Il SdA, opinioni.

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Arvegil
00domenica 15 giugno 2003 13:32
Apro questo post nella speranza che chi voglia discutere dell'argomento non continui ad "inquinare" altri post con disquisizioni che riguardano l'argomento "Signore degli Anelli".
Qui ognuno, se vorrà, potrà dire la sua su questo libro.
Comincio io.

Secondo me Il Signore degli Anelli è un'opera a dir poco eccezionale, ricca di spunti di riflessione e piacevole da leggere.
Non riesco a capire chi dice di trovare la scrittura di Tolkien pesante (forse non ha letto il Silmarillion), secondo me, pur non essendo propriamente "lineare", è ricca e forbita e assolutamente non di difficile lettura (se volete un libro scritto in modo "difficile" leggetevi "Il nome della rosa" di Umberto Eco, tra le altre cose libro stupendo).
Nel libro di Tolkien NULLA è lasciato al caso: tutto è collegato raramente in maniera evidente, più spesso in maniera analogica con esperienze "reali" sia appartenenti al passato che al presente che al futuro, non a caso è un libro che non stanca mai, che, fino ad ora, hanno letto 3 generazioni e che è il secondo libro più venduto e stampato in più lingue dopo la Bibbia.
Insomma, io non riesco a sentire le critiche "sterili" su questo libro (per intenderci una critica sterile è, IMO, quella che si può fare riguardo la sua scrittura), secondo poi non posso e non voglio credere che ci sia gente che OSI criticarlo avendone letto, magari, 20 o 30 pagine (tra le altre cose anch'esse ricche di spunti e affascinanti).
Insomma, adesso non riesco ad esprimermi bene, mi sono appena svegliato, sono a stomaco vuoto e ho caldo. Spero di essere stato chiaro e spero che "accorriate numerosi" a questa discussione.
Fatevi sentire.

P.S. Non a caso questo libro è stato materia di studio ed è stato la base di numerose tesi a livello universitario. Insomma, dire "è una vaccata" mi sembra un po' riduttivo, o no? :D
WHITEWYRM
00domenica 15 giugno 2003 14:34
Allora, inizio subito dicendo che io di Tolkien ho letto solamente "Lo Hobbit" e "Il Signore degli Anelli".

Nessuno di questi due libri mi è sembrato scritto in maniera "difficile", e devo dire che non ho fatto fatica a leggere nemmeno lo SPLENDIDO "Il Nome della Rosa"...se vuoi un libro DAVVERO incasinato e complesso ti indico "Il Pendolo di Foucault" (sempre del grandissimo Eco), l'ho iniziato e interrotto almeno tre volte...[SM=x77429]

Sono d'accordo con te quando dici che la scrittura di Tolkien è ricca e forbita, che nulla è casuale e che è ricco di contenuti filosofici e morali (data la sua fervente fede cattolica)...avevo notato e apprezzato anch'io il riferimento alla pena di morte nel discorso tra Gandalf e Frodo su Gollum, citato da smrole nel Topic di "partenza" di questa discussione...inoltre altri aspetti fondamentali del SdA e della morale cattolica sono il "libero arbitrio" e la possibilità di "redenzione" di OGNI essere vivente...

...tuttavia...a me Il Signore degli Anelli NON E' PIACIUTO.
L'ho trovato eccessivamente prolisso, prevedibile (forse proprio perchè nulla è lasciato al caso...;) ), a tratti persino noioso...ti dico solo che da quando Frodo è tornato da Monte Fato è stata un'impresa per me arrivare a leggere fino all'ultima pagina, una barba mortale...
Nessuno si aspettava avventure "alla Indiana Jones", ma io non ho MAI avuto emozioni forti durante tutte le circa 1200 pagine Tolkieniane, il tutto è anche troppo "controllato e ovattato", non c'è suspence, ci sono epiche battaglie ma non mi è parso di cogliere la dinamicità e il senso di azione di tali scontri epocali...

Tolkien sarà anche stato un grande della letteratura anglosassone, la sua cura nel creare un mondo intero coerente e particolareggiato è stata davvero maniacale, ha persino creato nuovi linguaggi con regole proprie, ha scritto moltissime canzoni e poesie e le ha inserite nelle sue opere (basta pensare a Bombadil e alle melodie elfiche...)...
...TUTTAVIA piuttosto che rileggere il SdA mi do' una martellata sulle palle.

Rivendico il Sacrosanto e Fantozziano diritto di alzarmi in piedi e dire "Secondo me (e notate il secondo me )...il Signore degli Anelli.....E' UNA CAGATA PAZZESCA!!!"

A parte gli eccessi e gli scherzi...a me è piaciuto QUELLO che ha scritto Tolkien ma non COME lo ha scritto.

Lo Hobbit invece me lo sono letto, gustato, riletto e rigustato!!!:D
pkrcel
00domenica 15 giugno 2003 14:52
Purtroppo anni di discussione non porteranno (come dimostrato da anni di forum) a niente, io posso elencarvi i motivi per cui mi è piaciuto (moltissimo) e qcun altro elencherà ciò che gli ha reso dispiacere nel leggere il SdA.

