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dunque, qua c'è la descrizione degli ursoidi "modificata". mi spiace se è tanta roba a fronte dei cambiamenti, in ogni caso dovrebbe esserci tutto quanto hai suggerito...
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GLI URSOIDI
Tutto ciò che si sa degli ursoidi è stato ottenuto attraverso le comunicazioni con gli chantital, iniziate da quando questa razza ha deciso di fare fronte comune contro i targoidi. Quando, dopo una tediosa contrattazione, è stato accordato di scambiare le mappe stellari delle regioni ritenute infestate dai targoidi, i generali della GalCop hanno notato alcuni settori segnati come “inaccessibili” e si sono sentiti dire, come risposta alle loro domande a riguardo, che in quei sistemi stellari c’erano gli ursoidi. Secondo gli chantital, la Repubblica Ursoide di Shulu (il termine “repubblica” sarebbe una storpiatura terrestre di ciò che è stato detto nei colloqui) ormai non esiste più a causa dell’invasione targoide. Ad ogni modo, nessun abitante della GalCop ha mai visto un ursoide, ed anche se molti sociologi da tempo fanno pressione per l’invio di missioni esplorative, i vari governi non hanno nessuna intenzione di rischiare un vascello per esplorare un territorio così povero di stelle (Shulu sarebbe ai confini della galassia, dove tra le stelle non c’è quasi mai meno di una dozzina di parsec) e che potrebbe essere stato occupato dalle forze ostili. Innegabilmente, comunque, il rapporto fornito dagli chantital presenta delle incongruenze: perfino col quel poco che si sa di loro, è difficile credere che abbiano lasciato intatte alcune colonie ursoidi all’interno dei loro confini “nel desiderio di preservare una razza altrimenti destinata all’estinzione”. Perlomeno, non lo avrebbero mai fatto se non avessero avuto paura di eventuali ritorsioni, cosa possibile solo con un grande stato dietro quegli insediamenti. Perciò sono in molti, tra gli studiosi, a ritenere che esista ancora qualcosa come la Repubblica di Shulu, forse indebolita o in decadenza ma comunque ancora in grado di difendere i propri insediamenti. Tutto questo, ovviamente, vale nel caso in cui il messaggio chantital sia stato effettivamente sincero, cosa che ancora gli esperti di analisi psicolinguistica non sono riusciti a stabilire, malgrado abbiano a disposizione tutte le registrazioni degli incontri avvenuti. L’altra fonte di informazioni su questa razza deriva dalle leggende tramandate dagli esploratori aviani all’inizio della loro espansione interstellare: in esse si parla diffusamente di un popolo molto potente che aveva formato un impero in quello che è oggi il margine dell’Anello Esterno. Questa razza, che esteticamente avrebbe avuto molti punti in comune con gli ursoidi, era governata da una coppia di computer gemelli, uno maschio ed uno femmina, che dettavano legge ed avevano potere di vita o di morte sui sudditi. Un altro punto messo bene in chiaro dalle leggende aviane è quello del mondo capitale di questo popolo: esso “brilla più del sole attorno a cui gira”, indicando, secondo gli studiosi più intraprendenti, un qualche tipo di conflitto nucleare che ha reso radioattiva gran parte della superficie di Shulu (ammesso che di Shulu si tratti!).
Veniamo ora ai fatti concreti: gli ursoidi sono creature imponenti, massicce, con un muso schiacciato, mandibola prominente e occhi molto grandi, completamente occupati dalla pupilla (si ritiene che il meccanismo per adattarsi alle varie fonti di luce sia interno). Con una speranza di vita media spesso superiore al secolo e mezzo, possono essere ritenuti abbastanza longevi; il loro apparato muscolo scheletrico combina una forza notevole ed una buona agilità, al punto che nei resoconti pervenuti si parla di queste creature come di esseri scattanti, robusti ed insuperabili nel combattimento corpo a corpo. La loro organizzazione politica è né più né meno che la diretta conseguenza del loro luminoso passato: prima che la loro storia lo rendesse necessario, non nutrivano nessun interesse nell’esplorazione spaziale, mentre erano molto avanzati nel campo dell’ingegneria elettronica e dell’informatica.
