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I cerchi nel grano

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2007 11:52
13/10/2004 21:04
 
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Grazie per la precisazione. ;)

14/10/2004 01:24
 
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Re:

Scritto da: Arjuna 13/10/2004 18.18
Riguardo alla xilografia sono un po' scettico, l'immagine mostra un cerchio con del grano piegato, effetto che può essere facilmente prodotto da un fenomeno atmosferico.



...ovviamente la xilografia lascia il tempo che trova, all'epoca nemmeno esisteva il concetto di extraterrestre (infatti si parla di "diavoli"). Pero' non va esclusa a priori. Per quanto ignoranti i contadini dell'epoca probabilmente non erano cosi' stupidi da non saper riconoscere un fenomeno meteorologico.

Per quanto riguarda la "creazione" dei cerchi invito a leggere il paragrafo "RAPIDA APPARIZIONE DIURNA" del link precedentemente citato (http://mmmgroup.altervista.org/i-ancrops.html): un frattale di 151 cerchi realizzato in circa 45 minuti.
28/05/2005 14:33
 
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[ot]
Vedo che il forum dei Misteri si è espanso parecchio da quando l'ho creato.. bene, vuol dire che l'idea non era da buttare.. ;)

[it]
Comunque, riguardo i "cerchi nel grano" segnalo che sul giornale "Explora" di giugno c'è un dvd di 50 minuti che tratta di questo
argomento. Ieri sera ne ho visto solo l'inizio.

Secondo me comunque questi cerchi sono opera dell'uomo, credo siano l'equivalente campestre dei graffiti urbani. Ciònonostante ritengo estremanente improbabile che la Terra sia l'unico pianeta abitato in tutto l'universo ( sarebbe un mucchio di spazio sprecato.. ). Se le condizioni di un pianeta sono favorevoli ( distanza dal sole, dimensioni del pianeta e relativa gravità, atmosfera, composizione del terreno, presenza d'acqua, ecc.) la vita si sviluppa comunque.


19/12/2006 12:48
 
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Tempo fa in un paese vicino a Gorla Maggiore (dove io abito) si è scatenata la caccia agli ufo per via di presunti cerchi nel grano apparsi dopo una notte di temporale in un campo.
Allora lavoravo per un settimanale della zona e sono stata mandata a fare foto e interviste alla gente che si accalcava intorno al campo. Per fare un po' di chiarezza, o almeno per provarci, ho interpellato il responsabile di un osservatorio. laureato in astrofisica che mi ha dato la sua spiegazione di come vengono prodotti i cerchi.
L'articolo è piuttosto lungo ma se vi interessa ve lo posto...



19/12/2006 23:30
 
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Stiamo aspettando.

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10/01/2007 11:52
 
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“Non entrare, grazie. L’astronave passa al prossimo temporale”

