00 07/03/2003 10:34
Proprio ieri sera, mi sono trovato a giocare a d&D 2a ed con dei miei nuovi amici, dopo aver fatto uno splendido pg bardo mi sono scontrato col master su una regola che a me sembrava molto stupida.

Il master infatti ha voluto applicare la regola del "tirare in mischia con armi a distanza", che secondo me penalizza tutti quei pg che non essendo forti nel corpo a corpo possono solo tenersi lontani e "frecciare".

La regola dice che a causa dei movimenti imprevedibili della lotta ravvicinata si ha il 50% di prob di colpire un proprio amico (prendo il caso semplice di 2 contendenti delle stesse dimensioni) indipendentemente dal tiro che si è fatto.

Questo vuol dire che anche un super gp del 20 liv o un Legolas provetto con tach0 con l'arco -342 ha sempre il 50% di prob si colpire un amico.

Per me già la regola in se (che io non ho mai usato) andrebbe eliminata completamente, perchè di scontri a distanza se ne fanno veramente pochi e quando s'ingaggia uno combattimento difficilmente gli avversari non vanno corpo a corpo con qualcuno.
Inoltre il povero ladro o bardo a questo punto è meglio che se ne stia fermo da na parte perchè danneggia solo il gruppo (50% di prob. di colpire un amico non è un aiuto).

Hanno mai messo questa regola in Baldur's Gate o in Neverwinter Night? NO! E non è perchè non erano in grado di implementarla, figuriamoci, ma perchè è molto meglio eliminare un regola (per quanto possa avere le sue regioni) in favore del gioco e del divertimento.

Ho cercato di trovare un mediazione ma il DM era ancorato alle regole come una cozza al suo scoglio >[SM=x77473]

Voi come la vedete?[SM=x77413]