00 02/12/2003 12:10
Giusto
Ancora una volta.

Un'altra volta.

L'orrore che sconfina nella realtà, questa volta reso ancora più terribile perchè sta dilagando da dentro noi stessi, non più qualcosa cui fuggire, ma qualcosa da controllare...."Il centurione, il pretorianmo ed il sacerdote...tutti esempi di come il potere oscuro di cui, coscientemente o meno, ci siamo impadroniti, ci possa plagiare a suo piacimento, senza alcun ocntrollo da parte nostra...forse....."

Gli occhi sbarrati del giovane laziale sono l'ultima testimonianza del senno che guidava la sua coscienza.
Ora solo abbandonarsi all'incoscienza e all'oblio è una soluzione per Giusto...

.....forse la sua mente non riusciva a trovar le parole per scatenare il loro potere perchè quel poco di razionalità che gli rimaneva ha funzionato da barriera....barriera che, però, nulla ha potuto nei confronti del volto tramutato del pretoriano...tramutato da quello stesso potere che lui è riuscito a controllare, a differenza del sacerdote di Apollo, che ora più che mai terrorizza Giusto più dei nemici stessi.

Il ritorno alla realtà viene annunciato dal dolore provocato dalal ferita al fianco....