Forum News Regolamento Play by Forum Progetti GdR Free MagMa MagMa Forum
Addio Arjuna, addio Poeta fantastico e creativo... che la terra ti sia lieve.
"Sai cosa scrivere? Allora posta! Non sai cosa scrivere? Allora spamma!"


Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Mappa di Piri Reis

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2005 21:31
17/03/2004 12:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 610
Registrato il: 19/02/2003
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Esperto
Salve, avete sentito parlare di questa mappa (mi pare si scriva cosi?)?

Pare che essa rappresenti l'antartide senza lo strato di ghiacci che lo ricopre.
Ho detto pare, ma in effetti lo rappresenta in modo molto preciso. Il problema è che questa mappa è stata utilizzata dall'ammiraglio Piri Reis appunto (mi pare sia stata scritta su di una pelle di antilope) mooolto prima che fosse scoperta la reale conformazione dell'antartide.
Inoltre pare che questa mappa sia stata ricopiata da una mappa più antica.
17/03/2004 13:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.402
Registrato il: 28/06/2002
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile
Moderatore
Veterano
Gran Lavoratore
Accolito della Fratellanza
La mappa di Piri Reis venne trovata nel 1929 nel palazzo Topkapi ad Istanbul, l'ammiraglio Piri Reis l'aveva disegnata nel 1513 utilizzando "Varie fonti tra cui alcune provenienti dall'epoca di Alessandro Magno".
Sulla carta sono rappresentate le coste dell'Africa e dell'America del Sud, in modo molto dettagliato, fatto strano dato che Colombo era giunto in America solo pochi anni prima, inoltre è rappresentato l'Antartide con le coste libere dai ghiacci, pensiamo che tali coste sono state cartografate solo nel 20° secolo, con l'ausilio di strumenti moderni.

La mappa di Piri Reis è la più famosa delle "mappe impossibili", carte nautiche che rappresentano luoghi che, teoricamente, a quei tempi erano sconosciuti.

17/03/2004 14:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 611
Registrato il: 19/02/2003
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Esperto
esatto.
E alcuni studiosi del mistero reputano inaccattabile che non ci siano approfondimenti su questa questione che è molto misteriosa.
22/03/2004 11:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.406
Registrato il: 29/04/2003
Sesso: Maschile
Moderatore
Custode del Tempo
Accolito della Fratellanza
Altre mappe tipo questa quali sono?
23/03/2004 19:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.456
Registrato il: 28/06/2002
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile
Moderatore
Veterano
Gran Lavoratore
Accolito della Fratellanza
La carta di Oronzo Fineo
Del 1531, opera di Oronzio Fineo chiamata, appunto, "Mappamondo di Oronzio Fineo".
Tale mappa è il risultato di copiature di numerose carte "sorgenti" e rappresenta la parte costiera del continente antartico priva di ghiacci.
In essa il continente antartico è fedelmente riprodotto e posizionato , geograficamente, perfettamente.
Su di esso vengono annotate catene montuose e fiumi, quali effettivamente abbiamo scoperto siano esistiti, ora coperti dalla coltre di ghiacci.
La parte interna invece e priva di raffigurazioni fluviali e montuose, il che ci indica che tale parte, a differenza di quella costiera, era già ricoperta di ghiacci.
La carta mostra anche numerosi estuari, insenature e fiumi, a sostegno delle moderne teorie che ipotizzano antichi fiumi in Antartide in punti in cui sono oggi presenti ghiacciai come il Beardmore e lo Scott.

23/03/2004 19:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.457
Registrato il: 28/06/2002
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile
Moderatore
Veterano
Gran Lavoratore
Accolito della Fratellanza
La mappa di Mercatore
Mercatore fu un insigne studioso della sua epoca, tanto che la sua voglia di sapere lo portò, nel 1560, ad avventurarsi in Egitto per visitare la Grande piramide e ad accumulare testi antichi per la sua biblioteca personale.Nel suo "Atlante" rappresentò il continente australe, (questo nell’anno 1569, e ricordiamo che il continente antartico fu scoperto solo nel 1818): alcune parti identificabili di tale continente sonoCapo Dart, il Mare di Amundsen, l'isola Thurston, le isole Fletcher, l'isola di Alexander I, la penisola Antartica di Palmer, il Mare di Weddel, la Catena Regula, la Catena Mühlig-Hoffman, la costa Principe Harald, e la Costa principe Olaf.