Tanto per...a me Dragonlance non piace (eppure lo sto leggendo, ...lentamente....sono un pazzo scatenato!), Terry brooks non piace (uccidetemi)....Martin è un genio secondo solo a Tolkien ed Asimov....Poe è imbattibile, Lovecraft gli sta alle calcagna....Ellroy ha alti e bassi, non parlatemi di Follett ma proponetemi pure Christie, Chandler e McBain.

...insomma.....non si dicuste di gusti, appoggio Saan quando dice di lasciar perdere la discussione....:(



Arvegil
00domenica 15 giugno 2003 14:59
Perchè lasciarla perdere?
Whitewyrm ha dato una risposta grandiosa!
Anche perchè, se è vero che i gusti non si possono discutere, allora, praticamente discutere è inutile dato che le opinioni spesso abbracciano i gusti.
Che lo usiamo a fare sto forum allora? Per postare novità e barzellette?
Insomma, secondo me si può discutere SU TUTTO CON TUTTI, fino al limite che impone la testardaggine, o meglio, le proprie convinzioni. :D
WHITEWYRM
00domenica 15 giugno 2003 15:14
x Pkrcel
Scusa ma...secondo te cos'è che si dovrebbe ottenere da una discussione come questa? Forse che chi non ama Tolkien si "converta"?
Te lo chiedo perchè all'inizio del messaggio tu dici "purtroppo anni di discussione non porteranno a niente"...perchè purtroppo?

Io trovo che sia inutile discutere "sui" gusti delle persone, ma che invece sia utile e interessante sapere IN CHE MODO un libro, un film ,un gioco di ruolo ha incontrato il nostro favore...o ci ha annoiato o infastidito.
Fa parte del vivere civile confrontarsi...non credete?

A me non interessa se qualcuno cambierà opinione su Tolkien, non me ne viene nulla e non sarò certo più felice nè mi sembrerà di "aver vinto"...se cambierà opinione sarà solo perchè lo ha deciso lui, perchè ha notato particolari che gli erano sfuggiti, e NON perchè qualcuno lo ha forzato a cambiare idea.

Il fatto è che, secondo me , nessuno si dovrebbe incazzare o sentire ferito o offeso se qualcuno dice che un'opera che a uno piace ad un altro fa schifo...tu dici "non parlatemi di Follett", lasciando sottintendere che ti fa due palle così...se io fossi un fan accanito di Follett che lo insegue per tutto il mondo per avere l'autografo sulla prima pagina di ogni suo libro NON avrei comunque il diritto di sentirmi ferito o bersagliato...nemmeno se tu avessi usato espressioni più colorite...almeno è così che la vedo io.

Purtroppo su molti Forum è capitato che una persona POTESSE AZZARDARSI a criticare uno dei tanti "intoccabili" solo misurando col bilancino le parole (mentre si sprecano le lodi sperticate e spesso ingiustificate) e comunque gli altri partecipanti faranno quasi sempre di tutto per DIMOSTRARE CHE HAI TORTO (secondo quali princìpi non l'ho mai capito...).

Non vorrei che anche il Nucleo diventasse uno di questi Forum.
(Lo so che non lo è...VERO, ragazzi????!!! :D ).

[Modificato da WHITEWYRM 15/06/2003 15.22]

Arvegil
00domenica 15 giugno 2003 15:19
Un intervento al bacio! :D
Saan Raal
00domenica 15 giugno 2003 15:28
Io dicevo di lasciar perdere proprio per le ragioni che dici tu White, perchè solo per il fatto di aver detto che soggettivamente non mi esaltano le opere di Tolkien mi son trovato riempito di pistolotti sulla filosofia dell'opera o sul fatto che non si può confrontare il SdA con un'avventura di D&D, per cui come dici tu, se non si è in presenza di persone che rispettano le opinioni altrui credo non serva a nulla discutere. Credo che anche Prkcel volesse dire la stessa cosa, cioè non che non serve a niente discutere, ma che non serve a niente se gli altri non cercano di capire il tuo punto di vista ma si occupano solo di smontarlo ad ogni costo.
Insomma, secondo me io, White e Prkcel la pensiamo tutti alla stessa maniera
merlino666
00domenica 15 giugno 2003 15:32
Personalmente Tolkien a me non piace proprio (l'unico romanzo buono è lo hobbit)e ci si rifugia dietro il fatto che lo si ritiene il primo scrittore fantasy...
benissimo è completamente falso...leggete un po qui:
www.gdritalia.org/forums/viewtopic.php?t=148&highlight...

e scoprirete che tolkien ha avuto moltissimo materiale da cui ispirare le sue opere...
e poi tutto il buonismo che si respira nelle sue opere ... è... rivoltante...irreale... ;)
byeeeeeezzzzzzzzzzzzzzzzzz
Arvegil
00domenica 15 giugno 2003 15:48
Sulla saga dei Nibbelunghi, su Wagner e su Nietzche puoi chiedermi quello che ti pare, l'ho portata come tesi dell'esame dell'anno scorso.
Quel 3d mi sembra, più che altro, un sofismo atto a demolire le tesi secondo le quali Tolkien non è il padre del fantasy (come se questo potesse togliere valore alla sua opera). Sai perchè ti dico questo? Perchè, se volessimo tornare a ritroso nel tempo troveremmo sempre dei "romanzi fantasy": è proprio dell'uomo inventarsi avventure fantastiche.
Quindi i "padri fondatori" del fantasy sono, a tutti gli effetti, i primi uomini che si inventarono storie fantastiche o che inventarono "giustificazioni" a fenomeni non plausibili o non capibili come, ad esempio, le religioni.
Nella storia abbiamo numerosissimi casi di "avventure fantasy", dagli egiziani agli esquimesi, dai maya ai cinesi, giungendo ai poemi epici dell'antica grecia e dell'antica Roma passando poi per "l'orlando furioso" e per "la gerusalemme liberata" fino ad arrivare alle storie folkloristiche, alle leggende e, infine a Tolkien.
Come vedi il cielo della storia umana è costellato di storie fantastiche.
:D Arvegil.


