Nei panni di un altro...

Bratt, io infatti l'avevo accennato: farla morire di stenti NO.

Scusa Raid :D
Cmq ho già espresso la mia "nei panni di un altro".

Casomai Arjuna.
Personalmente non ci trovo troppo fastidio, comunque rispettiamo la richiesta di Arjuna: niente riferimenti a Terri Schiavo.

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Scritto da: raiden il redentore 22/03/2005 9.32
Casomai Arjuna.
Personalmente non ci trovo troppo fastidio, comunque rispettiamo la richiesta di Arjuna: niente riferimenti a Terri Schiavo.

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Io non vorrei farci troppi riferimenti diretti perchè mi sembra abbastanza OT discutere della cosa in questo 3ad.

Poi se Raiden non ha problemi va bene, discutiamone.

OT

Ok, però più che i Panni di un altro sono i Panni nostri, posta così.

L'argomento non è de ipiù facili, comunque... ci sono un milione di sfaccettature diverse, e non le cogli senza viverle certe cose secondo me.

Il giudice federale ha ufficialmente deciso che Terri morirà. Ora come ora infatti la macchina che la teneva in vita era staccata e i giudici dovevano decidere se avrebbe dovuto essere riattivata: hanno deciso di no.

Ho saputo solo ora che la donna è in quello stato da 15 anni. Troppo tempo per aspettare un miracolo, è la decisione più dolorosa ma più giusta, anche per lei credo.
Io però continuo a domandarmi se i genitori fossero brave persone o mostri, e fino a che punto si può distinguere la "fede" dalla follia o dalla semplice insensatezza.

Io credo, ma so anche che abbiamo libero arbitrio. D'altronde se Dio facesse miracoli per tutti quelli che ne hanno bisogno staremmo tutti 'na meraviglia.

secondo voi semplificando una mera sfaccettatura della complessa vicenda morale..

non sarebbe il caso,giunta la maggiore età,d lasciare un documento che spiega la propria preferenza riguardo se stessi nel malaugurato caso d stato vegetale prolungato?

un semplice documento anche rimaneggiabile..che esprima una parere..che faccia da guida ai propri cari..che aiuti chi d dovere a sentirsi più leggero?

Io faccio testamento scritto adesso.
Se mi succede qualcosa e divento lobotomizzato, vi prego vivamente di farmi staccare la spina.
Non tollererei di vivere come una azalea.

Scrivo questo nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, si capisce. Sai mai che la legge mi faccia storie.

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Scritto da: gaisselik 22/03/2005 13.38
secondo voi semplificando una mera sfaccettatura della complessa vicenda morale..

non sarebbe il caso,giunta la maggiore età,d lasciare un documento che spiega la propria preferenza riguardo se stessi nel malaugurato caso d stato vegetale prolungato?

un semplice documento anche rimaneggiabile..che esprima una parere..che faccia da guida ai propri cari..che aiuti chi d dovere a sentirsi più leggero?

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Il fatto è che è difficile prendere coscienza di un simile fatto...
Quanto di noi, oggettivamente, hanno mai pensato a "sistemare le cose" per quando non ci saranno più?

E poi perchè la maggiore età? Si può finire in coma a 10 anni...

perchè in quel caso è giusto che sian i familiari a decidere..


se per legge a diciotto anni fossimo portati a dover esprimere un giudizio rimaneggiabile quando vogliamo bè la cosa nn sarebbbe poi così impossibile..

sito statale con user e pass private e profilo in chiaro...

è logico che ne risulti una bruttura..ma a che età hai cominciato a metter via soldi per una pensione integrativa o qualcosa d simile??c pensi sempre per caso??

:kavolo:

Avete letto qualcosina a rpoposito del caso? Oggi su La Stampa spiegavano un po' meglio le cose... il marito la vuole esplicitamente morta per prendere alcuni milioni di dollari dall'assicurazione, e più testimoni lo stanno ripetendo in aula.

E la donna non è inerme, ma reagisce agli stimoli.

Serve un link che non trovo...

Linko dalla Stampa


Buongiorno

di Massimo Gramellini
Non staccate quella spina

22 marzo 2005

Chi ha avuto una persona cara che si è tolta la vita per risparmiarsi il disfacimento e le sofferenze di una malattia terminale ne conserva un ricordo ammirato: di coraggio e non di vigliaccheria, di accettazione e non di sfida. L’eutanasia, intesa come possibilità di disporre del proprio corpo in situazioni estreme, è radicata nell’uomo moderno assai più dell’aborto e della fecondazione artificiale, che coinvolgono altre forme di vita. Perciò è così scorretto utilizzare il caso di Terri Schiavo come grimaldello per spingere il diritto di morire oltre la linea del libero arbitrio individuale.