23/03/2004 19:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.458
Registrato il: 28/06/2002
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile
Moderatore
Veterano
Gran Lavoratore
Accolito della Fratellanza
La mappa di Buache
Buache era un geografo francese del XVIII secolo.La sua carta ha una peculiarità unica: rappresenta, perfettamente, il continente antartico completamente privo di ghiaccio. Ricordiamo che la topografia subglaciale di tale terra fù possibile solo nel 1958. Il canale navigabile che sembra dividere in due il continente esisterebbe realmente se non fosse ricoperto dai ghiacci eterni.

14/04/2005 22:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 616
Registrato il: 20/02/2005
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Esperto

Signore del Background
Arj, riesumo questo 3d per fare ancora la parte dello scettico.

Le carte geografiche disegnate fino a quel periodo spesso si basavano su sistemi di rappresentazione simbolici, potevano mettere il nord in basso e il sud in alto, o Gerusalemme al centro del mondo, o enfatizzare la grandezza di una nazione a spese di altre meno importanti. Inoltre in moltissimi casi le mappe non derivavano da osservazioni dirette ma da altre mappe più o meno adattate alle pretese di.nazioni come Spagna e Portogallo, in contrasto tra di loro per il dominio sulle terre scoperte di recente. A questo aggiungiamo il fatto che fino al 1507 si pensava che quelle nuove terre, toccate prima da Colombo e poi da Vespucci, facessero parte dell'Asia, non di un nuovo continente. Per questo motivo certe mappe univano parti dell'estremo oriente conosciuto con parti delle nuove terre da poco esplorate e a queste venivano spesso aggiunte “terre incognite” a sud, per richiamarsi all'idea del mondo dei filosofi dell'antica grecia riportati in auge nel rinascimento. Nelle stesse carte geografiche poi vengono spesso rappresentati altri luoghi mitici, come il Regno del Prete Gianni, l'isola di Brazil, il Paradiso Terrestre, la Torre di Babele o l'Isola di San Brandano.

Se però provate a fare una ricerca in internet inserendo le parole “Piri Reis Map” troverete una quantità di siti più o meno dedicati ai "misteri" in cui si afferma che questa mappa, datata "anno islamico 919" (il nostro 1513), conterrebbe una rappresentazione precisa delle coste dell'Antartide, all'epoca ancora sconosciuta. Lo stesso dicasi per altre famose mappe, quelle di Orontius Finaeus del 1531 e di Philippe Buache del 1739. Queste mappe, secondo Charles Hapgood, autore di "Mappe degli antichi re del mare - Le prove di una civiltà avanzata nell'era glaciale", conterrebbero la rappresentazione precisa dell'Antartide prima della glaciazione. Lo stesso viene sostenuto da Erich Von Däniken in "Chariots of Gods" e da Flavio Barbiero in “Una civiltà sotto il ghiaccio”. Chi però in anni recenti ha diffuso maggiormente queste teorie è il solito Graham Hancock (non sai quanto lo odio...) nel suo best seller fanta-archeologico "Impronte degli Dei".

Secondo molti appassionati dei misteri le mappe vennero redatte a partire da raffigurazioni antichissime, forse risalenti alla mitica Atlantide, oppure vennero disegnate a partire da visioni possibili solo dall'alto di aerei o extraterrestri, o basate su fotografie. Questo perchè le conoscenze scientifiche dell'epoca non avrebbero potuto permettere una simile corrispondenza con la realtà.
Sia Hapgood che Hancock affermano che la raffigurazione del continente antartico in queste mappe sarebbe precisissima e, indicando fiumi, laghi e montagne, farebbe supporre che la redazione di quell'antichissimo modello cartografico sarebbe avvenuta 15.000 anni fa. Inoltre ipotizzano che questa rilevazione sarebbe stata possibile solo utilizzando un satellite sospeso ad altissima quota sopra... l'Egitto. Il solito Egitto dei misteri.
La spiegazione (come spesso nei casi “misteriosi”) è molto più semplice, anche se forse meno affascinante.