P.S. Tenderei a sottolineare lo sviluppo della saga dei nibbelunghi: questa saga nasce dal rifiuto della germania del periodo Wagneriano rispetto alla mancanza di una propria identità nazionale. Wagner (e poi, purtroppo, il baffetto psicolabile Hitler) "decisero" di creare una loro mitologia (abbracciando tra le altre cose miti e leggende che non gli appartenevano (vedi le valchirie)) che si distinguesse e si scindesse totalmente da quella che fino a quel momento la fece da padrona in Europa, quella Greco-Romana.


La creazione di un Mito nasce dalla necessità dell'uomo di trovare sicurezze, seppur fittizie. Gli eroi servono, sono sempre serviti e serviranno sempre.

Ma spesso questi "miti" diventano lo specchio di una realtà in cambiamento e diventano praticamente sempre metafore del mondo in mutamento. (Vedi Omero, Wagner e Tolkien ad esempio)

[SM=x77416]
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"Sui quisque stat Hora."

[Modificato da Arvegil 15/06/2003 15.49]

Signora dei Draghi
00domenica 15 giugno 2003 16:07
OPSSSSSSSSSSSS..una imperdonabile svista ( e dire che Wagner è il mio preferito e soprattutto L'anello del Nibelungo, in cui la Cavalcata delle valchirie è in assoluto il mio preferito.. )
Se proprio ci vogliamo allargare, persino Shakespeare con Sogno di una notte di mezza astate, ha ricreato un'atmosfera Fantasy...Signori, il Fantasy NON è di Tolkien, è del popolo, che ha raffigurato materialmente, tutto quello che non poteva o non sapeva spiegare, quando ancora era agli albori...Fate, folletti, elfi, nani, fanno parte di un mondo che era già esistente nei celti, e quindi parliamo di un'epoca ancora prima di cristo, ancora prima dei romani...
Nessuno discute che si sono scritti grandi libri su questo genere, ma Tolkien non è giusto che ne sia il padre. Non cambio comunque la mia idea sul fatto che se anche non scriveva...

[Modificato da Elwood Blues 16/06/2003 2.15]

Arvegil
00domenica 15 giugno 2003 16:09
Certo, l'arroganza è una bruttissima cosa ma bisogna anche riconoscere i meriti di questi grandi personaggi!
Secondo me Eco è EFFETTIVAMENTE al di sopra degli standard umani, è a dir poco un genio così come lo potevano essere stati Einstein o Leonardo.
Non lo conosco di persona e non posso dirti se lo stimo o meno ma, a mio parere, bisogna fare una distinzione tra ciò che è l'uomo in se e ciò che produce, ad esempio:
Vasco Rossi a me sta TANTISSIMO sulle palle, lo ritengo un uomo di merda (passatemi il termine) ma ciò NON TOGLIE NULLA al valore delle sue opere che sono tra le più belle che la musica italiana ha sfornato negli ultimi anni.
Del Piero non lo sopporto ma è un gran calciatore.
Tolkien sarà anche stato di "destra" (quindi non incontra la mia approvazione) ma ciò non toglie nulla alla sua genialità.
Mussolini avrà fatto quello che ha fatto ma gli vanno riconosciuti MOLTI meriti A PRESCINDERE dalle scelte che può aver fatto nella sua vita.
Frankie Hi NRG sarà anche un feticista dei piedi (cosa che a molti, me compreso, può sembrare assurda, e ad altri ancora schifosa) ma ciò non toglie nulla ai suoi prodotti finali.

[Modificato da Elwood Blues 16/06/2003 2.17]

Arvegil
00domenica 15 giugno 2003 16:20
Re:

Scritto da: merlino666 15/06/2003 15.32
e poi tutto il buonismo che si respira nelle sue opere ... è... rivoltante...irreale... ;)
byeeeeeezzzzzzzzzzzzzzzzzz