Alcune settimane fa la notizia che un giovane hacker britannico fosse riuscito ad entrare nei computer della Nasa a caccia di Ufo ha fatto il giro del mondo.
Gary McKinnon, questo è il nome della persona che gli Stati Uniti accusano di aver causato 700 mila dollari di danni ai loro computer militari e della Nasa, e che rischia ora la detenzione a Guantanamo Bay e a qualcosa come sessant'anni di reclusione. Ma qual è il motivo che lo ha portato a rischiare tanto? La ricerca di quella che ha definito “tecnologia soppressa”, o "tecnologia degli UFO". Alla vigilia dell'udienza McKinnon, in un programma della BBC, afferma come la Nasa sia in possesso di informazioni relative a forme extraterrestri che non vuole divulgare. Secondo lui, oltre all’esistenza di numerose foto che ne sarebbero la prova, molte delle quali conservate negli archivi e altre cancellate per nascondere la verità, esisterebbero anche alcune informazioni relative alla nuova tecnologia che consentirebbe di avere una fonte di energia inesauribile di origine extraterrestre.
Ecco di cosa si parla, tra le altre cose, al margine del campo coltivato di via Silvio Pellico a Carbonate dove ormai da una settimana la gente si raduna per ammirare il “pittogramma” alieno che sarebbe misteriosamente comparso in una notte di temporale, insieme a molti altri disseminati nella zona: Locate Varesino, Mozzate, Cassano, Bolladello, per citarne alcuni.
Che si tratti quindi di esperimenti della Nasa? Prove di questa nuova tecnologia?
Le discussioni intanto si fanno animate, è opera degli alieni? E’ lo scherzo di qualche burlone? E’ stato il vento o un piccolo tornado? Queste le ipotesi che la gente raccoltasi mi propone. Scatto qualche foto insieme a parecchi altri, come tanti piccoli Fox Mulder perché “la verità è là fuori", o là in mezzo, penso io. Così via lungo il perimetro del campo a cercare le prove che qualcuno di lì ci sia passato, che sia entrato nel campo da qualche parte e, in effetti, ci sono diverse vie d’accesso che ipotetici “disegnatori” potrebbero aver utilizzato. Non oso avventurarmi nel mezzo del campo senza il permesso del proprietario anche se diverse persone sono già al centro di esso chinati ad esaminare le spighe, forse alla ricerca di qualche segno che ci chiarisca come sono andate le cose.
Il tempo passa, la gente continua ad arrivare, ci si scambiano informazioni su dove siano gli altri “pittogrammi”, Crop Circles, cerchi nel grano (anche se qui di cerchi io non ne ho visti, forse perché immaginavo di vedere quei bei cerchi precisi e che formano disegni così complessi dei campi di granturco, voi no?), si scattano foto e ci si arrampica sui muretti delle abitazioni circostanti per cercare di avere una visione più completa del disegno che dovrebbe essere rappresentato. Intanto il proprietario del terreno pianta un cartello, chiedendo gentilmente di non entrare più nel suo campo perché “l’astronave ripasserà con il prossimo temporale”.
Cosa ci resta da fare per venire a capo di questa situazione? Rivolgerci a qualcuno che può tentare di darci una spiegazione razionale dell’accaduto: il dott. Elia Cozzi, astrofisico del New Millennium Observatory di Mozzate che, come forse ricorderete, lo scorso mese di luglio ci aveva fornito il suo commento sui presunti avvistamenti Ufo nei cieli di Varese e provincia. Lasciamo dunque la parola al Dott.Cozzi.
“Il fascino del mistero e dell'irrazionale dura da secoli e probabilmente durerà per sempre: è un dato di fatto, la gente ama sentir parlare di ufo, fantasmi, triangolo delle Bermuda, servizi segreti, cospirazione, ecc. Un esempio recente? Il Codice Da Vinci.
Giornali, riviste e televisioni dedicano sempre spazio all'oroscopo, le pubblicità di maghi e veggenti sono più numerose di quelle del dentifricio, insomma, in due parole, più le cose sono assurde e irrazionali più ci crediamo, soprattutto se chi le racconta è dotato di buone capacità comunicative.
Le spiegazioni razionali e scientifiche dei fenomeni sono noiose, talvolta troppo semplici e banali, talvolta richiedono una base culturale non indifferente, in ogni caso perdono fascino e interesse. Non solo, spesso più si cerca di dare una dimostrazione coerente dell'accaduto e più i creduloni sono convinti della sua origine irrazionale.
La leggenda dei cerchi di grano o crop-circles è storia relativamente recente: verso la fine degli Anni Settanta in Inghilterra, nella regione dell'Hampshire e del Wiltshire, apparvero delle figure circolari nei campi di grano che erano difficilmente attribuibili a fenomeni naturali come il vento, il passaggio di animali o le conseguenze di parassiti.