La mappa dell'ammiraglio turco Piri Re'is, scoperta nel 1929 quando il vecchio Palazzo Imperiale di Istambul venne trasformato in museo, è solo una parte della mappa originale, che raffugurava tutto il mondo conosciuto. In questa porzione superstite si vedono l'oceano Atlantico, le coste occidentali dell'Europa e dell'Africa e quelle orientali dell'America. E' datata "anno islamico 919" quindi il nostro 1513 (ma venne presentata al Sultano nel 1517).
Secondo quanto dichiarato dal suo autore è stata redatta a partire da "venti carte più antiche e di otto mappamondi". È molto probabile che Reis si sia servito anche dei resoconti degli esploratori del Nuovo Mondo, soprattutto Portoghesi perchè costoro vengono continuamente citati nelle note sulla mappa. Le note sono state trascritte per la prima volta dallo studioso turco Bay Hasan Fehmi e pubblicate da Yusuf Akcura nel saggio "Piri Reis Haritasi" (1935), e poi ripubblicate dalla studiosa turca Ayse Afetinan nel 1954 in “The Oldest Map of America”. È da notare che pur essendo, questa e altre mappe, piene di testi e di didascalie chiare e leggibilissime, gli autori che le usano come prove per le tesi fanta-archeologiche citano solo pochissime frasi.

Nella carta di Piri Reis l'unica parte abbastanza particolareggiata dell'America del Sud è la costa dell'attuale Brasile, ma il Rio delle Amazzoni viene disegnato in due diverse posizioni. Altre zone invece, che pure già erano state esplorate come i Caraibi, appaiono disegnate in modo molto grossolano e con evidenti errori di proporzioni e orientamento. In una nota Piri Reis afferma di essersi basato anche sulle mappe di Cristoforo Colombo e questo pare confermato dalla particolare (e sbagliata) configurazione data alla zona dei Caraibi. In questa parte della mappa infatti vediamo disegnata quella parte del continente americano in un modo incongruo, con una grande isola disposta lungo l'asse nord-sud, che è difficilmente identificabile con Cuba anche ruotando la mappa di 90 gradi in senso antiorario.
Ma quella che vediamo nella mappa di Piri Reis non è altro che la rappresentazione della costa est dell'Asia come era immaginata e disegnata nelle carte del XV secolo probabilmente utilizzate da Colombo. La grande isola contornata in rosso è identificabile con il Giappone (Cipango) così come è raffigurato nel mappamondo di Martin Behaim del 1492.

In quell'epoca infatti si riteneva che la Terra fosse molto più piccola di come è in realtà e l'Asia veniva immaginata al di là dell'Oceano Atlantico, non molto lontana dalle isole Azzorre e dalla leggendaria isola di San Brandano (che compare anche nella mappa di Reis pur non essendo mai esistita se non nei racconti sulle vite dei santi). Proprio per questi aspetti la mappa di Piri Reis è un documento importantissimo, perchè contiene preziose informazioni sulle "mappe di Colombo", una delle quali probabilmente venne disegnata da Toscanelli.
All'epoca di Piri Reis l'America del Sud era già stata esplorata prima da Amerigo Vespucci e poi da Binot Paulmier de Gonneville. Vespucci effettuò due viaggi nel nuovo continente tra il 1499 e il 1502 spingendosi fino al 50° parallelo, non molto distante dallo stretto di Magellano e dalla Terra del Fuoco; non è sicuro invece che abbia partecipato a un terzo viaggio tra il 1503 e il 1504. De Gonneville invece rimase nelle terre a sud del Brasile tra il 1503 e il 1505 e al ritorno in Francia portò con sè un indigeno che venne chiamato Essomerico.

Anche dopo i viaggi di Amerigo Vespucci, che per primo si rese conto di trovarsi in un nuovo continente e non in Asia, verrà denominata "America" solo quella del Sud. Per diversi anni si continuò infatti a ritenere che le nuove terre scoperte a nord dei Caraibi facessero parte dell'Asia, e che il Giappone (Cipango) si trovasse poco a Ovest di Cuba, come possiamo osservare nei mappamondi del primo '500, ad esempio quelli di Giovanni Contarini e Francesco Rosselli. Per questi motivi la mappa di Piri Reis, compilata a partire da mappamondi più vecchi assieme a qualche nuova conoscenza di terza mano, è una raffigurazione delle nuove terre che si affacciano sull'Oceano Atlantico molto approssimativa. Perfino mappe risalenti all'inizio del secolo (Juan de la Cosa, 1500; Cantino, 1502) sono più precise nel disegno e nell'orientamento di isole come Cuba, Giamaica e PuertoRico.

