Leggetvei la premessa qui sopra se non l'avete già fatto, inoltre aggiungo questo: non è mia intenzione offendere o prendermi gioco della sofferenza delle persone, quelle che espongo qui sono ipotesi, pur suffragate da alcuni dati oggettivi e pareri di una parte della comunità scentifica.
Partiamo dal presupposto che il popolo, come al solito, rappresenta la vacca da mungere.
Prendete le multinazionali farmaceutiche e il fatto che la vita media si è allungata così come la qualità della vita.
Aggiungete un pizzico di bisogno di espandere il mercato ed avrete l'AIDS.
Questa strabiliante malattia nata un giorno, quasi per caso, in un quartiere malfamato di Chicago, negli anni '70.
La storia è costellata di casi di virus inventati, come lo Smon, una malattia che nel secolo scorso si sviluppò in Giappone e che colpì 11.000 persone. Gli scienziati si buttarono a capofitto alla ricerca di una micro-causa del male, un virus, qualsiasi cosa... poi lo Smon sparì così com'era comparso quando un farmaco, il Clioquinol, fu ritirato dal mercato.
Ma gli scienziati continuarono imperterriti la ricerca della causa, finchè dopo decenni furono costretti ad ammettere che era proprio il farmaco.
Appena c'è un'epidemia si cerca subito la causa in un virus (vedi SARS, influenza aviaria, mucca pazza, etc.) quando tra la popolazione occidentale i virus causano meno dell'1% di problemi di salute.
Ad oggi oltre 700 tra virologi, infettivologi, epidemologi e altri specialisti (di 23 nazioni tra cui 3 premi Nobel), appartengono al gruppo dei dissidenti che ritiene l'AIDS una colossale mistificazione e speculazione, atta a far guadagnare le cause farmaceutiche. Basti pensare che esistono intere branchie della ricerca medica impegnate nello studio di questo "virus", centinaia e centinaia di persone che ricevono stipendi per fare niente.
Tutti sappiamo questo: l'HIV è la causa dell'AIDS.
Ma chi l'ha detto!? Ad oggi nessuno ha ancora dimostrato ciò.
Attualmente se una persona muore di diarrea si dice che è morta di diarrea, se questa persona risulta positiva al test HIV allora si dice che è morta di AIDS o di diarrea causata dall'AIDS.
La cosa sconcertante è che se un individuo risulta positivo e sta fisicamente bene, cioè in salute, viene considerato malato asintomatico. Quindi può esserci assenza di correlazione tra test e malattia, mah!?
Ricapitolando, AIDS e HIV sono due cose ben distinte, nemmeno lontanamente collegate.
AIDS è un termine fico per dire immunodeficenza, HIV forse nemmeno esiste e se esiste, come dicono i dissenzienti, è distribuito proporzionalmente tra la popolazione, e sarebbe innocuo.
Se ci fate caso tra l'altro si parla di AIDS quando si parla di cattive abitudini sessuali, drogati e finocchi. Una specie di pulizia etnica.
E questa è un altra bella cazzata. Un virus è un virus. Punto. Quando mai un virus si sceglie le vittime? Un virus viene contratto per contagio, senza guardare in faccia nessuno. Tanto è vero che la temuta diffusione dell'AIDS tra eterosessuali non è mai esistita, anzi, in occidente la malattia è praticamente irrilevante come causa di morte tra le categorie non a rischio.
In
tutto il mondo sono
100 i casi di sieropositività tra i partner coniugali di malati di aids.
I dissenzienti fanno notare che l'HIV è presente in una percentuale invariabile di persone sane che non manifesteranno mai l'AIDS. Al contrario lo manifesteranno solo in particolari circostanze, se si trovano in uno stato di indebolimento.
Altri invece, appartenenti delle categorie a rischio, manifestano tutti i sintomi dell'AIDS e le malattie che si ritengono ad esso legate, muoiono, ma poi sono negative al test HIV. I morti, in entrambe le sponde, hanno la stessa rilevanza statistica, da ciò si capisce che il test HIV è totalmente insignificante al fine di determinare la malattia.
L'AIDS non è diffuso in america. Nonostante questo la CasaBianca ha dato il mandato alla CIA di gestire il male. Strano.