Terri Schiavo è l’americana in stato vegetativo a cui il marito vuole staccare la spina contro la volontà dei genitori. Ma non può essere lui a decidere. E questo a prescindere dalle battute sui poteri sempre più evanescenti dei mariti e dal giudizio morale su un personaggio che si è già costruito un’altra famiglia e che prima di chiedere l’eutanasia ha atteso di incassare un milione di dollari di risarcimento dai medici.
Il motivo per cui è umanamente inaccettabile staccare quella spina è che non esiste un solo documento scritto in cui la donna dia il suo consenso. Bene hanno dunque fatto Bush e il Congresso a legiferare contro un’interpretazione aberrante, e che nel farlo abbiano sfidato i sondaggi non è sintomo di fanatismo, ma di spirito liberale. Quello che manca purtroppo al dibattito nostrano, dominato dallo scontro fra due minoranze intrise di princìpi astratti invece che di buonsenso che sgorga dal cuore.

Al tg avevano detto che i genitori credono che la figlia reagisca agli stimoli, mentre per i medici è impossibile, visto che il suo cervello è a tutti gli effetti inattivo. Più che altro si tratterebbe di tic nervosi o cose del genere, cose involontarie in pratica.
Io ogni tanto penso a "quello che viene dopo" la mia dipartita e cmq già la storia del consenso alla donazione degli organi è una bella cosa.

Io ti dico quello che ho letto sui giornali - grazie a Dio non ho esperienza diretta di questo caso - e nello specifico faccio riferimento alle dichiarazioni odierne riportate dal quotidiano La Stampa nell'intervista ad un medico competente (direttore di un Centro Trapianti di non so più che regione, mi spiace non poter postare il link ma non ho l'accesso da abbonato...).

Il peroblema che gfenera la discussione è che il suo cervello NON è inattivo: per capirci, in Italia - come in nessun paese al mondo - non sarebbe possibile espiantare organi da quella donna, in quanto non sussiste uno stato di morte celebrale.

Chiarisco: respira da sola, reagisce ad alcuni stimoli, se alimentata sopravvive. E' una invalida gravissima, capiamoci, ma non credo che l'argomento qui sia se è giusto o ammissibile uccidere gli handicappati gravi. Spero.


Ripeto: non è un caso di cui sia facile discutere.

Ma è un vegetale! Ma cmq nn fraintendetemi, io parlo per ME: cioè io non vorrei restare a lungo in quelle condizioni, e se l'unica alternativa fosse la morte la preferirei. Poi capisco che i genitori si facciano remore, nn è facile per niente. Per questo dico, bisognerebbe fare una sorta di dichiarazione, almeno per sollevare i cari da dubbi terribili come questi.

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Scritto da: Arjuna 22/03/2005 16.30

Quanto di noi, oggettivamente, hanno mai pensato a "sistemare le cose" per quando non ci saranno più?

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è già da 8 anni che l'ho fatto, ho scritto 2 lettere, una ce l'ha mia sorella una i miei c'è scritto tutto quello che vorrei in caso di morte, tra le altre cose c'è anche questa eventualità...io personalmente non vorrei "vivere" come un vegetale e vorrei che mi staccassero la spina.

Sentendo (o leggendo) i pareri di molte persone, sembra davvero che si sia tutti concordi in merito alle nostre volontà se si rimanesse lobotomizzati.

Se tanto mi dà tanto, prima o poi in questo paese si arriverà anche a parlare di eutanasia e affini. Le premesse mi sembra ci siano.

Io nel cassetto del mio comodino ho una busta "da aprirsi in caso di incidente", ci sono un po' di disposizioni.

La vostra ragazza vi dice:
"Sto combinando per andare a trovare la mia migliore amica che è a Londra, non la vedo da una vita e mi manca. Andremo su da lei io ed un altro nostro caro amico."

Voi come reagireste?

Dipende dal tipo di rapporto che hai con la tua ragazza. Se ti puoi fidare cecamente direi che non ci sono problemi. Altrimenti [SM=x277193] "stai a casa e non cercare mai più di farmi fesso!" [SM=x277231]
Più che altro le chiederei se posso andare con lei (nel caso non possa fidarmi al 100%) e se mi rifiutasse il permesso le proibirei di andare (puzza di bruciato rulez).

Capperi però è difficile dirlo a priori, magari poi subirei in silenzio e soffrirei come un cane.

come ben sapete sono single da molto..

ultimamente però sto uscendo spesso con una ragazza..tralascerò particolari e vicende varie..

cmq mi ha chiesto d andare con lei a dublino il 4...peccato che per motivi vari ciò mi sia impossibile..morale della favola probabilmente andrà con un suo conoscente..dormiranno insieme etc..

come è logico probabilmete costei nn s rende conto che una mossa simile potrebbe degradarla al livello cui restan tutte le mie conoscenti..ed anche se mi fido..qualunque scaltro uomo in presenza d una bella ragazza c proverà sfruttando tempi,intimità e alcolismo..

quindi la mia risposta apparentemente simile a quela d gab conferma il moto d fiducia..e chiude con una postilla..se le donne c voglion far fessi possono come e quando vogliono..:kavolo: ..a noi sta solo la magra rassegnazione..e la domanda:"cambierà qualcosa tra noi?"poichè è il tarlo d ciò che puoi pensare sia accaduto o t abbia nascosto il vero nemico..

la fantasia e l'arrovellarsi cambian i rapporti..è più terribile ciò che si pensa nn venga detto d ciò che viene affermato..[SM=x277171]