L'unica parte dell'America che probabilmente Piri Reis ha ricopiato da una carta abbastanza accurata è la costa dell'attuale Brasile, ma se sovrapponiamo le due linee costiere possiamo facilmente renderci conto che la corrispondenza è solo apparente.
Il particolare che entusiasma i fan del mistero è però l'estremità inferiore della mappa di Piri Reis, che viene identificata con l'Antartide.Molti affermano che è possibile riconoscere la Terra della Regina Maud e altri territori di quel continente che non sarebbero stati esplorati se non secoli dopo. Purtroppo costoro, Hancock (sempre lui!) in primis, sostengono questa ipotesi senza fare nessun confronto cartografico o verifica, solamente prendendo per buone le affermazioni di Charles Hapgood. Hancock in particolare, nelle note dei primi due capitoli di "Impronte degli Dei", quelli in cui tratta delle carte geografiche, non segnala nessun libro sulla storia della cartografia, dimostrando così di non aver nemmeno fatto un tentativo di informarsi, e si limita a citare solamente il lavoro di Hapgood.

Inoltre nessuno di loro spiega, se davvero la carta di Reis è così precisa come sostengono e se quella raffigurata in basso è l'Antartide, che fine hanno fatto i 2000 chilometri di costa dal Brasile alla Terra del Fuoco (tutta l'Argentina), e come mai questa strana Antartide è attaccata al Brasile invece che trovarsi a più di 4000 chilometri a sud.
Basta osservare con attenzione quella parte di mappa per accorgersi, anche senza essere esperti cartografi, che vi è rappresentata solo l'estremità del continente sudamericano, nei modi approssimativi che permettevano le scarse conoscenze dell'epoca. La raffigurazione è deformata, piegata a destra, molto probabilmente per adattarsi alla particolare forma della pergamena. Inoltre le carte geografiche in quell'epoca servivano anche come strumenti politici, disegnare una terra da una parte o dall'altra del meridiano chiamato “la Raya” che faceva da confine tra l'area di influenza della Spagna e del Portogallo, poteva servire ad accampare pretese di possesso dell'una o dell'altra potenza marinara. Piri Reis nelle note cita continuamente le mappe dei portoghesi ai quali avrebbe fatto comodo che la costa dell'America del sud sotto il Brasile curvasse decisamente a destra, verso l'Africa, in modo da rientrare nei 180° assegnati al Portogallo dal trattato di Tordesillas del 1494.

Non dimentichiamo inoltre che la Longitudine sarebbe stata calcolata in modo preciso solo nel secolo successivo per cui nelle carte venivano usate notevoli approssimazioni e stili diversi da un tipo di mappa all'altro.
Per identificare i luoghi descritti nella parte sud della mappa di Piri Reis possiamo ruotare di 90 gradi in senso antiorario una carta del sudamerica. Teniamo presente comunque che mancando precisi strumenti di misurazione il disegno di queste coste appena scoperte avveniva sulla base dei primi resoconti di viaggio che parlavano di promontori, isole, estuari di fiumi, golfi... Le carte quindi contenevano informazioni e dati geografici non ancora correttamente calcolati e messi in proporzione l'uno con l'altro.

Si riconoscono però nella carta di Piri Reis, pur deformati, alcuni particolari come il golfo San Matias e la penisola di Valdes, e l'estremità potrebbe essere la Terra del Fuoco. Volendo azzardare si potrebbe perfino identificare l'imboccatura dello Stretto di Magellano, con il caratteristico piccolo golfo.
Se osserviamo bene l'estremità inferiore a destra, quella che dovrebbe rappresentare l'Antartide, si vede il disegno di un serpente, e nella nota di Piri Reis si legge: "Questa terra è disabitata. Tutto è rovina e si dice che siano stati trovati grossi serpenti. Per questa ragione gli infedeli Portoghesi non sono sbarcati in queste terre che si dice siano molto calde". Certamente una descrizione del genere non ha niente a che fare con l'Antartide...

Nella mappa di Piri Reis, in basso, compare un arcipelago con un'isola più grande delle altre, chiamata "il de Sare". Tra le isole si trova la dicitura "Buadalar issizdir, ama bahar coktur", ovvero "Queste isole sono deserte ma la primavera qui dura a lungo". Potrebbe trattarsi di una primitiva rappresentazione delle isole Falkland o Malvinas (la più grande delle quali si chiama Soledad), e può sembrare un particolare strano, perchè il piccolo arcipelago venne "ufficialmente" scoperto nel 1592. Ma un gruppo di isole nella stessa posizione è visibile anche nella carta del Circolo Antartico di Pedro Reinel, del 1522. Anche questa carta si trova a Istambul, nella Biblioteca del Museo Topkapi.