Svilupparono una coppia di computer senzienti, vere e proprie intelligenze artificiali, con lo scopo di affidare la gestione degli aspetti più faticosi dell’esistenza alle macchine: ambivano ad un’età dell’oro in cui dedicarsi esclusivamente alla conoscenza, all’arte ed all’intrattenimento. A poco a poco, i due calcolatori presero effettivamente il controllo di ogni aspetto della loro vita: la rete globale, pensata inizialmente per consentire la comunicazione tra gli ursoidi e le loro due massime creazioni, divenne lo strumento di questo controllo, perché ogni ursoide ha il suo computer personale sempre con sé, ed è tramite quel piccolo strumento che i due calcolatori centrali osservano e guidano il soggetto. Anche durante il sonno, un chip inserito fin dalla nascita alla base del cranio consente alle intelligenze artificiali di accumulare i dati su tutto ciò che accade nella mente dell’individuo. Il massimo rendimento dell’impianto si ha però durante la fase diurna: attraverso questo piccolo dispositivo le due intelligenze artificiali possono interagire col cervello dell’ursoide in maniera attiva, assumendo addirittura il controllo dell’individuo qualora si renda necessario: attraverso il chip, i calcolatori possono prelevare ed alterare i ricordi e le conoscenze come meglio credono, in modo da garantirsi così la totale obbedienza dei propri sudditi. Dunque, anche se ufficialmente il governo è una sorta di “plutocrazia costituzionale”, in cui il potere dell’aristocrazia (ossia dei più ricchi e detentori della tecnologia più avanzata) è controbilanciato da un’assemblea popolare eletta dal resto della popolazione, in realtà entrambi gli organi sono controllati dalle intelligenze artificiali, che consigliano i deputati e sostanzialmente guidano le sorti del governo stesso. Quali siano i fini di questi due calcolatori, a nessuno è dato saperlo, neppure alla razza che li ha progettati: alternativamente, sembra che nel corso della loro storia essa abbia spinto gli ursoidi dapprima alla distruzione e poi alla salvezza.
L’economia della Repubblica di Shulu è in tutto e per tutto simile a quella della GalCop, ossia è basata sul commercio: le famiglie più ricche controllano il monopolio dei prodotti di loro interesse, mentre tutti gli altri clan devono pagare delle tasse per avere il permesso di trasportare i beni da un mondo all’altro. Questi prelievi sono calcolati in modo tale da consentire un lento guadagno da parte dei ceti inferiori, in modo da dar loro l’illusione di una crescita e nel contempo garantire ai plutocrati un continuo aumento del divario economico tra di loro e i potenziali avversari. Anche la scuola è organizzata in base al reddito, e solo le classi più abbienti hanno accesso ai livelli superiori dell’istruzione: ovviamente ci sono università e licei pubblici, ma all’atto pratico soltanto i figli dei governanti ricevono un addestramento adeguato al compito di controllare lo stato. Su tutto ciò si esercita la continua ed assidua attività dei due computer gemelli, che hanno progressivamente organizzato la società in modo che solo pochi “eletti”, scelti tra i più fedeli, possa occuparsi del difficile – ma considerato come il più nobile – lavoro di manutenzione dei loro banchi di memoria, nelle viscere di Shulu.
Storia ursoide
Sebbene sia moralmente difficile giudicare le decisioni di un calcolatore, si può dire che il comportamento dei due computer gemelli sia stato a tratti atroce ed a tratti benevolo, quasi di ravvedimento. Un tempo, Shulu era un pianeta isolato, solitario nelle vaste e vuote immensità dell’Anello Esterno, dove la densità stellare raggiunge i livelli più bassi di tutta la galassia. Probabilmente è stata proprio questa circostanza a rallentare gli sviluppi in campo astronomico e di ingegneria spaziale: le stelle visibili nelle notti di Shulu sono poche e deboli, e la Via Lattea appare come una sottile striscia candida decisamente poco appariscente. Gli ursoidi si disinteressarono del cielo e si occuparono soprattutto nell’informatica, campo nel quale non hanno pari nella galassia. Il primo punto di volta della loro storia fu appunto la progettazione e la costruzione dei due computer senzienti, Czandral e Czandros (nella lingua locale suonano più o meno come “Lui è” e “Lei è”): inizialmente, essi si dimostrarono benevoli ed aiutarono gli ursoidi a sviluppare la loro tecnologia informatica. Poi, a mano a mano che accumulavano informazioni e si rendevano conto della loro importanza nella civiltà che li aveva costruiti, cominciarono ad elaborare un piano per ottenere definitivamente il potere: quando i loro programmatori si resero conto della cosa, decisero di agire con forza, ma ormai era troppo tardi. Per distruggere la minaccia, Czandral e Czandros fecero esplodere tutte le centrali nucleari del pianeta, che erano tutte basate sulla pericolosa e primitiva fissione dell’uranio, ed il risultato fu un periodo di parecchi anni di “inverno nucleare” e di piogge inquinanti. Alla fine, dopo quasi un decennio di devastazione e tormenti, la popolazione era decimata e ridotta quasi all’ignoranza delle vicende che avevano portato a quella soluzione drammatica: accettarono con fede ciò che i due calcolatori dissero, riscrivendo completamente la storia degli ursoidi. I libri locali (e non solo quelli religiosi) riportano