Una piccola parentesi sugli Antitaglio
Ciao Michele,
sono contento che ti sia piaciuto il post :D
Vediamo un po' cosa posso ribattere per la questione dell'antitaglio (questo è il termine tecnico usato nell'ambiente armiero italiano).
Allora, vediamo di precisare un po' di cose. Effettivamente per non allungare troppo il primo post ho lasciato indietro un po' di cosette.
La fibra aramidica prodotta dalla DuPont e denominata "Kevlar" è un tessuto flessibile dotato di una notevole capacità anti-trauma che dissipa sulla propria superficie l'energia cinetica assorbita.
Problemi del Kevlar: il kevlar è un tessuto e proprio come tale puoi tagliarlo, cucirlo e farci i vestiti. Il tessuto ha una "maglia" abbastanza larga cosicchè un coltello (o simile punta) può facilmente scivolare in mezzo e tagliare le fibre.
Anche se molto leggero è adatto a fermare randellate, proiettili ed altre simili gradevolezze, ma sfortunatamente tende a cedere facilmente alle punture (o alle forbici se per questo... ma non credo che molti Master organizzino partite di PG sarti) e a piegarsi come un vestito.
Difatti bisogna anche distinguere tra un vera "protezione balistica" (di norma con antitrauma) ed un "dissipatore di trauma".
Una protezione balistica è solitamente dotata di antitrauma, ovvero evita che il pacchetto balistico (pur non venendo perforato) si pieghi troppo sotto la sollecitazione della "quantità di moto" del proiettile.
Questo è simulato dalla regola (Basic Set 3°ed rev, p.211) secondo cui se la protezione balistica assorbe tutto il danno si subisce 1 danno da botta per ogni 6 lanciato coi dadi danno.
Se non vi fosse l'antitrauma credo che vi sarebbe 1 danno da botta per ogni 5 o 6 uscito ai dadi (come da Set Base - non revised- italiano). In questo caso sarebbe un "dissipatore di trauma"
L'antitrauma non ti salva dal proiettile, ma riduce notevolmente il "blunt trauma" (termine tecnico che indica l'effetto "cazzottone").
Per fare un giubbotto antiproiettile (semplifico molto) una certa quantità di fogli di tessuto kevlar viene "cucita" ("saldata" in certi casi sarebbe il termine più più corretto) assieme formando il cosiddetto "pacchetto balistico" che viene inserito in una fodera di cordura (un tessuto sintetico sempre della DuPont) o di cotone o di polycoton formando così il nostro giubbotto antiproiettile.
Il kevlar non è uno solo, ma per quello che ci interessa (tardo LT7, cioè "LT7 moderno") possiamo parlare di Kevlar come se fosse Kevlar 129 (molto diffuso, molto resistente, molto leggero).
Quando vuoi una protezione antitaglio come fai? Semplice: ai fogli di kevlar vengono aggiunti fogli di tessuti antitaglio (protezioni solitamente sia balistiche che antitaglio) come il Turtle skin flex o il TWARON SRM (ottimo antitaglio-antisiringa di tardo LT7 non LT8 come dice Gurps Cops! Quando saremmo davvero a LT8 se la chimica "antibalistica" continuerà a fare progressi come ha fatto in questi anni avremo dei tessuti MOLTO migliori).
Quello che ottieni è un giubbotto misto, adatto a sopportare botte e pugnalate.
Più strati di antitaglio metti e più diventa duro forarlo (ovvero più joule di energia ti servono per vincere la resistenza).
Idem dicasi per il kevlar: più strati/fogli metti più resistenza incontrerà il proiettile a penetrare.
Quindi possiamo affermare che non esiste una regola relativa alla RD di un generico giubbotto antitaglio... ALT, mi spiego subito!
La RD "antitaglio-antipuntura" dipende dalla quantità di fogli antitaglio inseriti che a loro volta è determinata dalla quantità di fogli in kevlar che dovrà accompagnare (credo che nessun produttore sano di mente farebbe un giubbotto IIIA con l'antitaglio di un I, equivarebbe a mettere 5 o 6 fogli di Turtle Skin Flex e ben 20 di kevlar 129 !).
Da quello che mi risulta, ma qui potrei sbagliarmi, si mantengono proporzioni più ragionevoli tra strati trattati antitaglio e strati solamente balistici.
Più è robusto un antitaglio maggiore dovrebbe anche essere la sua capacità antitaglio! Giusto? Non sei convinto?
Con un esempio non proprio "adatto", ma che rende l'idea, pensa alla cotta di maglia in GURPS: aggiunta all'imbottitura conferisce DP1 RD2 contro impalamento. Ma se prendi la double-mail (GURPS Low Tech, che sicuramente conoscerai quanto e meglio di me) vedi che l'aumento di strati di anelli ha portato l'anti-impalamento a DP2 RD3.