Possiamo inoltre osservare un gruppo di isole al largo del 50° parallelo già nella carta di Martin Waldseemuller del 1507. È quindi possibile, pur non essendo documentato ufficialmente, che qualcuno dei navigatori che costeggiarono l'estremità sud dell'America nel primo decennio del '500 abbia effettivamente avvistato un arcipelago e ne abbia fatto menzione.
Proprio dalle esplorazioni di Vespucci e dai suoi resoconti di viaggio deriva la carta di Waldseemuller. Questo è il primo documento in cui compare la parola "America", dato dal'autore al nuovo continente in onore di Amerigo Vespucci. Anche questa carta, così come quelle utilizzate da Colombo, può essere stata alla base del lavoro di compilazione realizzato da Piri Reis.
Dopo l'ultimo viaggio di Vespucci le spedizioni alla ricerca di un passaggio verso l'Asia si moltiplicarono, sempre con risultati negativi fino al 1520. Non è quindi azzardato pensare che prima del 1513 altre spedizioni possano aver percorso il breve tratto di costa che rimaneva, fino allo stretto che si trova al 54° parallelo. Quello stretto poi prenderà il nome da Magellano, che riuscirà nel 1520, a capire che non si trattava di un golfo ma di un passaggio tra l'Oceano Atlantico e il Pacifico. Il navigatore riuscirà così, con grandi difficoltà ad attraversarlo, raggiungendo poi le Isole Filippine.

Il territorio a sud dello stretto venne all'epoca ritenuto l'estremità settentionale di quel grande continente che secondo la tradizione tolemaica doveva trovarsi attorno al polo australe, per equilibrare la quantità di terre emerse nell'emisfero nord. "Terra Australis Incognita" è la dicitura che in molte carte e planisferi di quel periodo si legge sulla terra al di là dello Stretto di Magellano.
All'estremità della Terra del Fuoco, che venne così chiamata a causa dei falò dei villaggi, intravisti dal navigatore durante la traversata, si trova Capo Horn, battuto dai venti e tempestoso, che venne circumnavigato solo nel 1615. Anche in questo caso il motivo non fu il desiderio di conoscenza ma un semplice interesse economico. Infatti i due olandesi Cornelius Shouten e Jacob Lemaire vollero raggiungere i mari dell'Indonesia evitando le rotte già note (Stretto di Magellano, Capo di Buona Speranza), per percorrere le quali non avevano il permesso della Compagna delle Indie. Riuscirono nell'impresa ma una volta giunti a Giava furono arrestati dalle autorità olandesi le quali non vollero credere alla nuova rotta da loro seguita perchè ritenevano la Terra del Fuoco una penisola unita alla "Terra Australis".

L'ipotesi più probabile rimane quella secondo la quale nel disegnare l'estremità del continente sudamericano Piri Reis si sarebbe rifatto alle teorie geografiche più diffuse nei primi decenni del '500. Secondo molti geografi dell'epoca infatti la parte più meridionale dell'America del Sud sarebbe stata unita alla mitica Terra Australis Incognita.

Qualche link per le immagini delle varie mappe:

Mappa di Piri Reis
www.lostinn.com/lworld/Immagini/pirimap.jpg

Mappamondo di Martin Behaim
home.coqui.net/pamp/frimag/Behaim1.gif

Carta di Waldseemuller
www.antiquemaps.co.uk/graphics/plate5.jpg


Ultima nota. In generale, ho notato che per distinguere i ricercatori seri da coloro che tirano solo acqua al loro mulino, è sufficiente dare un'occhiata alle bibliografie proposte nei vari libri. Se sono “autoreferenziali”, e citano solo testi che si accordano con le loro teorie, anche se evidentemente sbugiardati da anni (vedi Kolosimo: incredibilmente, c'è gente che ancora oggi lo cita come documentato), non meritano attenzione.
14/04/2005 22:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 617
Registrato il: 20/02/2005
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Esperto

Signore del Background
Dimenticavo: qui turkeyinmaps.com/piri.html#VI. trovate tutte le note scritte dall'ammiraglio sulla mappa. Sono in inglese, purtroppo, ma se lo masticate sono molto interessanti.
19/04/2005 18:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 674
Registrato il: 20/02/2005
Sesso: Maschile
Nuclearizzato
Esperto

Signore del Background
Le traduzioni delle note di Piri Reis sulla mappa:

NOTA: Piri Reis scrive nel "Kitab-i Bahriye": In battelli nemici che abbiamo catturato nel Mediterraneo, abbiamo trovato copricapi fatti di penne di pappagallo ed anche una pietra simile al "paragone" (trattasi di basanite, la pietra che viene usata dagli orafi per testare oro e argento).

