Questione interessantissima quella della morte dei pg. Dico la mia:
1) innanzitutto evito di far morire un pg per un banale tiro dei dadi, meglio barare segretamente (questo cmq non vuol dire uscirne incolumi, affatto!).
2) la morte, per mettere paura, deve essere definitiva. Però è pure vero che se è definitiva e irreparabile, il GM deve stare molto attento ad uccidere. E' vero quindi il contrario, che se la morte è definitiva, il GM salverà quasi sempre i giocatori, così che questi si buttano a testa bassa in tutte le avventure.
3) la resurrezione sembra una cosa un pò sciocca, però a) stiamo parlando di mondi magici, e b) basta renderla molto difficile, costosa, magari dolorosa, per ottenere l'effetto voluto. La morte diventa reale, possibile, è difficile resuscitare, e talvolta il gioco non vale la candela.
Vi faccio degli esempi da vari giochi:
MERP/ROLEMASTER: esiste la Resurrezione, ma è molto costosa, e soprattutto servono alcune erbe MOOOOOOOOOOOOLTO costose per ripristinare i danni cerebrali dovuti alla carenza di ossigena. Resuscitare è possibile, ma non è una passegiata, e soprattutto non è alla portata di pg poveri.
WARHAMMER: ci sono i punti fato (max 4 gli uomini). Ne spendi 1 per evitare di non morire. Quando hai finito...sono cazzi! Ci ho giocato molto, ed alla fine, consumati i punti fato, si ha una quasi immortalità: il giocatore morirà solo per cazzate abissali.
KTULU: si muore ogni partita :)! Ma visto che il pg ha un ruolo limitato, poco male, metti il 2 accanto al nome e continui.
Cosa succede se un pg muore in una campagna senza "ritorno"? Ovvio che se ne crea un altro, ma di che livello sarà? Lo stesso dei compagni (allora sti cazzi se muoio, è come tornare subito) o più basso (così è una pippa e muore subito un'altra volta)?
La resurrezione "forse" banalizza (ed in certi mondi è esclusa) però è utile, rende "costoso" il ritorno (non solo economicamente), a volte poco appetibile, ma sempre possibile.
But oh, no tears please, Fear and pain may accompany Death