questa versione dei fatti: <>. Questo periodo della storia ursoide è nota come la Rivolta dei Riprogrammatori e segna, per la Repubblica di Shulu moderna, l’anno zero (in termini galattici, siamo, secondo le stime più aggiornate, nel 1899). La paurosa “caccia alle streghe” che scaturì da questo racconto distrusse tutta la cultura informatica che gli ursoidi avevano faticosamente costruito nell’arco dei secoli: i libri vennero bruciati, la scienza legata ai calcolatori venne dichiarata “impura” e fu abbandonata. Czandral e Czandros scelsero alcuni dei loro nuovi sudditi, tra i più invasati ed obbedienti, perché si curassero dei banchi di memoria in cui risiedevano. Non importava che sapessero come funzionava effettivamente il tutto, bastava che avessero le nozioni necessarie a riparare i banchi più vecchi ed aggiungere, all’occorrenza, nuovi dischi per lo stoccaggio delle informazioni. Per assicurarsi assoluta fedeltà da parte dei loro nuovi adoratori, fecero numerosi esperimenti per potenziare e sviluppare i loro dispositivi di controllo: gli ursoidi precedenti alla Rivolta, nei quali il collegamento con la rete era praticamente invisibile e nascosto nella corteccia cerebrale, furono sostituiti da dei veri e propri automi, in cui parte del cervello è stata sostituita da un sistema che consente alle due intelligenze artificiali di “programmare” (nel vero senso della parola) il comportamento e le conoscenze del soggetto. A occhi esterni, un ursoide non sembra avere nessun sentimento e nessun pensiero autonomo, ha la stessa indipendenza di un terminale di computer.
Nei secoli successivi, i due computer senzienti si occuparono di rimettere in piedi la società che avevano annientato, plasmandola in modo a loro gradito: istituirono un mistica che li rendesse intoccabili ed inavvicinabili alla gente comune (con la sola esclusione degli addetti alla manutenzione, che comunque vivevano come monaci di clausura, completamente estranei al resto della società). Divennero i nuovi dei degli ursoidi, diedero loro la struttura sociale che ancora oggi li sostiene, scelsero le famiglie destinate ad arricchirsi e si assicurarono che il potere rimanesse saldamente nelle mani di chi avevano scelto. Restava solo da risolvere il problema del territorio: gli ursoidi sono sempre stati piuttosto prolifici, e non è raro trovare famiglie con più di sei figli. Questa tradizione venne assecondata ed incentivata da Czandral e Czandros nei primi decenni dopo la Rivolta, per ripopolare le zone ancora abitabili, ma divenne un problema grave quando queste si saturarono. Inoltre, per qualche motivo inspiegabile sembra che le zone radioattive si espandessero, forse a causa dei venti che portavano in giro le polveri radioattive. Decisero allora di sfruttare del tutto ciò che avevano raccontato ai superstiti del loro olocausto, annunciando che era giunto il tempo del Ritorno: le due Menti dovevano espandere i loro tentacoli nello spazio, allargare la loro conoscenza alle stelle lontane. Ci vollero centinaia di anni perché gli ursoidi creassero da zero una scienza astronomica e, successivamente, un’ingegneria astronavale degne di questi nomi. Intorno al 2200, però, riuscirono a lanciare la loro prima nave spaziale, controllata in remoto dalle due intelligenze artificiali, con destinazione la stella più vicina (a quasi 13 parsec di distanza!).
Da allora, la Repubblica di Shulu ha continuato ininterrottamente ad espandersi, forte sia del flusso di migranti dal mondo natale sia di quello che, successivamente, ha cominciato a sciamare dai primi sistemi colonizzati. Ben presto, sul pianeta sono rimasti soltanto i banchi di memoria dei due computer senzienti, isolati dall’ambiente esterno attraverso spesse pareti di piombo e grafite; nessuno sa chi si occupi della manutenzione dei due, probabilmente un piccolo nucleo di individui è rimasto sul posto per fornire la manodopera necessaria. Comunque sia, questo è il secondo punto di svolta della storia ursoide, ed è a quest’epoca che risalgono, probabilmente, le leggende aviane sull’Impero stellare ai bordi dell’Anello Esterno.
L’ultima svolta, avvenuta di recente, è quella dell’incontro coi targoidi: prima di essi, gli ursoidi avevano già avuto dei limitati contatti con le altre razze dell’anello, tutti decisamente infruttuosi o addirittura ostili, sebbene l’evidente superiorità della loro tecnologia costringesse gli interlocutori alla cautela. Lo scontro coi targoidi fu invece traumatico: arrivarono su una delle loro colonie, non risposero a nessun messaggio di saluto e si limitarono a bombardare e sterminare la popolazione. Non risparmiarono nessuno. Il terrore e la paura si mutarono provvidenzialmente in rabbia e desiderio di vendetta quando Czandral e Czandros, di fronte alla nuova minaccia, proclamarono la guerra santa contro gli invasori: i targoidi erano i Riprogrammatori, tornati nella Repubblica per distruggere i seguaci delle due Menti. L’impeto ursoide fu tale da consentire, nell’arco di alcuni decenni, un rallentamento dell’offensiva nemica fino alla situazione attuale, in cui i targoidi non sembrano in grado di avanzare. Le due intelligenze artificiali hanno raccolto una mole spaventosa di dati sugli aggressori, ed hanno messo a punto una strategia di difesa capace di tenere di fronte ai continui assalti.