1) C'è un tipo di tintura rossa chiamata vakami, che alle prime non vedi, in quanto appare a distanza....le montagne contengono ricchi minerali....Ci sono alcune delle pecore che hanno una lana sericea.

2) Questa regione è abitata.L'intera popolazione gira nuda.

3) Questa regione è conosciuta come provincia di Antilia. E' dalla parte dove il sole tramonta. Dicono che ci sono quattro generi di pappagalli, bianchi, rossi, verdi e neri. La gente mangia la carne dei pappagalli ed i loro copricapi sono fatti interamente di penne di pappagallo. C'è una pietra lì. Sembra "Paragone" nero (Piri si riferisce alla basanite, usata in gioielleria come pietra per testare oro e argento). La gente la usa invece dell'ossidiana. E' estremamente dura....(illeggibile) jPe ha visto questa pietra

4) Questa mappa è stata disegnata da Piri Ibn Haji Mehmed , conosciuto come nipote di Kemal Reis, in Gallipoli, nel mese di muharrem dell'anno 919 (circa tra il 9 marzo ed il 7 aprile del 1513).

5) Questa sezione dice come queste coste ed anche queste isole furono scoperte.
Queste coste sono chiamate le rive di Antilia. Vennero scoperte nell'anno 896 del calendario arabo. Viene riportato infatti che un infedele genovese, il suo nome Colombo, è stato colui che ha scoperto questi posti. Peraltro un libro cadde nelle mani del suddetto Colombo, e si è detto in questo lbro che alla fine del mare occidentale (atlantico), sul lato occidentale, c'erano coste ed isole e tutti i generi di metalli ed anche pietre preziose. Il suddetto , avendo studiato molto questo libro, spiegò queste materie uno per uno a tutti i grandi di Genova e disse: "Avanti, datemi due navi e lasciatemi andare a scoprire questi posti." Loro gli risposero:" O inutle uomo, come può un fine o un limite essere trovato nel mare occidentale? I suoi vapori sono pieni di oscurità". Il sopra citato Colombo vide che nessun aiuto gli sarebbe venuto dai genovesi , decise altrimenti, ed andò dal re di Spagna, spiegandogli tutto. Anchegli spagnoli risposero come i genovesi. In breve Colombo si fermò presso di loro per molto tempo e finalmente il Re di Spagna gli diede due navi, le equipaggiò e disse:" O Colombo, se succede come dici, ti faremo kapudan (ammiraglio) di quelle terre". Detto questo spedì Colombo nel mare occidentale. Il defunto Gazi Kemal aveva una schiavo spagnolo e questo schiavo raccontò a Kemal Reis di essere stato tre volte in quelle terre con Colombo. Raccontò:" dapprima abbiamo raggiunto lo stretto di Gibilterra, quindi da lì dritto a sud e ad ovest attraverso....(illeggibile). Andati dritti per quattro migliaia di miglia abbiamo visto un isola di fronte a noi, ma gradualmente le onde divennero meno spumeggianti, il mare si calmò e la Stella Polare - i marinai sui loro compassi ancora la chiamano stella - a poco a poco si velò e divenne invisibile , e disse anche che le stelle in quelle regioni non sono le stesse di qui. Sono disposte in modo diverso. Si ancorarono all'isola che avevano visto prima. La popolazione dell'isola venne e tirò loro delle frecce. Le punte delle frecce erano fatte di ossa di pesce e l'intera popolazione girava nuda ed anche....(illeggibile). Vedendo che non potevano sbarcare sull'isola girarono sull'altro lato dell'isola e videro un battello. Vedendoli il battello fuggì e loro (la gente sul battello) scapparono via sull'isola. Loro (gli spagnoli) catturarono il battello e videro che dentro c'erano resti (carne) umani. Succedeva che questa gente erano di una nazione che viaggiava da isola ad isola cacciando uomini e mangiandoli. Dicono che Colombo vide ancora un'altra isola, si avvicinarono e videro che sull'isola c'erano grandi serpenti. Evitarono di scendere sull'isola e restarono lì diciassette giiorni. La gente di quest'isola vide che nessun danno veniva loro dagli spagnoli, catturarono del pesce e lo portarono agli spagnoli nei loro piccoli battelli (filika). Loro (gli spagnoli) furono compiaciuti e regalarono a quelli delle perline di vetro.Sembra che lui (Colombo) avesse letto nel libro (quello famoso di cui si dice Colombo fosse in possesso) che in quella regione le perline di vetro erano molto apprezzate. Vedendo le perline la popolazione portò ancora più pesce. Questi (gli spagnoli) davano loro sempre le perline di vetro. Un giorno videro dell'oro intorno al braccio di una donna, presero l'oro scambiandolo con perline. Dissero loro che se portavano ancora oro avrebbero dato in cambio perline di vetro (dicono). Quelli andarono e portarono molto oro. Pare che in quelle montagne ci fossero miniere d'oro. Un giorno, ancora, videro delle perle tra le mani di una persona. Allora fecero lo stesso, diedero perline di vetro e molte perle furono portate loro. Le perle venivano trovate sulle spiagge di quest'isola, in un posto profondo uno o due braccia. Ed ancora, caricate le loro navi con legname (da costruzione/pregiato) e portando dietro due nativi entro l'anno furono dal re di Spagna. Ma il suddetto Colombo, non conoscendo la lingua di questi popoli, commerciava a segni e dopo questo viaggio il Re di Spagna spedì preti e orzo, insegnò ai nativi a seminare e raccogliere e li convertì alla sua religione. Loro non avevano religione alcuna. Camminavano nudi e giacevano come animali. Ora queste regioni sono aperte a tutti e sono diventate famose. I nomi che segnano i posti sulle precitate isole e coste vennero dati da Colombo, che questi posti possano essere conosciuti da loro. Ed anche, Colombo era un grande astronomo. Le coste e le isole su questa mappa sono tratte dalla mappa di Colombo.

