00 22/02/2002 08:39
(OT: Mitico! primissima stellina.)

Ok, AR redo che l'intrigo che si dipana nella vita dei PC possa essere un buon aggancio per ulteriori avventure, ma tieni presente che i PC muoiono anche... (oddio, i miei non poi così spesso per essere in una campagna Fantasy (: )

Per cominciare a prendere una posizione, secondo me il bravo giocatore è quello che riesce anche un po' da solo a "masterizzare" il suo personaggio.
Riesce cioè a dare uno spessore, magari anche in senso caratteriale, al suo personaggio: per me questo aspetto viene prima di tutto, e sapete perchè?

In questi ormai 8-9 anni di Master a GURPS ho visto che il DIVERTIMENTO è molto correlato ad una buona interpretazione dei PC.
Con questo non intendo che non ci sia altro modo per far eun sorriso od una risata in un RPG, ma vedo che se il giocatore ha catturato bene l'essenza del suo PC, anche i piccoli successi personali creano gratificazione, e tutto il gioco rimane pervaso di un senso di soddisfazione e "divertimento" tale da dire a fine sessione, "complimenti ragzzi!".
Non è più necessario spezzare con interventi GMici il ritmo id gioco per rilassare i giocatori.... (forse mi sono spiegato male)
Cmq il tutto si ricollega a quanto detot da Jotaro riguardo a come il giocatore USA il suo personaggio, se ne ha catturato la personalità e l'ha fatta un pochino sua, gli riescono naturali dei comportamenti per i quali altrimenti deve ogni tanto intervenire il GM in aiuto.
Un giocatore "ispirato" ha più idee, più spunti, ci tiene alla vita del suo personaggio, anche se non esita a buttarsi nell'avventura con entusiasmo.

Purtroppo non ho avuto moltissimi giocatori diversi, cioè in realtà sono proprio pochi, ma fra i pochi le tipologie sono molto diverse.

E voi?

Yai!
Pkrcel
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La vita è corta,
L'arte lunga,
L'esperienza fallace,
Il giudizio difficile.