Ovviamente si pensò subito a fenomeni extranaturali, di origine sconosciuta, ma sicuramente non terrestre. Ovviamente era una burla di due buontemponi.
Senza ripercorrere tutta la storia di questo fenomeno di 'arte moderna', le conclusioni sono che al presente non è stato individuato alcun 'pittogramma' (così vengono definiti i crop circles) che non possa essere riprodotto in un tempo ragionevolmente breve e con strumenti decisamente molto semplici. Se gli extraterrestri sono arrivati fino al Pianeta Terra, certamente avranno una tecnologia ben superiore alla nostra, per cui ritengo che possano disporre di oggetti ben più raffinati di una semplice corda o di un asta sufficientemente robuste (di questo ne parlerò più avanti) per comunicare con noi.
Veniamo ora ai disegni recentemente comparsi a Mozzate. Per questi la spiegazione è ancora più semplice: si tratta di un fenomeno naturale dovuto al vento. Non voglio offendere l'intelligenza delle persone, ma proviamo a chiedere a chi vive in città, lontano da campi e orti, di distinguere una pianta di melanzane da una di pomodori o peperoni (ovviamente prima che compaiano i
frutti). Le risposte saranno decisamente interessanti. Chiunque abbia vissuto nei campi, seminato e raccolto grano o segale, sa bene che i temporali di maggio o giugno possono provocare seri danni al raccolto non tanto per la grandine, ma per il vento che abbatte ampie zone di spighe rendendo molto difficile la raccolta e spesso provocando , se la
pioggia è abbondante, la marcescenza dei semi. Negli ultimi anni, nelle campagne di Mozzate e dintorni si coltivava solo mais e soia, evidentemente più convenienti e produttivi, ma ultimamente, a causa dei parassiti che decimavano il raccolto di queste due culture, si è tornati a seminare segale e grano. E' chiaro che un temporale, che non sia un tornado, non è in grado di piegare le robuste piante di mais, per cui negli anni scorsi non era materialmente possibile vedere disegni nei campi, ma la spiga più sottile e fragile di segale e grano cede facilmente alla forza del vento improvviso e vorticoso di un temporale. Qualsiasi agricoltore ci dirà che le spighe abbattute sono, purtroppo, fenomeni molto comuni.
Mi spiace deludere la fantasia di chi abbia scambiato un semplice lampo temporalesco per 'forti bagliori di un colore blu intenso’ e il conseguente tuono per 'un boato prolungato e in allontanamento'. Chissà se c'è un collegamento con il recente film "La Guerra dei Mondi" in cui gli alieni compaiono proprio in seguito ad un forte temporale?
Ma le lettere? Come si spiegano le forme assomiglianti ad una T e ad una L? Il vento ha imparato a scrivere? La risposta potrebbe essere di due tipi: perché mai gli alieni dovrebbero conoscere il nostro alfabeto? Dopotutto le lettere del nostro alfabeto non sono poi tanto comuni sul nostro pianeta: cinese, giapponese, arabo, indiano, turco, greco, ecc. sono molto diversi dal nostro. Perché proprio il nostro? La risposta è facile: se organizziamo una gita in Germania o in Russia prima di tutto ci preoccupiamo di trovare un interprete in modo da non avere difficoltà con la lingua del posto, quindi è molto probabile che anche gli extraterrestri si siano dotati di tale guida! Scherzi a parte, gli schemi logici del nostro cervello cercano di associare ogni figura 'nuova' a qualcosa di conosciuto. Pensiamo alle costellazioni: una distribuzione casuale di stelle più o meno brillanti forma figure che rappresentano uno scorpione, un leone, un delfino, un cigno,... Nel cielo ce ne sono 88. Gli antichi libri arabi o cinesi riportano, per le stesse stelle, figure e nomi di costellazioni completamente diverse. Perché? Perché le stelle non formano alcuna figura, ma siamo noi che le abbiamo associate a qualcosa di conosciuto: Ercole è una bellissima costellazione primaverile e rappresenta un eroe della nostra mitologia. Le stesse stelle nella cultura cinese appartengono ad un altra costellazione solo perché per loro Ercole è un emerito sconosciuto.
Non sono stato convincente? Osserviamo con attenzione una nuvola, una macchia sulla tovaglia, un scarabocchio fatto da un bimbo, e cerchiamo di associarlo ad una figura conosciuta. E facilissimo: ci sembrerà che il sugo all'amatriciana conosca la geografia perché la macchia assomiglia al profilo dell'Africa.