6) Questa sezione spiega come questa mappa è stata disegnata. In questo secolo non esiste mappa come questa in mano ad alcuno. La mano di questo povero uomo l'ha disegnata ed ora è finita. Da circa venti carte e Mappa Mundi - carte disegnate ai tempi di Alessandro, Signore dei Due Corni, (si riferisce in apparenza ad Alessandro Magno) che mostrano gli abitati quarti del mondo; gli arabi chiamano queste mappe Jaferiye - da otto Jaferiye di questo tipo ed una mappa arabica dell'Indo (Hind), Sind e Cina, geometricamente disegnata,ed anche dalla mappa disegnata da Colombo nella regione occidentale, io ho tratto questa. Riducendo tutte queste mappe ad una scala questa forma finale si è compiuta. Così questa presente mappa è corretta ed affidabile per i sette mari come le mappe di queste nostre nazioni sono considerate corrette ed affidabii dai naviganti.

7) è stato raccontato da un infedele portoghese che in questo luogo notte e giorno sono al loro momento più corto di due ore ed al loro momento più lungo di ventidue ore. Ma il giorno è molto caldo e nella notte c'è molta rugiada.

8) Sulla strada della provincia delle Indie(Hind) un battello portoghese incontrò un vento contrario (soffiante) dalla costa. Il vento dalla costa.....(illeggibile) quello (il battello). Dopo essere stato spinti a sud da una tempesta loro videro una costa di fronte a loro e si diressero verso essa.... (illeggibile). Videro che quei posti presentavano buoni ancoraggi. Gettarono l'ancora ed andarono a terra nelle barche. Videro gente camminare, tutta nuda. Ma questa tirò loro delle frecce, con le punte d'osso di pesce. Restarono lì otto giorni.Commerciarono con quella gente a segni. Questa barca vide quelle terre e scrisse su di esse....La suddetta barca , senza andare alle Indie, ritornò in Portogallo, dove, dopo l'arrivo, diede informazioni....Loro descrissero le coste in dettaglio....Loro le hanno scoperte.

9) E in queste terre sembra ci siano mostri con pelo bianco di questa fatta ed anche buoi con sei corna. Gli infedeli portoghesi l'hanno scritto nelle loro mappe. Questa terra è deserta (o incolta).