Una cosa simile avviene con l'aumentare dei fogli di kevlar o di antitaglio.
Noi sappiamo che un colpo di stiletto inferto con decisione (solitamente lo stiletto si usava contro vittime indifese) può facilmente far cedere la cotta di maglia, giusto? [SM=x77419]
Bene, prima di tornare ai meri calcoli volevo farti notare (posso darti del tu, vero?) una piccola curiosità: la cotta di maglia contro impalamento ha RD2 e, casualmente, dare un bel colpo deciso (attacco totale) concede +2 ai danni... giusto quanto serve a renderla inoffensiva.
Sarà un caso o Steve Jackson ci avrà pensato? Io, confidando nella SUA infinita saggezza, propendo per la seconda ipotesi.
Anche perché perfino io, che non sono degno nemmeno di allacciare i sandali del signor Jackson, faccio sempre ragionamenti simili prima di GURPSizzare (tradurre in Gurps) qualcosa del Mondo Fisico.
Non siamo mica in DnD: non si tirano fuori numeri per sport :D
Aggiungiamo anche un'altra cosa:
tutti sanno che se X=Y (X,Y € N) allora X+1=Y+1 giusto? Mettiamo che sia X=D+2 allora per sostituzione D+2=Y e D=Y-2
Quindi questo 2 può essere sommato da una parte o sottratto dall'altra mantenendo valida l'eguaglianza.
Ok, allora diamo un'occhiatta al +2 ai danni dell'attacco totale considerando le premesse (RD2 della maglia e matematica).
Consideriamo anche l'affermazione (Basic Set 3°ed rev, p.105) "Make a single attack, at normal skill, doing +2 damage if you hit".
Possiamo considerare quindi che "danni attuali" sia pari a "danni soliti" + 2, giusto?
Quindi lanciamo il danno e al risultato sommiamo 2!
Capito il trucco?
Se ragionassimo come fai tu, un uomo con FOR 11 in attacco totale ed uno di FOR13 farebbero lo stesso danno giacchè il danno max del coltello è 1d+2.
Appunto, il suo danno: ma poi si aggiunge il +2 dell'attacco totale. Quindi un uomo con coltello ottimo e FOR 11 non farà 1d+2, ma (come realismo vuole) 1d + 2.
In questo caso non cambia niente :D , ma se passiamo all'uomo con FOR 13 le cose cambiano di molto giacchè lui con il coltello grosso farebbe di base 1d+1 a cui si somma poi il +2 !
Quindi c'è differenza fino a FOR15 (quando il danno base diventa 1d+2 a cui sommare +2).
Se applichiamo così la regola allora si che i pugnali divengono letali contro la maglia.
Prendiamo un cortigiano con FOR 10 e pugnale (1d-3 impalamento) se attacca con +2 ai danni per pugnalare alle spalle un nobile farebbe secondo la tua interpretazione della regola 1d-1 contro RD2.
Lancio:
1-1 1 non passa (è 1 per via dei "minimi" di imp. per cui non può essere 0 o meno)
2-1 1 non passa
3-1 2 non passa
4-1 3 2 danni imp. incluso (3 contro organi vitali)
5-1 4 4 danni imp. incluso (6 contro organi vitali)
6-1 5 6 danni imp. incluso (9 contro organi vitali)
Per fare un danno serio deve lanciare un 6 (o quantomeno un 5 contro organi vitali) e ben metà delle pugnalate verranno interamente incassate dalla maglia.
Secondo la mia logica interpretazione (supportata dalla matematica) accadrebbe questo:
Lancio
1-3 1 +2 3 2 danni imp. incluso (3 contro organi vitali)
2-3 1 +2 3 2 danni imp. incluso (3 contro organi vitali)
3-3 1 +2 3 2 danni imp. incluso (3 contro organi vitali)
4-3 2 +2 4 4 danni imp. incluso (6 contro organi vitali)
5-3 3 +2 5 6 danni imp. incluso (9 contro organi vitali)
6-3 4 +2 6 8 danni imp. incluso (12 contro organi vitali)
Diviene molto più letale contro la maglia. Letale come nel mondo reale!
Se applichiamo lo stesso ragionamento al caso dell'omone con FOR 13 (che poi era uno della rivista Armi & Tiro!) questi farà 1d+1 col +2 accoltellando il nostro amato manichino di plastilina.
Il nostro amico manichino ha addosso un giubbotto che secondo GURPS Cops ha RD 5 contro impalamento.
L'energumeno gli tira addosso questa mega coltellata bella in pieno.