Se questa è la cosa che più ti da fastidio del libro allora posso dire, in tutta tranquillità, che non hai capito nulla della filosofia che c'è dietro al libro.
Posso capire che non ti interessi e che tu non ne voglia discutere ma, ripeto, non serve che vieni a dire che "il suo buonismo è ridicolo". Puoi dire "il suo libro non mi è piaciuto" ma se fai il discorso sul buonismo allora E' BENE che qualcuno ti faccia capire la piattezza e la sterilità del tuo intervento in modo che, forse, tu possa capire cos c'è DAVVERO dietro a quel "buonismo" e rivalutare un tuo giudizio errato.
Ripeto, per criticare bisogna conoscere!
Signora dei Draghi
00domenica 15 giugno 2003 16:23
Re:
Intanto Il nome della Rosa non è affatto dificile da leggere: vi ho fatto sopra una scheda libro in prima media; semplicemente parla di cose dal punto di vista religioso che non sono di dominio pubblico, ma da qui a chiamarla difficile ce ne passa...Tolkien usa un frasario antico più che forbito e soprattutto di sintassi orribile secondo me.
L'ho letto anche io su consiglio di mio padre: ho preferito leggere Il pendolo di Foucault e l'ho trovato più interessante, avvincente, imprevedibile e sopratutto più ricco di trama.
Ho letto anche il Silmarillion,su consiglio di mia madre: già più sopportabile ma decisamente ha gli stessi difetti di SdA.
Che poi lo stampino subito dopo la Bibbi ain più lingue, non me ne potrebbe fregare di meno: si può vendere anche un topo morto da millenni a cifre esorbitanti, oppure Lucio Fontana vende quadri di tela bianca tagliati a miliardi...( intendiamoci, un quadro di tela bianca...mi spiego?? )
E questo perchè?? perchè LA GENTE, IL VOLGO becca, come tanti pesciolini...Fontana è stato un genio perchè ha saputo vendersi bene come persona, D'Annunzio anche: ha creato di sè un personaggio...Tolkien ha fatto uguale: ha saputo cogliere la palla al balzo.

[Modificato da Elwood Blues 16/06/2003 2.23]

Saan Raal
00domenica 15 giugno 2003 16:42
Dai ragazzi, mica siamo dei bambini?!?! Torniamo a parlare di Tolkien o lasciamo perdere, è inutile che in un Forum su Tolkien ci siano 20 topic di punzecchiature tra membri del Nucleo assolutamente OT. Su su, pazienza e riprendiamo a parlare di Tolkien o taciamo per sempre (sperando di non portare sfiga!(: )
Arvegil
00domenica 15 giugno 2003 16:48
Ho detto forse che quel maestro debbo essere io?
Sei te che leggi tra le righe da abile sofista quale sei e ribalti le cose a tuo favore.
Io ho detto che, non essendosi interessato di una cosa e non sapendola, non può giudicarla.
Anche a me gli sgarri sulle tele fanno schifo (esprimendo un giudizio sull'impatto) ma non mi dilungo in interventi atti a dire "posso benissimo farli pure io du sgarri sulla tela e prendere 2 miliardi" e questo perchè non so cosa c'è dietro all'opera.
E qui sta la stessa differenza che c'è tra il dire "il suo libro non mi è piaciuto" (quindi esprimendo un giudizio complessivo) e dire "il suo buonismo è ridicolo" (esprimendo un giudizio su un carattere particolare dell'opera senza, tra le altre cose, cercare di capire cosa c'è dietro).
Per questo io mi FERMO a dire che gli sgarri nelle tele mi fanno schifo, perchè non so.
Signora dei Draghi
00domenica 15 giugno 2003 16:59
Non te lo proibisce nessuno sinceramente...comunque era una dimostrazione che Fontana voleva dare: voleva dimostrare che la tela era piatta e quello che c'era sopra finto,che dietro non c'era nulla mentre la scultura era reale, tridimensionale...:D

[Modificato da Elwood Blues 16/06/2003 2.08]

TheKeeper
00domenica 15 giugno 2003 17:40

Io ho letto i SdA nel '99 dopo aver letto Il Silmarillion e prima di leggere lo Hobbit, insomma ho letto i tre libri al contrario :D

Ho apprezzato molto la storia del SdA ma devo dire che secondo me il vero libro di Tokien non è il SdA ma il Silmarillion.

Benchè il Silmarillion sia un mattone confronto agli altri due libri l'ho trovato interessantissimo soprattutto perchè getta le basi di tutto il mondo tolkieniano, inoltre è pieno di eroi e storie che s'intrecciano fra loro e spiega molti punti oscuri del SdA.
Insomma il SdA è una piccola finestra sul mondo e il "pensiero" di Tolkien, mente il Silmarillion lo rappresenta appieno.

Detto questo la mia opinione sul Signore degli Anelli è buona: ho apprezzato la storia (per me è una buona storia anche se ne ho trovate di migliori), ho apprezzato il modo di scrivere dell'autore e la sua capacità nel trasmettermi emozioni e immagini (questo punto in particolare influenza il mio giudizio).

Per quanto riguarda le presunte parabole o i contenuti morali nascosti fra le righe posso dire che sono riscontrabili in egual misura in libri meno noti e famosi, e che comunque IMHO non inducono a grandi riflessioni esistenziali o a chissa quali difficili elucubrazioni sull'uomo; sicuramente un'attenta lettura può portare alla luce cose interessanti, ma nulla da farci rimanere a bocca aperta, come invece mi è capitato ascoltando un'analisi molto approfondita del "Nome della Rosa" (cose a cui non sarei mai arrivato ne mi sarei sognato di pensare).

In definitiva do a Tolkien tutto il mio rispetto perchè ha creato un'opera molto bella e affascinante ma mi fermo qui e non volgio idolatrarlo come il più gande scrittore di fantasy perchè così non è (sempre IMHO naturalmente).


TheKeeper
00domenica 15 giugno 2003 21:36

Come ho già detto io ho trovato il SdA molto bello ma non particolarmente profondo.