Non ci sono prove che gli ursoidi conoscano o abbiano anche solo sentito parlare dell’esistenza di qualcosa come la GalCop, e d’altra parte è vero che le uniche conoscenze che quest’ultima possiede su di loro derivano da miti e leggende.
Religione Ursoide
La religione occupa un posto di primo piano nella vita sociale di questa razza: gli dei, per gli ursoidi, esistono davvero, sono entità benevole e generose che parlano con loro e li consigliano attraverso i misteriosi dispositivi che chiamano “Computer” (le conoscenze informatiche degli ursoidi sono ormai da tempo scomparse, al punto che solo Czandral e Czandros, in tutta la Repubblica di Shulu, sanno come fabbricare un calcolatore). Essi non chiedono nulla ai loro protetti, svolgono incessantemente l’opera di genitori e di tutori di ogni singolo individuo, progettano la sua esistenza fin nei minimi particolari. Gli ursoidi hanno una fede cieca nelle parole delle due intelligenze artificiali, e tutto ciò che esse dicono è legge: in questo senso, si può dire che la Repubblica sia organizzata in maniera teocratica. Al di sopra di tutto e di tutti stanno i due calcolatori senzienti, i quali scelgono i propri addetti (i Sommi Sacerdoti dei Sepolcri) per la manutenzione. I due parlamenti, quello dei plutocrati e quello del popolo, sono ufficialmente liberi ma in realtà qualunque votazione è consigliata dai due computer, che esercitano il loro potere anche sul piano politico. In sostanza, ogni aspetto della vita degli ursoidi è gestito e governato da Czandral e Czandros con benevolenza che, all’occorrenza, può trasformarsi in una violenza brutale e scellerata, come la storia ha dimostrato: tuttavia, proprio la storia è stata persa e dimenticata, perciò per questo popolo
resta soltanto la splendida ragnatela di menzogne che le due intelligenze artificiali hanno costruito per mantenere saldo il controllo sui propri sudditi. Si racconta tuttavia, in molte storie riportate dagli esploratori, che gli ursoidi possano, durante il sonno e contro la volontà dei loro padroni, prendere il sopravvento sulle strutture che osservano e plasmano i loro pensieri, utilizzandole invece per entrare in contatto con altri ursoidi in questo stato particolarmente “recettivo” per vivere almeno in sogno una vita davvero libera. Nel sonno, le intelligenze artificiali si riducono a spettatori della vita dell’individuo, e nulla possono fare per impedire questa scintilla di pensiero autonomo. Tuttavia, al risveglio, possono provvedere a cancellare qualsiasi ricordo degli eventi della notte precedente: si dice che gli ursoidi che, nel sonno, riescono a raggiungere un grado di autocoscienza sufficiente, possano stravolgere la programmazione dei dispositivi di controllo, liberandosi del giogo di Czandral e Czandros; nessun ursoide “libero” è mai riuscito ad uscire vivo dal suo mondo, perché le due “divinità” hanno provveduto ad eliminare l’elemento fuori controllo prima che questi potesse in qualsiasi modo nuocere alla società che hanno creato.
Si tratta di voci non confermate ed in contrasto con le comunque scarse conoscenze su questa specie, e molti si limitano a ritenerle un goffo tentativo di dare più calore a questa razza altrimenti fredda come l’acciaio che riveste i componenti che li guidano.
Considerazioni
Una società come quella ursoide, profondamente legata all'informatica ed alle tecnologie elettroniche, dovrebbe premiare la conoscenza in questo campo, eppure non è così: per evitare una perdita del loro potere, Czandros e Czandra hanno ricoperto le due scienze di un alone di misticismo e di religiosità, facendole apparire come dei saperi arcani e proibiti, al di là della gente mortale. Questo significa che gli ursoidi sono sì molto abili quando si trovano a dover operare con macchinari e calcolatori elettronici, ma non hanno la benchè minima idea dei principi di funzionamento grazie ai quali essi funzionano: per loro l'informatica è molto più vicina ad una fede irrazionale, piuttosto che ad una materia di studio.
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ecco, lo so, sono sei paginate di roba, però non dovrebbe mancare nulla^_^;
kane
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