Lancio.
1+1 2 +2 4 non passa
2+1 3 +2 5 non passa
3+1 4 +2 6 2 danni imp. incluso (6 contro organi vitali)
4+1 5 +2 7 4 danni imp. incluso (8 contro organi vitali)
5+1 6 +2 8 6 danni imp. incluso (10 contro organi vitali)
6+1 7 +2 9 8 danni imp. incluso (12 contro organi vitali)
Nel 50% dei casi abbiamo una bella ferita (in 1 caso su 6 una ferita che metterà un uomo ko e gli farà perdere un sacco di sangue se non verrà soccorso), poi abbiamo un bel taglio e solo 1/3 dei colpi è stato parato.
Bella difesa, complimenti! Applauso al produttore del giubbotto antitaglio!
Fortunatamente i poliziotti non muoiono così facilmente come qualcuno vorrebbe per il fatto che:
A) all'aumentare dei fogli antitaglio aumenta la resistenza del giubbotto -li mettono apposta- (RD5 va bene per una sottocamicia livello I);
B) un giubbotto antitaglio deve resistere ALMENO a 25 joule di pugnalata (che, con una superficie di impatto minuscola - la punta acuminata - fa una pressione pazzesca: non per niente gli AP sono molto appuntiti oltre a essere di metallo duro per aumentare la pressione!).
Altro motivo per cui dico di equiparare l'RD antitaglio degli "antitaglio" a quella della botta (periodo confuso eh?) è che nell'esempio che vi ho descritto (l'articolo originale è di 5-6 anni fa e ce l'aveva un mio amico di Piacenza lettore di Armi&Tiro da prima di me) il giubbotto non solo ha resistito, ma non sono stati raggiunti nemmeno tutti i fogli! (Ovvero sarebbe bastata anche una RD minore per farcela)
Visto che era un IIIA, suppongo che aver frapposto un RD 12-16 (in base ai fogli) ad un un colpo da mediamente 6,5 danni sia una buona simulazione del fatto.
Se avesse avuto RD 5 antitaglio, sarebbe stato tipicamente penetrato, lasciando l'amaro in bocca allo scrittore dell'articolo che voleva cantare le lodi dei moderni tessuti antitaglio.
Post troppo lungo
Un'ultima cosa: l'abilità col coltello, la situazione di combattimento e tutte le altre cose che hai inserito non centrano col caso.
Il test viene effetuato in una situazione ben precisa (5 metri e 30° gradi di inclinazione per i proiettili delle armi da fuoco per le classi da I a IIIA, non essendo ben perpendicolare il colpo possiamo appunto ben approssimare ogni dado a 3,5 danni) con più attacchi ben piazzati (un triangolo con un quarto colpo al centro).
In Italia i test vengono effettuati al Banco Nazionale Prove Gardone Valtrompia secondo la normativa USA (NIJ 0101.03). Non durante una sparatoria nel Bronx.:D
Nell'esempio citato il manichino "testato" dal giornalista era fermo e l'omone ha potuto piazzare delle buone coltellate in tutta calma.
Lo stress realmente subito dall'armatura sarà stato quindi anche maggiore di quello usato come indicazione (3,5 danni per dado) perchè era una serie di colpi in condizioni ottimali e probabilmente angolo ottimale (in traduzione GURPS alcuni di queste coltellate avranno fatto anche 6 danni per dado più modificatori arrivando quindi anche a 9 danni pieni incassati dal giubbotto).
Se un giubbotto riesce a resistere a queste condizioni ottimali, certamente ce la farà nel casino di uno scontro vero con angoli errati, colpi imperfetti e gente che si muove di continuo imprecando.
Post troppo lungo.
Basta.[SM=x77420]
Concludo: fai come vuoi, se ti piace usare DP1 RD5 usala. Non te lo vieta nessuno, anzi, se qualcuno ti fa notare che non è così puoi citare GURPS Cops dimostrando che hai ragione perchè rispetti coscienziosamente la regola. Ok?
Dal canto mio, preferisco piegare le regole di Gurps alla mie scarse conoscienze della realtà fisica piuttosto che ignorarla.
Ognuno faccia come vuole, ma si sappia almeno che: se aumenti lo spessore dello strato antitaglio, l'RD non rimarrà sempre 5. Questo è un fatto: al di là che sia l'RD piena -come dico io- o meno, che la resistenza antitaglio aumenti è fisicamente ovvio.
Quando uno lo sa, poi può decidere di ignorare a piacimento la cosa. Ma almeno va detto.
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"Meglio una regola migliore che una peggiore"
Carraronan, filosofo pazzo.
[Modificato da carraronan 08/02/2004 22.31]