10)Questa terra è deserta (o incolta). Tutto è in rovina e si dice che ci siano enormi serpenti (siano stati trovati...). Per questa ragione gli infedeli Portoghesi non scesero su queste coste e si dice anche che siano molto calde.

11) e questi quattro battelli sono portoghesi. Ho riportato la loro forma. Hanno viaggiato dalla terra occidentale fino alla punta dell'Abbissinia (Habesc) al fine di raggiungere l'India. Loro hanno detto verso Calice. La distanza attraverso questo golfo è di 42000 miglia.

12) ....su questa costa c'è una torre....è nondimeno....in questo clima oro....prendendo una fune.....si dice loro misurarono (NOTA il fatto che manchi metà di ciascuna linea di scrittura sembra una prova del taglio della mappa in due parti).

13) E un kuke (tipo di battello, si riferisce alla "cocca") genovese proveniente dalle Fiandre venne preso da una tempesta. Spinto dalla tempesta arrivò in queste isole ed in questo modo esse furono scoperte.

14) Si dice che in tempi antichi un prete di nome Sanvolrandan (San Brandano) viaggiò per i sette mari, così dicono. Il suddetto sbarcò su questo pesce. Loro pensarono che fosse terra ferma ed accesero un fuoco su di esso , ma quando il dorso del pesce cominciò a bruciare questo si immerse nel mare, loro si riimbarcarono sui loro battelli e scapparono sulla nave. Questo evento non è raccontato dagli infedeli portoghesi. E' preso da un antico mappamondo.(Mappae Mundi).

15) A queste isole loro diedero il nome di "Undizi Vergine". Che vuol dire Le Undici Vergini.

16) E questa isola loro la chiamano Isola di Antilia. Ci sono mostri e pappagalli e molto legno da costruzione. Non è abitata.

17) Questa barca è stata guidata presso queste coste da una tempesta e rimase dove cadde....Il suo nome (del comandante) era Nicola Di Giuvan (di Giovanni). Su questa mappa è scritto che questi fiumi possono essere visti avere per gran parte oro (nei loro letti). Quando l'acqua andò via, loro raccolsero molto oro (polvere) dalla sabbia. Su questa mappa....

18) Questa è la barca dal Portogallo che incontrò una tempesta e venne su questa terra. I dettagli sono scritti all'angolo della mappa (vedi num.8)

19) Gli infedeli portoghesi non andarono a ovest di qui. Tutto questo lato appartiene interamente alla Spagna. Loro hanno fatto un accordo che una (linea) di duemila miglia, al lato occidentale dello Stretto di Gibilterra debba essere preso come confine. I portoghesi non oltrepassano questo lato, ma il lato dell'India e la parte sud appartiene ai Portoghesi.

20) E questa caravella avendo incontrato una tempesta fu guidata su questa isola. Il suo nome (del comandante) era Nicola Giuvan. Ed in quest'isola c'è molto bestiame con un corno. Per questa ragione loro chiamarono quest'isola "Isla de Vacca", che significa isola del bestiame.

21) l'ammiraglio di questa caravella è detto Messir Anton il genovese, ma è cresciuto in Portogallo. Un giorno la sopra menzionata caravella incontrò una tempesta e fu gettata su quest'isola. Lui trovò lì molto zenzero ed ha scritto su queste isole.

22) Questo mare è chiamato mare Occidentale, ma i marinai francesi lo chiamano Mare de Espagna. Che significa mare di Spagna. Fino ad ora era conosciuto con questo nome, ma Colombo , che ha aperto questo mare e reso conosciute queste isole, ed anche i Portoghesi, infedeli che hanno aperto (la strada n.d.t.) fino alla regione dell'india (Hind) , hanno deciso, di comune accordo, di dare a questo mare un nuovo nome. Lo hanno chiamato Ovo Sano (Oceano), che suona come uovo. Prima di questo si pensava che questo mare non avesse fine o limite, che dall'altro lato vi fosse oscurità. Ora loro hanno visto che questo mare è circondato da coste, perchè è come un lago, e l'hanno chiamato Ovo Sano.

23) In questo luogo c'è bestiame con un corno ed anche mostri di questa fatta.

24) Questi mostri sono lunghi sette spanne. tra i loro occhi c'è la distanza di una spanna. Ma sono anime innoque (non pericolose).
----------------------------
Omnia sunt communia

[Modificato da Staurophylaktos 20/04/2005 21.29]

[Modificato da Staurophylaktos 20/04/2005 21.31]

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com