Strano perchè la CIA non fa ricerca medica, ma anche perchè il mandato ci starebbe solo se ci fosse diffusione di AIDS in America.
I dissenzienti dicono che il motivo del mandato è opposto a quello logico: non arginare il male, ma rinvigorirlo. Perchè l'AIDS sta scomparendo. Un malato è una previsione di spesa di circa 100.000 dollari, e attualmente questo virus è il più finanziato al mondo, il più finanziato di tutti i tempi. Si parla di più di 100 miliardi di dollari investiti solo negli USA.
Milioni di ricercatori e altri professionisti hanno vite e stipendi legati al virus. Migliaia di milioni di euro l'anno sono raccolti dalle associazioni.
Si parla invece di decine di migliaia di milioni di euro per gli introiti delle case farmaceutiche derivanti dalla vendita di farmaci anti-AIDS e di test HIV.
L'Africa è la valvola di sfogo per l'incremento propagandistico del male, che serve a mantenere viva l'attenzione del popolo.
Un'infermiera africana ha dichiarato: "con i nostri attuali canoni per definire i mali, se una persona muore investita da un'auto viene catalogata come morta di AIDS."
In Africa infatti i parametri per definire la sieropositività attraverso il test HIV sono stati appositamente modificati.
Altri numeri sull'Africa: 8 milioni di africani risultano positivi. Otto volte più degli Americani, eppure l'intero continente conta solo 300 mila casi conclamati. Pochissima cosa se si considera che la popolazione africana è di 760 milioni di persone e che ne muoiono decine di milioni all'anno per malaria (per la quale sono stanziati pochissimi fondi).
In africa ci sono migliaia di patologie tipiche della povertà, malnutrizione, e il test HIV risulta positivo in presenza di qualsiasi malattia, a causa del diverso "standard" africano.
Chi prima moriva di diarrea oggi muore di AIDS. Facile. Così i paesi africani devono comprare le terapie per l'AIDS. Ma non possono permetterselo. No problema. La banca mondiale concede prestiti apposta per acquistare le terapie.
Il dottor Rasnick, della Commissione Presidenziale Sudafricana dice "Se si smettesse di usare il test HIV, l'epidemia africana di AIDS scomparirebbe."
Lo stesso presidente sudafricano Mbeki sostenne questa tesi, formando uno staff di ricerca coi fiocchi per stabilire se l'AIDS esista davvero. Il risultato è stato una grossa campagna diffamatoria nei suoi confronti, partita dall'inghilterra con titoli come "Mbeki nemico della gente". La Glaxo, la principale ditta produttrice di Azt, il più noto farmaco anti-AIDS, da sempre influenza la stampa. La Glaxo è inglese.
Dopo questa incredibile sbrodolata veniamo al punto. I farmaci anti-retrovirali. Indipendentemente dal parere dei dissenzienti, è noto che questi farmaci sono tossici, dannosi e spesso letali.
Lo stesso Azt fu creato come terapia antitumorale ma non fu mai commerciato perchè ritenuto letale (anche dal Nobel Kary Mullis). Non semplicemente tossico. Letale.
E qui sta il punto, visto che tanti, compresi i dissenzienti, affermano che l'AIDS è causato dalle terapie e non da un fantomatico virus.
L'azt viene ritenuto curativo in quanto sopprime la duplicazione del DNA, in pratica impedisce la formazione di nuove cellule. In questo modo i virus non si possono riprodurre ma nemmeno le cellule responsabili della difesa immunitaria! Quindi assumendo il farmaco si diventa immunodeficenti e, di conseguenza, ci si ammala di quelle malattie che vengono definite tipiche dell'AIDS.
Si ritiene che chiunque, sieropositivo o meno, trattato con questi farmaci, sviluppi immunodeficienza.
In occidente, attualmente, i casi di AIDS sono calati da quando si sono introdotti farmaci meno invasivi e le vecchie terapie sono state via via diminuite. Ora però Bush avvisa che quelle terapie verranno generosamente distribuite in tutta l'africa con ogni mezzo.
E di tutto questo non una briciola è passata in tv o sui giornali. Le case farmaceutiche finanziano anche quelli.
[Modificato da Gabryk 14/11/2005 22.53]