.
Ci aiutò ed insistette per unirsi a noi quando ci recammo al villaggio. La cosa mi insospettì, ma i fatti dimostrarono che egli era dalla nostra parte. Ci aiutò in diverse occasioni ed anch'egli fu vittima, come noi, di quell'orrenda esperienza che ancora la mia mente si rifiuta di ricordare..."

Davanti ai miei occhi scorrono le immagini ed i ricordi di quella notte di quattro anni fa... Un lungo brivido gelido mi percorre la schiena, facendomi rabbrividire e riportandomi alla realtà.

"E' da quando ho rivisto Romeo che non mi convince. E' divenuto molto più impulsivo di prima, irascibile se vogliamo...
Ho pensato che fossero i postumi di quella terribile esperienza. D'altronde ognuno di noi ne è uscito cambiato, diverso e irrimediabilmente segnato..."

Lancio un'occhiata ai miei compagni che condivisero con me quell'orribile esperienza di quattro anni prima.
I loro volti, i loro sguardi sono diversi. Hanno perso la luminosità di un tempo e ora mi paiono cupi e tristi...
Anche Caio ed Aracus erano cambiati ed il ricordo della loro scomparsa mi riempe il cuore di malinconia.
Perchè ve ne siete andati? Perchè avete lasciato tutto questo pese sulle nostre spalle?

Poi mi torna alla mente il volto sorridente del mio amico, quasi un figlio per me. Chissà com'è l'Olimpo degli Dei...
Tiro un lungo sospiro e riprendo a parlare.

"La cosa che mi ha lasciato più perplesso è quanto è accaduto l'altra notte. E' quello che mi ha fatto riflettere e mi ha portato a sostenere che qualcosa è cambiato...
Giusto, tu sai cos'ha fatto Romeo quella notte vero? Tutti noi sappiamo quale orrendo sortilegio ha utilizzato e a quale terribile potere ha accesso... Chi non è più tra noi l'ha provato direttamente sulla sua pelle, ti ricordi quanto successe ad Aracus quella notte, vero Giusto?"

Fisso Astrifone dritto negli occhi e vi leggo una grande preoccupazione.
"Dobbiamo ritrovare Romeo. Dobbiamo sapere cosa gli è successo e preghiamo gli Dei che non sia troppo tardi..."

Dopo di che volto le spalle, mentre il mantello svolazzando mi avvolge silenzioso, e riprendo a cercare le tracce di chi ha potuto compiere uno scempio simile...

[Modificato da lark 09/01/2004 15.57]