00 19/06/2003 12:59
Tornando al Necronomicon...

Secondo una ‘ricercatrice’ che si firma Laura Bertini, nel 1912, a Firenze, fu rintracciato il frammento di un manoscritto bizantino conservato nella ‘Biblioteca Riccardiana’ della città toscana.

Il frammento, di limitate dimensioni, avrebbe contenuto poche parole intellegibili e fu presto dimenticato. Nel 1965 sarebbe stato fotografato per poi andare perduto nel disastroso evento.

Ciò che sembra apparire strano alla ‘ricercatrice’ fiorentina sono alcune parole che farebbero riferimento al ‘deserto d’Arabia’ – “...arabiaz erhmiaz poll...”, a qualche ‘cosa’ o località chiamata R LHEE – “...r lhee...” e a ‘qualcosa’ che ‘non è morto’ – “...ti nekron ouk esti oti er...” e al ‘passare di eoni’ – “... aionon diercomenon...”: non ci ricordano forse, queste parole, alcuni passi dei libri di Lovecraft e in particolare il famosissimo distico attribuito al misterioso arabo Alhazred “ Non è morto ciò che in eterno può attendere e con il passare di strane ére anche la morte muore “ ?
Esiste la ‘ricercatrice’ Laura Bertini ? E’ veramente esistito quel piccolo, strano frammento di manoscritto greco definito ‘Fragmentum Alchemicum Florentinum’ la cui scoperta fu riportata, sembra, nel giornale ‘La Nazione’, di Firenze, del 12 Maggio 1912 ?

(Da un articolo del Dott.Volterri, archeologo)