Ecco allora che vi chiedo di spiegarmi la filosofia di Tolkien e quello che si nasconde dietro al suo già citato "buonismo".
Per carità non c'è nulla di male nel buonismo di Tolkien, come non c'è nulla di male nel buonismo che pervade le fiabe, ma se c'è un messaggio dietro a questo buonismo che vada oltre "il bene è più forte del male, chi si da al male prima o poi viene sopraffatto mentre chi si da al bene verrà premiato" io non lo vedo.
smrole
00domenica 15 giugno 2003 21:45
adesso dico la mia
secondo me, tolkien non ha inventato il fantasy.
il signore delgi anelli è stato pensato come una sorta di saga epica medievale ripensata e rivista per i giorni nostri. il fatto che ci siano elfi, nani, orchi e fantasmi, nella storia non è affatto un fatto nuovo.

ci siamo dimenticati di amleto? non c'erano forse fantasmi?
e marlowe, col suo faust? quello evocava demoni!
c'è chi ha tirato in ballo l'eneide... ma già omero aveva parlato di miti, e la "mitologia" è alla base di ogni religione occidentale antica.

la verità è che il fantastico è sempre stato presente nelle nostre letterature e nelle nostre tradizioni, perchè permette di dare delle spiegazioni più intuitive e semplici per problemi morali e esistenziali che, trattati direttamente, fuor di metafora, non tutti saprebbero affrontare con una certa comprensione.

ora, il signore degli anelli fa proprio questo. la sua storia può anche fare schifo (anche se a me piace). tuttavia essa è ambientata in un mondo vivo, indipendente, abitato da gente con le proprie storie e le proprie leggende.
il lavoro fatto da tolkien (soprattutto nel signore degli anelli e nel silmarillion) è impressionante. quest'uomo ha fuso insieme una marea di leggende nordiche; ha creato lingue; ha inventato posti e tradizioni.
il risultato, ripeto, può non piacere, ma dire che il suo lavoro non è degno di attenzione alcuna, NON E' CONDIVISIBILE (ndA).

che tolkien sia un grande non lo dico solo io. Lo dicono i fatti (copie vendute, e salamelecchi ricevuti in vita); lo dicono i ricercatori che hanno dedicato la vita allo studio della sua opera; lo dice il fatto che, anche se lo si odia, chiunque voglia scrivere di fantasy deve fare i conti con lui.
questi tre fattori, mi danno la possibilità di argomentare i miei giudizi, che, ripeto, sono sempre rispettosi dei gusti altrui, fino a quando si rimane nel "civile".

[Modificato da Elwood Blues 16/06/2003 2.03]

smrole
00domenica 15 giugno 2003 21:58
Re:

Scritto da: TheKeeper 15/06/2003 21.36
Ecco allora che vi chiedo di spiegarmi la filosofia di Tolkien e quello che si nasconde dietro al suo già citato "buonismo".
Per carità non c'è nulla di male nel buonismo di Tolkien, come non c'è nulla di male nel buonismo che pervade le fiabe,



bene, credo che tu ti sia risposto da solo. il signore degli anelli non è altro che una fiaba ben articolata.
sinceramente, io non considero tolkien un "buonista" ma solo uno che affronta delle questioni in un'ottica non pessimistica.

il fatto che il bene prevale sempre sul male non è del tutto vero.
il lieto fine c'è. ma quello che doveva essere l'eroe, alla fine, non si gode quello che ha conquistato. Frodo è cambiato, invecchiato, ha perso un dito, ed è provato dall'esperienza.
il bene riesce a prevalere sul male solo a causa della fortuna, o perchè è il male che distrugge se stesso.
se gollum (l'hobbit corrotto dal male) non avesse staccato dito ed anello di frodo, precipitando nel vulcano, la storia sarebbe finita diversamente. frodo non avrebbe potuto liberarsi dell'anello, e la terra di mezzo avrebbe incontrato una triste fine.
merito di frodo, se gollum era ancora vivo alla fine del loro viaggio? forse si, se si considera quante volte sam lo avrebbe abbandonato, o fatto a fette. ma non credo che il messaggio finale sia: "il bene prevale perchè è più fico!"

se devo dire la mia, non credo che l'eroe del signore degli anelli sia frodo.
io credo che l'eroe sia sam.
sam, l'umile giardiniere. così come bilbo, lo spaurito hobbit del primo romanzo.
gli hobbit incarnano questo: l'idelae degli uomini umili, della gente "di tutti i giorni", che apparentemente è buona solo a bere e a far festa tra un riposino e l'altro, ma che poi è in grado di sopportare stenti e orrori indicibili, per terminare un'impresa che è più grande di loro, un'impresa in cui eroi mitici hanno fallito.

questa esaltazione dell'uomo comune (attenzione: non della mediocrità!) è incoraggiante. commovente.
ogni volta che ci penso, mi da forza di continuare a sperare che, in fondo, le cose finiscono sempre per il meglio, e non perchè "il bene è più fico", ma perchè noi piccoli uomini possiamo fare molto, se ci mettiamo.

detto questo, lasciami dire un'ultima cosa: questo è il modo in cui io leggo il romanzo, alla luce delle mie esperienze.
non voglio convincere nessuno, nè divinizzare qualcuno che, come ho appena detto, non sembra credere negli "dei" in terra.