Scusate se ho spento l'entusiasmo di un incontro ravvicinato del terzo tipo. Permettetemi di dare qualche suggerimento a chi volesse alimentare la fantasia e l'entusiasmo di ospitare gli extraterrestri nel giardino di casa. Premetto che calpestare e rovinare il raccolto di altri è reato e quindi se non si è d'accordo con il proprietario del terreno, si incorre in sanzioni amministrative e penali, per cui fate ben attenzione a quello che fate.
Per fare un crop-circle ci serve molto poco: due persone e una corda. Camminate fino al centro del campo seguendo le tracce del trattore che ha seminato, se non ci sono tracce camminate lungo le linee di semina: generalmente tra una fila e l'altra di spighe c'è lo spazio per camminare facilmente mettendo un piede davanti all'altro. Quando sarete al centro del campo vi meraviglierete di come le spighe siamo perfettamente intatte. Una persona sta ferma al centro del campo e tiene un capo della corda, l'altra, sempre camminando lungo le linee di semina e con l'altro capo in mano tende la corda. Una volta tesa avrete realizzato un enorme compasso: iniziate a girare in cerchio con la corda a dieci centimetri da terra: le spighe si piegheranno senza spezzarsi, tutte dalla stessa parte in un modo considerato 'terrestrialmente impossibile' dai creduloni dei crop-circles. In mezz'ora potete facilmente disegnare i cinque cerchi olimpici di 8 metri di diametro.
Ovviamente fate questa operazione di notte, quando il terreno è asciutto in modo da non sprofondare lasciando impronte, utilizzate un paio di scarpe con la suola liscia per evitare qualsiasi tipo di traccia (le scarpette per la piscina sono perfette). Con tecniche molto semplici dell'uso della corda o di un asta si possono disegnare figure molto complesse come spirali, cerchi concentrici, fiori, eliche, ecc. Per ovvi motivi di professionalità non vi dico come, sarebbe come svelare i trucchi per un prestigiatore, ma se avete in casa il libro di geometria delle scuole primarie, ricorderete come si costruiscono i poligoni regolari.
Le lettere e i numeri sono ancora più facili: basta una persona con un assicella di legno lunga un paio di metri. Fate il disegno in un terreno visibile: davanti a un'abitazione di almeno 2 piani, vicino ad un campo di volo, vicino alla ferrovia o alla strada, ecc., altrimenti non lo vede nessuno e avete lavorato per niente.
Ci sono anche trucchi per variare il magnetismo del terreno, per lasciare residui di astronave, ecc. ma anche questi sono trucchi del mestiere e me li tengo per la prossima intervista.
Concludo con un altro suggerimento: avete mai visto una tartaruga marina deporre le uova sulle spiagge della riviera romagnola? Se non le avete mai viste dal vero, guardate un documentario sulle tartarughe marine e fate attenzione alle tracce lasciate sulla sabbia: si riproducono facilmente con una scopa. Camminate (di notte) all'indietro, dal mare verso l'interno della spiaggia, nascondendo le
tracce dei piedi ridisegnando quelle delle tartarughe con la scopa.
Fate una buca non troppo profonda e deponeteci 3/4 uova di anatra (sono più grosse, più bianche e meno comuni di quelle di gallina), ricamminate all'indietro verso il mare. Fate due o tre buche con altrettante tracce. Poi sotto l'ombrellone raccontate che la notte precedente avete visto le tartarughe deporre le uova. Da quella notte in avanti la spiaggia sarà piena di curiosi. Ricordatevi prima o poi di togliere le uova, abbandonare rifiuti (uova comprese) sulle spiagge è reato.
Ultimo scherzo? Aspettiamo l'inverno sperando nevichi, se non nevica rechiamoci in montagna. Comprate un paio di racchettoni da neve e applicatevi la dima di un bel piedone a 4 dita. Camminate sulla neve fresca facendo iniziare le vostre tracce da una strada con la neve già battuta e inoltratevi nel bosco facendo finire le vostre tracce in un torrente o su un altra strada. Raccontate l'avvistamento di queste impronte ai vostri amici pregandoli di non dirlo in giro per non essere considerati pazzi, ma nello stesso tempo fate attenzione che vi senta qualcuno. Tornate sulle tracce dello Yeti e vedrete quanti lo staranno cercando. Ma dico io, non sarà certo un'astronave aliena con qualche problema di comunicazione a farci tramontare il mito dell'abominevole uomo delle nevi!”

***
mio articolo pubblicato sul settimanale "InformaZona"-maggio 2006


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