Il limite in gurps: sfida o catena?

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Greydeath
00mercoledì 9 aprile 2003 17:18
Secondo voi , quanto del divertimento di una partita dipende dai limiti imposti ai giocatori?
Io ho sempre visto le limitazioni delle partite(background, bilanciamento), come uno strumento per definire il ruolo e avvicinarsi alla realtà.
In fondo non mi divertirei in una partita dove faccio SEMPRE quel che voglio...mi sentirei infantile.
Senza sfide non c'è il sale del gioco, e senza limiti non ci sono sfide.....o mi sbaglio?

Gente , che mi dite?
Alonzo Ruppetti
00mercoledì 9 aprile 2003 17:28
Sento vaghe illusioni verso di me :D

Cmq concordo abbastanza, se un limite ha senso, lo ha solo perchè funzionale al divertimento. Nessuno gioca con personaggi invincibili, altrimenti che gusto c'è?
A parte però appunto questi limiti generali di potenza, e quelli di bilanciamento concreti che capitano nel gioco, limiti non ce ne dovrebbero essere.
pkrcel
00giovedì 10 aprile 2003 09:22
Io invece generalmente costruisco le cose all'opposto, Alonzo.

Il limite non è solo funzionale al gioco in quanto bilanciante, ma spesso e MOTORE del gioco stesso.....

...nella mia ultima campagna ci stiamo divertendo un sacco perchè per una serie di vicissitudini il gruppo ora è formato da due coppie di individui che più incompatibili di così non potrebbero essere (questioni di background: le donne sono due barbariche vichinghe del Nord, gli uomini due Nobili cavalieri posporiani).

A prescindere dal fatto che tra di loro non si capiscono (o meglio si capiscono a gesti...[SM=x77410] )...c'è tutta la questione delle mentalità diverse che spesso gli fa prendere decisioni diametralmente opposte (che casino gestire la cosa!).

Il gioco è molto "reale", ed appagante....principalmente anche grazie a loro.

Certo è che se invece che divertimento il background portasse solo rogne....beh al diavolo!


Alonzo Ruppetti
00giovedì 10 aprile 2003 11:43
Beh, ma questo "limite" (che non si capiscono) non è un limite come lo intendo io. Il limite cui mi riferisco è quello sulle regole.
pkrcel
00giovedì 10 aprile 2003 13:44
Non è solo quello, io ho inteso il "limite" come "aderenza alla realtà"...
...sai lo vedo come il discorso dei maestri, dell'avanzamento e del bilanciamento tra oggeti e superpoteri......


pkrcel
00giovedì 10 aprile 2003 13:48
Ah...e a proposito, il mio era solo un esempio per farVi capire qual è la mia filosofia.....


Conte Vlad 77
00giovedì 10 aprile 2003 15:40
In campagne da 100 punti con personaggi che arrivano intorno ai 200 punti, secondo me non hanno bisogno di limiti. Sarà difficile arrivare a certi livelli di abilità ma se gli diamo la possibilità, ci possono arrivare, e non penso che il personaggio venga sbilanciato se uno si vuole specializzare. Noi siamo arrivati a crostruire i PG ed a spendere i punti anche in abilità di contorno, abilità che un PG deve avere. Ma se avete PG che non comprano queste abilità di contorno, dovete, non imporre limiti, ma durante l'avventura mettere dei pretesti per usarle.
Es. per un Guerriero Tattica e Strategia. Fateli partecipare ad un bello scontro di massa. Vedrete che almeno Tattica la metteranno.

Invece per personaggi di più ampio respiro(oltre i 700 punti) ci hanno visto costretti a mettere dei limiti. Abilità: valore massimo di 50. Incantesimi: valore massimo di 40.

Visto che abbiamo adottato gli attacchi multipli ogni 8 di abilità (e questo per tutti, se hai 16 fai 2 attacchi), ci ritrovavamo il folle con lo Spadone che metteva Usare Spadone a 150!!! E gli incantesimi ad altri livelli non sono minimamente contrastabili con ControIncantesimi e diventano devastanti. Quindi abbiamo posto questi limiti, visto che con 1600 punti puoi veramente creare delle cose altamente devastati.
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