[Modificato da smrole 15/06/2003 22.01]

Saan Raal
00domenica 15 giugno 2003 23:31
Dopo giorni di discussione ho finalmente letto un intervento chiaro e in linea con il tema della stessa. Ovviamente ripeto che a me Tolkien lascia totalmente indifferente ma accidenti, l'ultimo topic di Smrole spiega chiaramente il suo punto di vista e il perchè gli piace l'opera; a chi si esprime così, dando la sua idea e spiegandola, che puoi dire? Solo che non la penso come lui, non riesco a cavare questi ideali da Tolkien ma ho letto molto volentieri la sua idea e mi ha fatto piacere leggerla. E sia chiaro, parlo del suo ultimo Topic e basta, lasciamo perdere le tristi diatribe tra la SdD e Arvegil, e gli interventi stupidi che abbiamo fatto anche tutti noi altri. Prendiamo esempio da quest'ultimo Topic di Smrole e morta li!
smrole
00lunedì 16 giugno 2003 00:34
OT?
innanzi tutto, grazie del bel commento.

poi, lasciatemi dire: tutte le discussioni, su qualsiasi cosa, dovrebbero partire da alcuni elementi in comune. primo: il rispetto per gli altri. secondo: la considerazione che ognuno porta solo il suo punto di vista.

è chiaro (e lo accetto tranquillamente) che persone con una sensibilità diversa dalla mia (ma non per questo insensibili, o meno sensibili) non accettino il mio punto di vista.
le discussioni arricchiscono per questo: perchè si capiscono altri punti di vita, altre esperienze. certo, se poi si preferisce sparare a zero senza ascoltare, rigirare le frittate, e cercare di far fare figure di merda tanto per dire "uaaaa! ho vinto io!", tanto vale non parlare affatto.

Tuttavia, io credo che sia anche inevitabile che se qualcuno comincia a fare di queste cose, la discussione scada immediatamente.
non mi sono sorpreso di come si è evoluto questo topic. anzi, credevo che continuasse così.

IT
Saan, come mai a te non piace questo libro? che critiche gli muovi? non ti piace per una ragione di stile? o che altro?

[Modificato da Elwood Blues 16/06/2003 1.58]

Elwood Blues
00lunedì 16 giugno 2003 01:56
Regolatevi !
Mi sarebbe piaciuto assistere ad un intervendo del Moderatore di questo forum.. ma il tempo passa e qui si invecchia... aspettando.

Questo è un intervento ufficiale, in rosso per chi non vede i colori. Cosa questo voglia significare, lo capirete leggendo il regolamento.

Premessa: ognuno qui è libero di dire quello che pensa nella forma più opportuna e moralmente accettabile, anche se dice qlcs di negativo su GURU di un filone del genere. La critica è ben accetta, ognuno non la può pensare il più delle volte come quello a fianco, ognuno può estrapolare da uno scritto così come da una foglia quello che vuole. La critica deve essere costruttiva. NESSUNO può avvalersi i meriti di sapere la sola ed unica verità di uno stile, di un racconto, di un messaggio inoltrato attraverso le righe d'inchiostro su un pezzo di carta, di un idea di un autore. SOLO l'Autore stesso probabilmente la saprà questa verità o avrà la giusta interpretazione.
Ci si potrà avvicinare, la si potrà cavalcare, affiancare o centrare, ma nessuno ne dà la pura certezza.

Quindi: NESSUNO si deve fare portavoce della certezza di un'idea o di un senso di un libro aspettandosi che tutti lo seguano e che tutti si accostino alla sua interpretazione.

Detto questo:
Richiamo globalmente ad una forma di espressione più educata, moralmente accettabile, non offensiva per nessuno.
Ci si può confrontare, anche discutere senza tirarsi in ballo personalmente, senza stupide accuse o colpi bassi.
TUTTI ripeto TUTTI possono partecipare ad un topic, NESSUNO ne deve escludere la possibilità ad altri utenti ritenuti incapaci: nel caso ci pensano gli Admin.

In particolare richiamo la Signora dei Draghi e Arvegil!
[SM=x77418]
Questa volta ci siete andati un pò troppo pensante.
Ognuno è libero di esprimere un suo parere, ma non ti attaccare in quel modo. Avete entrambi usato termini e metodi poco eleganti, inacettabili.
A qualcuno le opere di Tolkien possono non piacere, possono risultare smilze, ad altri no. Si possono far valere le proprie opinioni, le sensazioni arrivate da un libro, ma non in forma universale.

Ci sono parti del discorso di entrambi che sposo, ma la forma è sbagliata, non regolamentare, permettetemi, maleducata.

Arvegil cerca di accettare comunque le opinioni altrui, non è detto che il vero sia visto solo da un'inclinazione. Certe frasi sarebbe meglio risparmiarle, o magari non scriverle pubblicamente, non credi?

Signora dei Draghi ti chiedo cortesemente di non battagliare sempre fino al decadimento del discorso.
Spesso metti troppo di mezzo nelle tue risposte, la tua vita privata; posso anche capire che a qualcuno possa dare fastidio: il fatto che uno faccia psicologia, non implica che debba dire sempre il vero e il giusto o capire meglio di un altro ANCHE se l'argomento è inerente alla materia che studi. Questo non implica che uno debba per forza capire meglio di un altro.

Infine faccio notare che non mi piacciono i topic tirati così, e per farlo bisogna essere almeno in due.
Guardate come gli altri non sono intervenuti più di tanto... Molto spesso è l'azione migliore per manifestare la propria posizione, non sul contenuto, ma sulla forma. La forma che avete espresso voi due.

La criticità matura uno la può avere anche a 4 anni. L'immaturità univoca per le proprie idee uno la può avere anche a 300 anni.

Per ora mi limiterò a moderare questo topic passato in un OT vergognosamente inadatto al Nucleo per modi e forma di certi post. Dove troverete "EDIT BY ELWOOD" vorrà dire che prima c'erano cose non degne di restare su questo forum. Fate in modo che non debba assistere ad altri scontri simili o dovrò prendere altri provvedimenti diretti a livello nominativo. Ci si può confrontare senza scadere. Si può fare la pace, si può contrastare opinione contro opinione ma senza offendersi: la saggezza di una persona la si vede anche in questo. Fate tesoro di certi interventi di veterani di questo forum proprio in questo Topic.
Non voglio ulteriori coimmenti su questo Topic, la mail la avete, via FFZ potete contattarmi o ancora meglio contattarvi per chiarivi (spero) e tornare in pace a discutere tra di voi.

[SM=x77398]
Elwood Blues

[Modificato da Elwood Blues 16/06/2003 1.57]

Signora dei Draghi
00lunedì 16 giugno 2003 02:25
Chiedo scusa anche in pubblico.
Come ho chiesto scusa ad Elwood privatamente chiedo scusa anche qui in pubblica...soprattutto a coloro che non hanno partecipato al Topic per il comportamento mio e di Arvegil.
Vi assicuro che non è mio costume esagerare (ed infatti non mi ero accorta di averlo fatto, altrimenti mi sarei fermata).
Diciamo che mi sono fermata troppo tardi, non tanto perchè me la fossi presa, ma proprio perchè secondo me stava diventando un discorso troppo pesante e soprattutto non costruttivo.

Non volevo dare l'impressione di essere una persona che parla sopra le righe, o che pontifica verità.
Le critiche sul mio comportamento le accetto sempre volentieri, ma almeno da chi si sforza di capirmi, come ha SEMPRE fatto Elwood.
Quindi oltre a chiedere scusa, dico anche GRAZIE proprio a lui.8|

Vedrò di fare la brava!!![SM=x77415]
Arvegil
00lunedì 16 giugno 2003 02:53
Devo chiedere scusa anche io.
Ammetto di essere una persona alquanto irrascibile e che spesso tende alla violenza (verbale, intendiamoci) ma questo non diminuisce la grandezza dell'errore che ho commesso.
Devo riconoscere che l'errore più grande è stato quello di non chiudere la discussione per tempo, probabilmente per questioni di orgoglio. Mi ero reso conto della "gravità" della cosa e avevo tentato di spostare la discussione in altri luoghi (ICQ) senza però riuscirvi e non ho avuto la freddezza di fermarmi. E me ne scuso.
Mi scuso anche per il linguaggio usato nei confronti di "Merlino666" ma vi assicuro che il mio post non era affatto atto a "pontificare verità assolute" (peraltro all'apparenza mie) ma era semplicemente un tentativo di chiarimento. Se ho dato l'impressione di avere qualcosa contro Merlino mi scuso e, comunque sia, ammetto di aver usato un linguaggio facilmente travisabile, forse per "abuso di leggittima difesa" nei confronti di un'autore che stimo molto.
Ammetto che la cosa che mi ha dato più fastidio sia stato il fatto che la Signora dei Draghi ha difeso Merlino a spada tratta, sinceramente io sono uno di quelli che crede che ognuno abbia la bocca (o in questo caso le dita) per "difendersi" e SOPRATTUTO per chiarirsi, ho vissuto l'intervendo della Signora come un'"intromissione" e ho risposto di conseguenza. Mi sono sentito attaccato e ho risposto di conseguenza.
Non pretendo che mi capiate e non pretendo di "aver ragione".
Tutto quello che desidero è di chiarire il mio punto di vista e di evitare simili errori in futuro, per questo attenderò la risposta del "diretto interessato", Merlino.
La cosa che mi preme di più è farvi rendere conto che le mie intenzioni erano ben lontane dal ridicolizzare e/o dall'insultare chicchessia in questo forum.
La cosa che più mi dispiace è che tutto il contenuto di questa "lite" sia andato perso, a mio parere sarebbe stato un ottimo spunto, per tutti, per imparare a comportarsi (ammesso che io non sia il solo a doverlo imparare). Insomma sarebbe stato un bel "monito", no?

Non omnis moriar.

Elwood Blues
00lunedì 16 giugno 2003 03:05
OT
E' tutto conservato nella mia Memoria e nei miei occhi.

Basta andare OT ora, se Merlino vorrà risponderti, spero lo faccia in privèe.

Scrivete sempre col pensiero proteso al fatto che molti altri leggono, che non tutti la pensano come voi, che la verità può stare in 1000 versioni...

... che un povero Admin ancora sveglio alle 3 e che domani mattina deve anche lavorare, non stare fino a tardi a pulire e far protendere la mano a qualche utente che ha litigato...

[SM=x77420]
Elwood Blues
Saan Raal
00lunedì 16 giugno 2003 12:13
Salto tutto il pezzo delle polemiche e vado a rispondere alle domande di Smrole: intanto premetto che ho letto sia Lo Hobbit che Il Signore degli Anelli, e ho trovato le stesse pecche in entrambi (ovviamente pecche a mio modo di vedere, magari quelle che per me son pecche per altri sono grandi qualità del libro), voglio dire, mi sembra tutto troppo superficiale in alcuni punti, non approfondito, proprio per questo ho fatto in passato lo stupido paragone con un'avventura, dicendo che se fosse stato un avventura per D&D il Signore degli Anelli, ma lo stesso vale per Lo Hobbit, mi sarebbe sembrato un pò tirato per i capelli in quanto a motivazioni. Cerco di spiegarmi, ad esempio nello Hobbit, se il mio Pg fosse Bilbo che si vede arrivare in casa sti nani che mi fanno solo del danno, e mi viene detto che devo seguirli per delle avventure in cui probabilmente ci lascerò la pelle, ma io non li seguo nemmeno per sogno, non senza una validissima motivazione, checchè ne possa dire Gandalf (di cui tra l'altro non si conoscono mai i veri poteri). Mi sono spiegato? Immagino di no, però voglio dire, non è tutta l'opera che non va, lo stile può risultare pesante ma è grammaticamente perfetto e pulito, solo mi pare che in alcuni passaggi entrambe le opere da me elencate siano fragili di motivazioni reali, che possano davvero spingere un uomo o hobbit che sia a cimentarsi in quell'impresa (altro esempio stupido: in un mondo dove è comunque diffusa la magia e ci sono vari eroi, è possibile che il compito di distruggere l'anello sia dato ad uno sconosciuto omino dai piedi pelosi?). Capito Smrole, sono queste le cose che mi lasciano dubbioso, ma posso capire che qualcuno non veda questa carenza di motivazioni ad agire, oppure non la reputi una grossa pecca. Tu che ne pensi?

Arvegil
00lunedì 16 giugno 2003 13:03
Beh, Smrole sembrava aver chiarito il perchè questo compito viene "affidato" a Frodo: lui rappresenta l'uomo comune che, in situazioni di estrema difficoltà, riesce a tirare fuori il meglio di se stesso.
Tolkien comunque fa anche un appunto su di un sentimento che nel mondo moderno viene spesso a mancare: l'onore.
Questo, unito al coraggio e alla (passatemi il termine) "volontà del fato" spinge un uomo qualunque (frodo) a fare imprese a dir poco titaniche (distruggere l'anello).
In questa chiave di lettura, francamente un po' banale, si possono comunque ipotizzare motivazioni: dall'incapacità di reagire inizialmente se si è proiettati all'interno di qualcosa di più grande di noi fino a giungere e divenire la "chiave" del problema.
Insomma, se vogliamo, una sorta di metafora della crescita.
Non per nulla il libro in molte sue parti ha un tono fiabesco.
E questa potrebbe essere solo UNA delle interpretazioni del libro, se poi andassimo a prendere personaggi o situazioni nello specifico le interpretazioni, o meglio, i "messaggi dell'autore" si moltiplicherebbero esponenzialmente.
A partire dalla contrarietà alla pena di morte, fino a giungere agli Ent ed al problema del conflitto uomo-natura.
E cmq, non è un caso che in questo libro gli uomini appaiano come la "razza" più infima. Anche gli Hobbit sono "migliori" o meglio, non è sempre un caso che il protagonista del libro sia un mezz'uomo.
Non so se mi sono spiegato..
pkrcel
00lunedì 16 giugno 2003 13:12
Intanto posto io....
(Validissime argomentazioni Saan, e forse la risposta di Smrole è contenuta nei suoi post precedenti...:D)

Io penso che quella che rimarchi come una grossa contraddizione sia effettivamente il perno su cui ruota gran parte delle motivazioni di Tolkien, che esalta la figura dell'uomo comune al di soprà delle eccezioni (eroi, grandi maghi, esseri immortali).

Io lo trovo affascinante!

Gandalf stesso confessa che per lui quell'anello rappresenta la fonte di un grande potere, potere che stenterebbe a controllare, egli fa addirittura fatica a toccarlo....lo stesso dicasi per Galadriel..che si sottopone ad una "prova" (nell'incontro con Frodo)

Invece per Frodo l'anello è un *peso*, e tutto ciò che vorrebbe è liberarsene...più faciile a dirsi che a farsi...infatti Frodo "fallisce" (come già fatto notare in precedenza).

In qs momento sto sorridendo xchè quello che per te è superficiale io lo trovo profondo...micidiale! :D



Arvegil
00lunedì 16 giugno 2003 13:26
Re:

Scritto da: pkrcel 16/06/2003 13.12

In qs momento sto sorridendo xchè quello che per te è superficiale io lo trovo profondo...micidiale! :D




A chi ti riferisci con questa frase?


Cmq sia ancora una volta si nota come questo libro si presti a numerosissime interpretazioni. Anzi, forse interpretazione è la parola sbagliata ma ancora non ne sono sicuro.
Cmq sia, la maggior parte di quelli a cui è piaciuto il libro, giungono a conclusioni molto simili.
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